sabato 28 giugno 2008

5° STRACITTADINA DELLA SOLIDARIETA' ORGANIZZATA DA "LA RETE" E DAL CIRCOLO "NEMESIS ONLUS"


LA RETE Associazione di Volontariato e il Circolo Culturale NEMESIS onlus, organizzano Domenica 29 giugno a Pontinia in occasione della “Giornata del Disabile” la 5° STRACITTADINA DELLA SOLIDARIETA’. La Stracittadina è una corsa e una passeggiata non competitiva.
Partecipano bambini, ragazzi e adulti. Partenza alle ore 19.00 a Borgo Pasubio, le iscrizioni dalle ore 17.30 si effettueranno in loco; durante il percorso e alla fine della passeggiata ci saranno punti di ristoro ed è garantita l’assistenza medica. Al termine della passeggiata apertura Stand gastronico e serata danzante a cura del circolo culturale NEMESIS onlus.
Sabato, 28 giugno alle ore 20.30 i ragazzi dell’Associazione LA RETE si esibiranno in un balletto sotto la guida dell’insegnante Patrizia Giannini e di alcune volontarie.
Domenica, 29 giugno alle ore 10.00 nella Chiesa Sant’Anna si celebrerà la Santa Messa.

venerdì 27 giugno 2008

CRISI AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO: ECCO QUALI SONO LE SOLUZIONI CHE PUO' ADOTTARE UN ENTE LOCALE


L’agricoltura e l’allevamento in Italia stanno vivendo un periodo di forte crisi, e ciò è indiscutibilmente vero e purtroppo reale. Con essa si aggrava anche la situazione commerciale dell’intero settore della vendita dei prodotti di tali attività o della loro trasformazione.
Pontinia, come del resto l’intero Agro Pontino, è la sede di importanti stabilimenti agricoli e zootecnici, di noti caseifici e di industrie agroalimentari: Pontinia è la sede di un sistema economico che nasce nel settore primario e si sviluppa e rafforza attraverso il secondario e il terziario. Molte famiglie di Pontinia vivono con i proventi di questo ciclo economico: produzione, trasformazione, trasporto, consumo.
Molti di questi prodotti sono fregiati di importanti marchi di qualità riconosciuti a livello nazionale e a livello di Unione Europea, come il carciofo di Sezze, le olive di Sonnino, il kiwi di Latina, il vino moscato di Terracina e la mozzarella di bufala.
La situazione critica oggi è divenuta quasi insostenibile e compierebbe una grave sbaglio chi si sforzasse a provare il contrario perché i fatti sono oggettivamente questi: i prezzi che un imprenditore agricolo deve sostenere aumentano, mentre i ricavi dei prodotti della sua azienda diminuiscono. Alcuni fattori sono internazionali come gli aumenti del gasolio agricolo, del gas per gli impianti zootecnici, dei concimi che sono prodotti da multinazionali e quindi legati alla crisi mondiale del petrolio; i ribassi della borsa mondiale del frumento, del mais, degli ortaggi e della frutta a causa della forte concorrenza di paesi che giocano al ribasso proponendo prodotti di bassa qualità.
Alcuni fattori purtroppo sono governabili solo a livello nazionale, attraverso il Ministero dell’agricoltura che può intervenire con dei controlli pressanti sulle speculazioni che compiono coloro che si trovano nella posizione di intermediario tra il produttore ed il consumatore e che determinano degli aumenti ingiustificati per i consumatori facendo crollare i consumi dei prodotti italiani. Un altro fattore è sicuramente è la presenza di alcune “mele marce” nel sistema poiché vi è sempre colui che cerca di compiere truffe ai danni dei cittadini e quindi non fa altro che gettare nel panico le coscienze collettive creando una psicosi e quindi un calo delle vendite (vedi gli effetti mediatici creati da una piccola minoranza di allevatori casertani e napoletani che nutrivano le bufale con prodotti contaminati da diossina).
Ma in tutto ciò non è assolutamente vero che il Comune non può far nulla e deve restare imperterrito alla finestra a vedere lo svolgersi degli eventi e magari l’arrivo della “manna dal cielo”. Il Comune può, anzi deve, promuovere la conoscibilità e le peculiarità del proprio territorio all’esterno, verso i potenziali turisti o clienti alla ricerca di luoghi e prodotti genuini. Un Comune dovrebbe spendere una buona parte dei suoi introiti per valorizzare il proprio territorio: nel nostro caso si dovrebbe incentivare la costruzione di agriturismi e di percorsi, condivisi con i comuni limitrofi, nei quali si mettono in bella mostra tutte le nostre ricchezze: i palazzi razionalisti di Latina, Parco Nazionale e Lungomare a Sabaudia, il promontorio di San Felice Circeo, Abbazia di Fossanova e Castello di San Martino a Priverno, Montegiove, Santo Stefano e Lungomare a Terracina, Gricilli, Mausoleo di Clesippo e arte razionalista a Pontinia, le naturalezze di Sonnino. Oltre tutte queste bellezze, il turista sarebbe inserito benissimo in visite guidate presso aziende agricole e zootecniche, o presso caseifici o monumenti di fondazione e bonifica dell’Agro. Pontinia e dintorni diverrebbero famose per i loro prodotti genuini ed autoctoni e molte persone vi accorrerebbero per degustarli. Come molti di noi vanno in Toscana per degustare particolari vini e formaggi, o in Umbria per vedere città fantastiche come Assisi e degustare i salumi norcini, a Pontinia e nell’Agro Pontino si verrebbe per visitare e degustare le ricchezze di questa terra: mozzarelle di mucca e di bufala, formaggi, carni genuine, ortaggi freschi, frutta, vini, pesce dei nostri mari… Oltre a questi interventi si dovrebbe curare maggiormente la comunicazione e quindi creare riviste e soprattutto un sito internet in accordo con i privati agricoltori e titolari di agriturismi. È mai possibile che la pubblicità debba farcela con eccezionali parole il sito di un’enciclopedia on-line denominato “wikipedia” e il sito “turisti per caso” curato da un’agenzia nazionale di viaggi? Ogni città alla sua entrata potrebbe avere oltre al classico cartello bianco con la scritta nera del proprio Comune anche una frase come: “città della mozzarella di bufala” o anche “città agroalimentare” ecc… Le amministrazioni comunali dovrebbero semplicemente averne la volontà politica e fattuale di realizzare questo progetto!
Intanto per poter fronteggiare immediatamente questa crisi ribadisco la necessità di convocare i consigli comunali e dichiarare lo “stato di calamità naturale” del settore agreicoloe zootecnico. Una volta approvata tale delibera, i Comuni dovranno inviare congiuntamente tali testi alla Provincia affinché anch’essa dichiari lo stato di calamità provinciale e si invii il tutto a chi finora è rimasto sordo e non ha saputo accogliere le numerose istanze dei coltivatori e degli allevatori: la Regione Lazio.Deve finire il tempo del politicaly correct e dell’usare solo frasi per bene e atteggiamenti calmi e remissivi: è arrivato il tempo per i politici di vecchia data e per le associazioni di aprire gli occhi e di cacciare gli artigli. Le idee ci sono e le soluzioni basta saperle ascoltare. Chi non ha voglia di governare per il proprio territorio si faccia da parte!!!

venerdì 20 giugno 2008

FINANZIARIA: UNA MANOVRA FINALMENTE PER LE FAMIGLIE


La manovra varata dal governo, con lodevole anticipo su tempi e riti della vecchia Finanziaria (che si concludeva con l’assalto alla diligenza), avrà un positivo effetto di cambiamento e di modernizzazione su molteplici settori della vita italiana. È una svolta, mobilita tutte le energie del Paese per rilanciarlo, incide con decisione su spesa pubblica improduttiva e pastoie burocratiche. Ma innanzitutto la manovra dà un aiuto concreto alle famiglie italiane in difficoltà, strette fra inflazione e pressione fiscale.
Social card – A un milione e 200 mila pensionati indigenti sarà consegnata, al momento di ritirare l’assegno vitalizio, una carta prepagata del valore di 400 euro all’anno con la quale potranno fare acquisti per i generi di prima necessità. Nei supermercati convenzionati otterranno uno sconto del 10 per cento; potranno usare la carta anche per pagare le bollette, nel qual caso lo sconto arriverà al 20 per cento. Per non umiliare questi italiani meno fortunati, la social card sarà anonima, ma, come la tessera del Bancomat, avrà un codice.È un’innovazione che punta a sostenere i redditi dei meno abbienti: è una misura squisitamente sociale, ma contribuirà a aiutare la ripresa dei consumi, del mercato interno.
Sanità – Per quest’anno non sarà introdotto nessun ticket sulle prestazioni specialistiche; nel 2009 ciascuna Regione deciderà se introdurre o meno un contributo a carico degli assistiti. Ad ogni modo, fino al 2010 non ci sarà alcuna riduzione della spesa sanitaria, anzi aumenteranno gli stanziamenti per il servizio sanitario nazionale grazie a un’intesa fra Stato e Regioni che si raggiungerà entro il 31 luglio prossimo.Sono stati stanziati 322 milioni di euro, poi, per il rinnovo del contratto dei medici di base e per realizzare il collegamento telematico in rete degli stessi sanitari, così da arrivare alla “ricetta elettronica”.
Giovani coppie – A conferma dell’attenzione che l’esecutivo di centrodestra riserva alla famiglie, sono previste agevolazioni per le giovani coppie che desiderano acquistare casa.
Buoni prepagati per i lavori occasionali – Una parte rilevante della manovra punta alla riduzione degli adempimenti burocratici che ostacolano l’utilizzo dei lavori saltuari, occasionali, stagionali. Per favorire le famiglie e le piccole imprese, saranno introdotti i “voucher” prepagati, comprensivi di tasse e contributi. Si impiegheranno per retribuire baby-sitter, il lavoro occasionale di giovani sotto i 25 anni, i lavori stagionali come la vendemmia. Famiglie e imprese saranno affrancate dall’obbligo di code negli sedi dell’Inps o in altri uffici pubblici.
Leggi inutili – La semplificazione non si ferma qui: la manovra porterà anche all’eliminazione di 6 mila leggi inutili, circa il 30 per cento del totale. Le norme che cadranno sono tutte quelle che attualmente complicano la vita degli italiani: ad esempio, la tassa sulle bilance. Imprenditori e privati cittadini non dovranno più perdere tempo e denaro per compilare moduli e fare code in più di un ufficio.
Enti inutili – Con la stessa decisione, la scure calerà su tutti gli enti che abbiano un organico inferiore alle 50 unità. La misura comporterà ulteriori semplificazione nella jungla delle competenze incrociate, ma determinerà anche innegabili risparmi.
Statali – Occorre tagliare la spesa pubblica qualificando, nel contempo, l’operatività e la produttività della pubblica amministrazione. Il governo avvierà presto la trattativa per il rinnovo del contratto degli statali, però varerà una serie di norme per colpire i “fannulloni”. Sarà ridotto il ricorso al lavoro flessibile e alle consulenze esterne agli enti pubblici; sarà possibile licenziare i dipendenti che presentano certificati medici falsi o false attestazioni di presenza. Avrà vita dura chi arreca “gravi danni al funzionamento degli uffici” per “incompetenza professionale o inefficienza. Inoltre, anche contro la pubblica amministrazione sarà possibile la “class action”.
Infrastrutture – Le infrastrutture e le grandi opere si faranno. Secondo stime attendibili, la congestione del traffico costa al sistema Italia 19 miliardi di euro, quindi via all’alta velocità fra Milano-Verona, via alla Tav Torino-Lione, via al Ponte sullo Stretto e alle nuove autostrade in Lombardia e alla Roma-Formia. L’impegno finanziario per la realizzazione di queste opere è rilevante, le risorse pubbliche non sono sufficienti, si coinvolgeranno gruppi di finanziatori privati e gli enti locali nei cui territori ricadono le opere. Il precedente governo aveva cancellato alcune delle infrastrutture già in programma, ma la manovra ha rimosso le cancellazioni. L’ammodernamento del Paese s’ha da fare.
Liberalizzazioni – Riparte il programma delle liberalizzazioni vere, comprese quelle dei servizi pubblici locali. E per rendere meno pesante il rincaro dei carburanti, oltre alla riduzione degli oneri fiscali, sarà razionalizzata e ristrutturata la rete distributiva, consentendo che anche al supermercato si possa fare il pieno.
Giustizia più rapida – Nel nostro Paese c’è un arretrato di quasi 5 milioni di processi civili. È un dato che si ripercuote negativamente sul sistema economico e scoraggia gli investimenti esteri. La manovra contiene misure volte ad accelerare i processi: sanzioni e decadenza per chi rallenta le procedure o non si presenta in udienza per due volte; la possibilità di eseguire notifiche per posta elettronica. Inoltre, previsto il rito sommario per le cause che hanno per oggetto una somma di denaro, la possibilità di rendere testimonianza per iscritto, senza recarsi all’udienza, l’ampliamento della competenza dei giudici di pace.
Robin Hood tax – Le risorse per la manovra saranno reperite principalmente, come s’è visto tagliando e razionalizzando la spesa pubblica, eliminando gli sprechi, riducendo gli oneri degli apparati burocratici. Ma sarà attuata subito, per finanziare il sostegno ai cittadini più deboli, anche la “Robin Hood tax” sugli utili realizzati dai petrolieri. Il nuovo meccanismo farà emergere le plusvalenze sugli stock di greggio acquistati a basso prezzo, prima che cominciasse la corsa al rialzo del barile. La nuova tassa agisce infatti sulle scorte di magazzino, sull’entità dei diritti minerari e sull’Ires (l’imposta sul reddito delle società) che passa dal 27,5 al 33 per cento.
Evasione fiscale – Sarà potenziato il contrasto all’evasione fiscale: la manovra prevede un giro di vite contro i cosiddetti “paradisi fiscali”. Tanti cittadini italiani, Vip e non solo, eleggono residenza all’estero, in Paesi più morbidi in materia di tasse, per sfuggire al nostro sistema fiscale. Nel disegno di legge sulla manovra c’è un articolo che recita: “Gli italiani residenti nei paradisi fiscali devono essere considerati fiscalmente italiani”.

mercoledì 18 giugno 2008

OLIMPIADI DELLA LIBERTA': MANIFESTAZIONE GOLIARDICA PER IL POPOLO TIBETANO - ROMA 21 GIUGNO



Nei giorni 19-21 Giugno, la fiaccola Olimpica attraverserà il territorio del Tibet occupato dalla Cina. Azione Giovani, che da molti anni contribuisce alla realizzazione di manifestazioni pubbliche in difesa del popolo tibetano, ha deciso di lanciare una campagna nazionale “Metti all’angolo la repressione – Partecipa alle olimpiadi della libertà” con la quale rimarcare la propria posizione a sostegno della causa di un Tibet libero dall’oppressore Cinese e capace di autodeterminarsi, nonché la richiesta di porre fine all’ingiustificato e doloroso esilio del Dalai Lama.Molte Federazioni organizzeranno, oltre ai tradizionali banchetti, dei mini-tornei di sport olimpici (atletica, calcio, ciclismo, lotta, pallacanestro, pallamano, pallavolo, pugilato, tennis tavolo, tiro con l'arco, ecc…) ai quali parteciperanno squadre di giovani Tibetani. A Roma, l’evento di solidarietà si terrà il 21 giugno, dalle 10 alle 13, presso il Laghetto dell'EUR.

martedì 17 giugno 2008

I SETTORI AGROALIMENTARE E LATTIEROCASEARIO SONO IN FORTE CRISI: IL SINDACO CONVOCHI UN CONSIGLIO COMUNALE E DICHIARI LO STATO DI CALAMITA'


La mozzarella di bufala è stata riconosciuta dal D.P.R. del 28 settembre 1979, come formaggio a denominazione tipica. Il 10/05/1993 è stata riconosciuta prodotto D.O.C. attraverso un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, e il regolamento CEE n. 1107 del 12/06/1996 l’ha definita come formaggio a denominazione di origine protetta “D.O.P.”. Vi è infine da osservare la illiceità della pratica di addizionare al liquido di governo conservanti, quali acido lattico o citrico.
Pontinia ha l’onore di essere citata nello stesso D.P.C.M. del 1993 come città ufficiale dalla quale può essere prodotta la mozzarella di bufala con il marchio D.O.P. di “Bufala Campana” e quindi Pontinia ha avuto il riconoscimento ufficiale di territorio salubre e garantito per la produzione di latte bufalino e per la sua successiva lavorazione. Infatti il settore lattiero-caseario è la punta di diamante del settore commerciale e industriale di Pontinia e dell’Agro Pontino e del quale tutti dovremmo andarne orgogliosi perché qui si produce un prodotto che rende bella l’Italia nel Mondo attraverso questo prodotto entrato ufficialmente nel “Made in Italy”.
Oggi non devono spaventare due o tre notizie su presunte presenze di diossina o di altri inquinanti nel latte, innanzitutto perché il problema è legato al territorio campano, e poi perché qui a Pontinia le nostre aziende sono gestite da imprenditori seri ed onesti e il latte è trasformato da aziende altrettanto serie e guidate da persone legate al territorio e alla qualità dei suoi frutti. I cittadini possono consumare tranquillamente questo prodotto d’eccellenza e possono assaporarlo con fierezza pensando che è stato prodotto qui nella nostra zona dell’Agro Pontino.
Il vero problema è un altro: la maggioranza di sinistra che governa il Comune e la Regione non si stanno occupando in modo serio, costante ed incisivo della faccenda che non è legata solo al problema del latte bufalino. Qui ogni giorno agricoltori ed allevatori sono sommersi dal crescere imperterrito dei prezzi delle materie prime e dei materiali connessi alla loro attività, mentre i ricavi sono sempre inferiori: aumentano i costi di mangimi, foraggi, fertilizzanti, concimi, gas, gasolio, mentre calano a picco i prezzi del grano, del granturco, del latte, cioè di tutte le fonti di guadagno tipiche di un agricoltore o allevatore. Alla riunione di ieri sera (16/06/2008) presso la sede comunale si è parlato di finanziamenti per acquisti ed investimenti: questa politica regionale non capisce che il problema è restare in piedi; dimostrano sempre di più di essere lontanissimi dalle reali esigenze dei cittadini!!
Chiedo di convocare un Consiglio Comunale Straordinario per favorire un progetto di sensibilizzazione all’acquisto dei prodotti terrieri e della mozzarella da destinare ai giovani, ai commercianti e agli acquirenti, ma soprattutto per dichiarare lo “stato di calamità del settore agroalimentare e lattierocaseario” al fine di obbligare la Provincia, ma soprattutto la Regione e il Ministero delle Politiche Agricole ad intervenire seriamente nel settore, perché a Pontinia questo settore fa vivere più di 1/3 delle famiglie e perché Pontinia ospita in gran parte campi coltivati ed aziende zootecniche. In questo momento delicatissimo, occorre restar vicini agli agricoltori e ai produttori e imprenditori della trasformazione del latte al fine di esaltare Pontinia e il suo territorio per un prodotto ormai storico e di gran pregio.
Ecco perché sono due anni che dico che non si devono perseguire politiche volte alla costruzione di centrali a turbogas, a biomasse, o inceneritori o cementifici perché il settore è già in difficoltà per cause estranee, e quindi non si devono dare ulteriori spallate attraverso insediamenti che rappresentano veri e propri ecomostri. Piuttosto lottiamo per l’agricoltura e l’allevamento tipici di questa terra strappata alla palude: per me è qui che si dimostra il coraggio di un politico. L’opera da costruire ed incentivare subito è un farmer’s market, un luogo che favorisca la filiera corta e la vendita di prodotti a costi inferiori e freschissimi.

giovedì 5 giugno 2008

LA GIUNTA TOMBOLILLO VUOLE LE ANTENNE TELECOM IN CENTRO: NUOVA DELIBERA DI ASSENSO!


Con la delibera n. 74 del 13/05/2008 della Giunta Municipale si è approvato definitivamente l’installazione di 4 antenne telecom nei siti così indicati: una vicino l’argine del Botte nella zona PEEP; una nel parco giochi adiacente hotel Ares; una nel parco giochi vicino la fabbrica Hilme, denominato Central Park; una nel civico cimitero.
La cosa più allarmante è che la Telecom s.p.a. può concedere in sub-concessione gli spazi per installare altre antenne di altri gestori telefonici per trarne vantaggio economico. Questo vuol dire che avremo più di 4 antenne in centro. L’Organizzazione Mondiale della Sanitaria riunita a Tokio ha stabilito che il fenomeno dell’elettrosmog nuoce soprattutto alla salute dei bambini provocando delle leucemie. Perché l’amministrazione Tombolillo ha deciso di ubicarle proprio in prossimità di parchi-gioco per bambini? Inoltre il fenomeno delle “antenne a grappolo” è maggiormente dannoso per via del sovrapporsi delle radiazioni emesse dalle molteplici antenne fissate nello stesso palo. Perché non tutelare la salute pubblica, considerando che queste antenne saranno per il servizio UMTS, e quindi per un servizio non necessario, e anzi futile, considerando che si tratta di videochiamate?
La cosa che suscita il maggior scalpore è che l’amministrazione guidata dal Sindaco Tombolillo non fa altro che battere cassa, attraverso strumenti altamente inquinanti e nocivi, per cercare di mantenere in vita un bilancio disastroso e per di più fermo alla semplice ordinaria amministrazione della città: nessuna spesa è stata imputata per favorire lo sviluppo economico e sociale della città o per apportare a Pontinia una novità eclatante a sostegno del settore primario, del commercio o del turismo.
Infine ricordo che la maggioranza guidata dal Sindaco Tombolillo, in Consiglio Comunale (delibera CC n. 21 del 05/04/2007), ha approvato l’abolizione del regolamento comunale concernente l’installazione delle antenne, grazie al quale fino a quel momento a pontinia vigeva l'ordine, favorendo così il fenomeno dell’antenna selvaggia talché ora ogni cittadino può contattare un’azienda telefonica per l’installazione sul proprio suolo di antenne per cellulari.
A chi cita la commissione capigruppo di martedì 31 luglio 2007, ricordo di leggersi bene il verbale, perché leggerà che il sottoscritto, oltre ad attaccare gli impianti turbogas e a biomasse e a richiedere che il Sindaco convocasse il consiglio straordinario richiesto dall’opposizione con domanda protocollata e firmata da tutti i consiglieri dell’opposizione trattante le problematiche ambientali che interessavano Pontinia, illustrai proprio la mia contrarietà all’installazione delle 6 antenne e all’abolizione del regolamento che esisteva. Il regolamento esisteva già e il Sindaco assieme agli altri 13 consiglieri di maggioranza hanno approvato la sua abolizione e cancellazione dell’albo di Pontinia.

E' IN ARRIVO IL 1° VOLANTINO DI AZIONE GIOVANI PONTINIA: LOTTIAMO CONTRO L'AUMENTO TICKET MENSE