
Alla convention di sabato e domenica ad Arezzo è prevista la partecipazione di più di mille tra quadri, esponenti degli enti locali, sindaci, dirigenti e militanti giovanili del Popolo Della Libertà. I promotori sono il Ministro Ignazio La Russa (coordinatore nazionale PDL), il Ministro Giorgia Meloni e il capogruppo PDL al Senato Maurizio Gasparri: la convention sta suscitando molta attenzione mediatica. Numerose le adesioni alla convention aretina. Tra gli altri prenderanno parte ai dibattiti gli altri due coordinatori nazionali del PDL Sandro Bondi e Denis Verdini; i ministri Angelino Alfano, Raffaele Fitto, Altero Matteoli, Andrea Ronchi, Maurizio Sacconi, Giulio Tremonti; il capogruppo PDL alla Camera Cicchitto e i vice capigruppo di Camera e Senato Italo Bocchino e Gaetano Quagliariello.
Non c'è bisogno delle correnti, anzi ribadisco la mia ferma negazione delle correnti interne, perché in politica ci si unisce al fine di avere maggior forza per realizzare progetti per la nostra comunità e non ci si deve perdere in lotte o faide interne che portano solo odio e nulla di concreto per il popolo, e la dimostrazione viene proprio dalla convention di Arezzo che non è più la manifestazione di “Destra protagonista” (ovvero l’area in AN corrispondente a Gasparri e Meloni), ma mette insieme figure provenienti da percorsi diversi. È un'iniziativa che serve per confrontarsi e mettere insieme una comunità. Si discuterà dei problemi che ci sono stati, ma si rivendicheranno anche i risultati ottenuti. Il confronto è la vera forza del PDL, mi rendo conto che serve tempo, ma abbiamo tutti imparato in questi mesi che le differenze erano più facili da superare rispetto a quello che pensavamo (tranne qualcuno, che ha scelto evidentemente una via antistorica, che invece crea nuove divisioni e correnti locali: vedi Mochi con la sua “Linea D’azione”…).
Quello che è successo a livello giovanile, con la confluenza di Azione giovani e dei Giovani di Forza Italia nella Giovane Italia, può essere un esempio per il partito di come trovare un modo di lavorare per un obiettivo comune. Potremmo esser stati i precursori, all’interno delle nostre federazioni Provinciali, delle scuole e delle università nelle quali militiamo, di un progetto che vedrà come faro sempre e solo la buona amministrazione dei nostri enti locali e la giusta guida della Nazione.
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