mercoledì 30 luglio 2008

PETIZIONE POPOLARE DEI 3 CONDOMINI DEL CELTRO ADIACENTI AL PARCO DI VIA MARCONI, CONTRO L'INCURIA DEL COMUNE: CI SONO TOPI E SERPI NEI POSTI MACCHINA


Latina Oggi del 27/07/2008 (di Andrea Zuccaro). Invasioni di rovi, via alla raccolta di firme. Gli inquilini dei palazzi lungo via Guglielmo Marconi, a ridosso del grande campo incolto, di proprietà di un privato, al centro di Pontinia non ce la fanno
più. Sotto accusa la rigogliosa crescita di piante di rovi e altri arbusti posti a ridosso della recinzione degli appartamenti. Per questo l'amministratore dei tre palazzi hanno deciso di effettuare una raccolta di firme da protocollare in comune. Dopo il primo tentavo di essere ricevuti dal sindaco per esporgli i fatti andato a vuoto, si è deciso di avanzare una protesta ufficiale. Raffaele Telese, amministratore di tre condomini, insieme al consigliere di opposizione Paolo Torelli, di concerto con gli inquilini intendono segnalare gli «inconvenienti igienico sanitari» dovuti alla presenza di queste piante. «C'è una vasta area incolta - si legge - con la presenza di erbacce alte dove sono stati più volte rilevati insetti vari, roditori e serpenti. Inoltre - continua la petizione - le erbacce subiscono il processo di essiccazione con grossa possibilità di incendio e pericolo per l'incolumità pubblica». Le famiglie coinvolte sono in tutto 36. Raccontano di roditori che dal vicino prato girano per i parcheggi e a volte anche all'interno dei palazzi, se il portone di accesso rimane aperto. Una situazione diventata insostenibile. Chiedono al sindaco «di prendere gli opportuni provvedimenti con la massima urgenza». Oppure, «ci attiveremo per le varie denunce alle autorità che riterremo più opportune».

giovedì 17 luglio 2008

2 ANNI DOPO... GIUNTA IMMOBILE, OPPOSIZIONE OFFESA, INASCOLTATA E MESSA DA PARTE... E LE TASSE SONO AL MASSIMO! MA LE PROMESSE...???


Vi ricordate due anni fa quando le nostre vie erano tappezzate dai manifesti del centro-sinistra “Pontinia riparte”? Ebbene, cari cittadini, questi signori, come ha fatto Prodi e il suo misero Governo, hanno promesso tanto e non hanno ancora mantenuto nessuna promessa fatta. Ricordo benissimo quando al primo consiglio comunale Tombolillo fece la battuta che avrebbe mantenuto almeno il 62% del suo programma (la percentuale che prese alle elezioni): dov’è il faraonico progetto di portare il gas e l’acqua potabile alle periferie di Pontinia? Dov’è la realizzazione di una politica per avvicinare Pontinia al cittadino e soprattutto ai giovani? Dov’è l’abbassamento delle tasse locali?
Credo che a Pontinia, secondo l’amministrazione Tombolillo, il significato della parola “ripartire” sia stato finora travisato: stiamo registrando il massimo immobilismo delle politiche ambientali e nulla si sta facendo per avviare in modo quantomeno “degno” la raccolta differenziata; è di pochi giorni fa, inoltre, la sentenza del TAR che accoglie il ricorso della “Pontinia Rinnovabili” contro il Comune e il Consorzio ASI, per la realizzazione della centrale a biomasse che evidenzia come l’amministrazione Tombolillo non sia stata in grado di sapersi muovere in quest’ambito.
La Giunta ha deliberato l’installazione nel centro cittadino di 6 nuove antenne Telecom ubicate in parchi giochi frequentati da bambini e per di più abolendo il regolamento che moderava l’installazione casuale favorendo il fenomeno dell’antenna selvaggia perché ogni cittadino è stato reso libero di poterne installare una in casa propria con notevole incremento dell’elettrosmog.
L’assessore all’istruzione e cultura ha fatto solo proclami giornalistici: «la mensa scolastica è tutto ok, il trasporto scolastico è tutto ok, la stagione estiva sarà bellissima vedrete…». Infatti tutti abbiamo visto come invece hanno aumentato le tariffe mensa di 0,20 euro al giorno e come hanno organizzato quest’estate pontiniana: un calendario da VERGOGNA e tutte le famiglie ogni sera in una piazza triste e desolata lo dicono: per fortuna che esiste il bar Coco che organizza dei film e la pizzeria che mette i tavolini all’aperto che fungono da motivo di aggregazione di famiglie e amici!
Si sono limitati a dare attuazione ai lavori pubblici già approvati e pagati dalla precedente giunta o ad attingere a qualche fondo regionale.
Non sono state né avviate, né tantomeno pensate, delle politiche di integrazione ed inserimento giovanile nella città: così non si fa altro che favorire l’esodo dei giovani nelle vicine città di sabaudia, terracina e latina, e si favorisce il degrado culturale che porta molti ragazzi a credere che il divertimento sia l’alcool o la droga invece che una serata al cinema che si potrebbe ideare in piazza o una serata in un luogo che si potrebbe aprire con all’interno una biblioteca, computer e giochi da tavolo.
Non hanno approvato l’emendamento presentato da me e Roberto Di Trapano che favoriva la famiglia intesa in senso tradizionale, con un aiuto economico per choi avesse dei nascituri.
Grazie al vostro immobilismo a Pontinia abbiamo le tariffe TARSU più alte d’Italia, addirittura più alte di Cortina d’Ampezzo: è questo il modo di aiutare commercianti, famiglie ed imprese? Avevate promesso di abbassare le tasse, invece le state mantenendo alte. C’è voluto Berlusconi per togliere l’ICI sulla prima casa!
È tutta l’estate che la notte si sentono abbaiare cani randagi inferociti che minacciano l’incolumità delle persone: se non fosse stato per i vigili urbani che hanno un po’ arginato il problema, voi non avreste fatto nulla; ci sono ancora decine di cani e spero che farete qualcosa.
Avete forzatamente approvato la gestione pubblica della TRASCO, cosiddetta “in house”, e avete ottenuto un bel diniego da parte del TAR, prima, e i dubbi della Commissione Europea, poi. Nel dispositivo della sentenza sembra aver ricopiato le mie ragioni del diniego alla vostra operazione, ma in consiglio mi avete deriso dicendomi che stavo solo blaterando.
Il verde pubblico arretra sempre di più e quei pochi parchetti che esistono sono nel degrado più assoluto e ogni mamma che porta i bimbi a giocare lo può certificare. Sono sempre maggiori le situazioni di degrado maggiormente nel centro cittadino: i marciapiedi sono sporchi e gli abbellimenti inesistenti.
Caro sindaco, nel bilancio sono stati da voi destinati 75000 euro per aumentarvi gli stipendi: in un Comune che verte in uno stato di dissesto non vi sembra che questa sia una scelta vergognosa? Bhé si va sempre più di male in peggio!!!
Finora avete promosso solo l’ordinaria amministrazione: cosa cambia tra il governo di un commissario prefettizio e la vostra gestione della cosa pubblica?Per far ripartire veramente Pontinia occorrono più scelte coraggiose, che comportano meno introiti nelle vostre tasche e più servizi ai cittadini. Ma soprattutto dovete ascoltare anche noi dell’opposizione: il Sindaco continua a presenziare da solo alle riunioni con associazioni o con politici provinciali e regionali; continua ad affrontare da solo le situazioni più critiche. Perché va solo lui a parlare con Baratti? Forse il problema Turbogas, che sollevammo noi dell’opposizione, ha solo un colore? Sia ben chiaro: le responsabilità dovrà avere il coraggio di accollarsele su di lui, se continuerà a metterci da parte. Ma il Sindaco non capisce che anche noi siamo stati eletti dai cittadini e che noi del PDL ora abbiamo il nostro partito al Governo della Nazione e che possiamo meglio risolvere certe situazioni? Gli oltraggi all’opposizione continuano… I cittadini lo vedono e spero che giudicheranno in negativo tali estromissioni votando noi alle prossime elezioni.

giovedì 10 luglio 2008

IL PROCEDIMENTO PER LA TURBOGAS CONTINUA!! LOTTIAMO PER LA NOSTRA TERRA SEDE DI ECCELLENZE AGROALIMENTARI E PRODOTTI TIPICI


Il progetto di realizzazione della centrale turbogas di Mazzocchio arriva al termine dell’iter autorizzativo. Il prossimo 17 luglio il ministero dell’Ambiente ospiterà la riunione conclusiva della commissione Aia-Ippc per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, il documento che accerta la compatibilità dell’opera con il territorio. Un passaggio chiave per l’ok alla centrale, accompagnato in questi giorni dall’arrivo alle amministrazioni comunali di Pontinia e Sezze delle richieste di esproprio dei terreni che serviranno alla realizzazione delle opere accessorie, ossia il collegamento del metanodotto e della linea elettrica dalla zona di Mazzocchio a Ponte Ferraioli.
Quest’impianto è incompatibile con l’Agro Pontino e con le ricchezze agroalimentari e con i prodotti tipici di questo territorio. La nostra terra è già la culla del marchio IGT del kiwi di latina, del marchio DOP della mozzarella di bufala campana, del marchio IGT del vino moscato di Terracina. La nostra terra ospita importanti insediamenti di bestiame bufalino, tanto da classificarla una delle principali zone di produzione della famigerata mozzarella di bufala. Abbiamo eccellenze in via di riconoscimenti europei come il carciofo di Sezze e le olive di Sonnino. Abbiamo il Parco Nazionale del Circeo, il litorale, il promontorio del Circeo e i laghi costieri che fanno da cornice ad un paesaggio incantato. La politica locale deve “fare quadrato” e dobbiamo unirci tutti per difendere le nostra terra e respingere questi progetti: consiglieri comunali, sindaci e associazioni cittadine.
Altri spunti di riflessione comprovanti il NO alla turbogas scaturiscono da una semplice analisi tecnico-politica:
- occorre riflettere, prima di tutto, su una questione davvero imbarazzante: il progetto presentato dall’ACEA prevede l’installazione della centrale Turbogas nell’area industriale di Mazzocchio; le leggi di compensazione ambientale, che prevedono l’installazione di centrali elettriche alimentate da fonti rinnovabili (sole, vento, vapore naturale, maree…), nel progetto, sarebbero applicate in Campania e Calabria; lo sfruttamento dell’energia elettrica prodotta andrebbe a beneficio del nord Italia (la Lombardia presenta un deficit di 25.518 GigaWatt) lasciando a Pontinia solo lo 0,76% della produzione. Già da questi dati emerge che saremmo penalizzati sotto ogni punto di vista senza trovare alcuna forma di ristoro.
- Occorre poi riflettere sull’importanza dell’acqua definita «l’oro trasparente»: questa centrale consumerebbe milioni di litri d’acqua (un vero e proprio spreco se pensiamo che questo bene per molte popolazioni è inaccessibile) ed altri litri, utilizzati per il raffreddamento dei motori, sarebbero riversati nel fiume Ufente andando a stravolgere l’ecosistema creatosi a determinate temperature medie e a condizioni climatiche stabili.
- Un aspetto a dir poco inquietante è quello rappresentato dall’affermazione esplicita nel progetto ACEA che non è stato redatto un piano di dismissione della struttura se dovesse divenire inoperosa: praticamente se consideriamo che il gas metano potrebbe esaurirsi tra circa 30 anni, o che la Russia potrebbe chiudere i rubinetti della fornitura del gas, la centrale turbogas chiuderebbe e la proprietaria non avrebbe nessun onere di dismettere la struttura e potremmo avere quindi una “seconda Miralanza”.