martedì 22 dicembre 2009

CAL LAZIO: SINISTRA ALLO SBANDO, NON PASSA IL BILANCIO DI PREVISIONE E LA LEGGE FINANZIARIA


Ieri ci siamo riuniti al CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) della Regione Lazio. Al primo punto dell'o.d.g. abbiamo convalidato gli atti della precedente seduta nella quale sono stati composti gli organi istituzionali interni all'ente regionale (la delegazione trattante con la Giunta Regionale e i membri della Commissione sul Patto di Stabilità interna nella quale sono stato eletto io) ed è stato espresso parere sul riordino dei servizi sociali e del terzo settore all'interno degli enti locali che compongono la Regione.
Ieri invece abbiamo affrontato un argomento fondamentale, forse il più importante: il bilancio di previsione e la legge finanziaria della Regione Lazio.
Occorre premettere un dato di fondo, necessario per comprendere lo svolgimento della seduta: il CAL è espressione degli Enti Locali che fanno parte della Regione (Comuni, Comunità Montane o di Arcipelago, Province) e quindi in questa sede noi siamo chiamati a rappresentare le esigenze e le istanze dei nostri popoli e delle nostre comunità locali prima di tutto. Certamente poi c'è un dato oggettivo che ci chiama a mostrare responsabilità e coerenza istituzionale, ovvero il saper parlare delle politiche regionali a 360°.
Ma quando si parla di Bilancio di previsione, come si fa a non analizzare soprattutto le voci rivolte allo stesso CAL e agli Enti Locali o alle attività svolte da quest'ultimi? Possiamo comprendere che questo è un periodo particolare, a causa delle vicende personali ed istituzionali dell'ex Presidente Marrazzo. Purtroppo, a causa delle sue "scappatelle" e di alcuni buchi normativi presenti nello Statuto Regionale, oggi ci troviamo ad avere un Vice Presidente che non è un "facente funzioni" e ci ritroviamo un Consiglio Regionale sciolto e una Giunta legata a gestire solo l'ordinaria amministrazione (qundi scelte tecniche e non di progettualità politica).
Ma i furbetti della Giunta Regionale (di sinistra) hanno comunque distribuito i soldi in modo politico: e quindi assistiamo a un fondo di soli 120.000 euro per il CAL (che invece è organo previsto dalla Costituzione Italiana e dallo Statuto Regionale per favorire la vicinanza delle comunità locali alla Regione) e pochissime voci a favore di Province e Comuni. Il tutto nutrito da molte nuove voci milionarie a favore di Fondazioni o Associazioni "amiche" o addirittura per progetti sociali al solo scopo di mantener caldo l'elettorato in vista delle elezioni regionali di marzo 2010.
Ma questa volta qualcosa è andato storto: la maggioranza del CAL, attraverso i vari interventi personali, dimostrava un malumore trasversale verso questo comportamento inaccettabile da parte della Giunta Regionale. Ad aprire gli interventi sono stato io, come capogruppo rappresentante dei colleghi del Popolo Della Libertà, e a chiudere è stato quello del capogruppo dell'UDC che ha ribadito sostanzialmente i miei stessi concetti. Questa volta anche Rifondazione Comunista si è schierata con noi...
Ebbene, sul finire, i consiglieri del PD ed i presidenti delle associazioni rappresentanti degli enti locali che dovrebbero essere laici, ma che laici non sono (tranne il presidente ANCI che è rimasto e si è astenuto) hanno abbandonato l'aula in modo che fosse abbattuto il numero legale o quorum istituzionale e così non si votasse NO a questo bilancio sciagurato. Ma il risultato politico è il medesimo! Questa sinistra è al capolinea e ormai naviga a vista aspettando di capitolare a marzo alle elezioni regionali che vedranno la destra ritornare a guidare la nostra amata regione Lazio.

sabato 5 dicembre 2009

VOTATO IN CONSIGLIO IL NUOVO STATUTO COMUNALE: CARTA FONDAMENTALE DELL'ENTE

Lunedì sera il Consiglio Comunale ha approvato all'unanimità il nuovo Statuto comunale (eravamo 16 presenti; ccorre una maggioranza qualificata dei 2/3 degli eletti per far si che valga l'approvazione e quindi bastavano 15 voti).
Lo Statuto ora dovrà esser pubblicato per 30 giorni sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (B.U.R.L.), dopodichè sarà trasmesso al Ministero dell'Interno per la trascrizione nell'elenco degli Statuti comunali d'Italia e quindi sarà efficace.
L'art. 6 del Testo Unico degli Enti Locali (d.lgs. 267/2000) afferma che: "lo statuto stabilisce le norme fondamentali dell'organizzazione dell'ente e, in particolare, specifica le forme di garanzia e di partecipazione delle minoranze e le attribuzioni degli organi dei vari enti o aziende comunali, i modi di esercizio della rappresentanza legale dell’ente. Stabilisce, altresì, i criteri generali in materia di organizzazione dell’ente, le forme di collaborazione fra comuni, della partecipazione popolare, del decentramento, dell'accesso dei cittadini alle informazioni e ai procedimenti amministrativi, lo stemma e il gonfalone. Possono stabilirsi norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra i cittadini, e per promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune".
Lo Statuto di un Comune ha un valore speciale, sia da un punto di vista giuridico, che sostanziale. Dal primo punto di vista è l'atto normativo fondamentale attraverso il quale si manifesta, in modo pieno e completo, l'autonomia dell'ente. Analizzando invece il secondo aspetto, è facile comprendere che si pone come una carta programmatica della vita istituzionale dell'ente, anche se non ha valore vincolante: si possono stabilire principi e valori ispiratori del presente, ma soprattutto del futuro in favore non solo dell'istituzione Comune, ma anche della Comunità che lo compone. Può divenire quindi la Carta della garanzia del cittadino in favore di maggiore trasparenza e partecipazione politico-amministrativa.
Questo è un ottimo frutto del lavoro della Commissione per lo Statuto (della quale mi onora esser membro), nella quale maggioranza e opposizione hanno saputo dimostrare che quando, alle forzate contrapposizioni, si riesce ad anteporre l'Amore per il proprio paese e per la propria comunità, tutto è possibile!
Tra le novità istituzionali, vi è l'istituzione del Presidente del Consiglio Comunale, cioè di colui che gode di autonomi poteri di direzione dei lavori e delle attività del Consiglio, nonché di convocazione del medesimo, per garantire i poteri del Consiglio (organo di indirizzo e controllo politico della Giunta presieduta invece dal Sindaco) e pari diritto a tutti i membri di intervenire (anche il Sindaco si atterrà alle regole del Consiglio Comunale come fosse un semplice consigliere).

IN BILANCIO ANCORA TROPPI SPRECHI E NESSUN INVESTIMENTO PER PROGETTUALITA'. UN SOLO LAMPO DI LUCE: DIMINUISCONO LE SPESE LEGATE AI RIFIUTI...

All'ultimo Consiglio Comunale di lunedì sera tra i punti all'o.d.g. abbiamo affrontato anche gli assestamenti o variazioni dell'attuale bilancio d'esercizio finanziario. Purtroppo, a mio modesto avviso, si notano ancora troppi sprechi nella gestione della macchina amministrativa (telefono e bollette degli istituti pubblici o eccessivi lavori di manutenzione ordinaria che suonano come dei "rattoppi" per non intervenire invece una volta per tutte attraverso straordinaria manutenzione...) , ma soprattutto troppe voci socialmente ed economicamente importanti lasciate in un angolino con pochi spiccioli. Fa male, infatti, leggere un capitolo costituito solo da qualche centinaia d'euro all'agricoltura, proprio a Pontinia che invece ha come prima attività economica il settore primario e che potrebbe elevarsi a città delle eccellenze agroalimentari e dell'agriturismo come ulteriore sostegno alla microeconomia locale. Inoltre, come ben ricorderete attraverso le mie due mozioni consiliari, un'interrogazione scritta e una petizione popolare, ho sempre controllato il capitolo dedicato ai cani randagi: ebbene, nel 2006 eravamo a 120.000 euro di spesa, oggi siamo arrivati a 168.000 euro! E per ottenere cosa? I cani scorazzano ancora per le vie del centro...
Una nota invece che mi rende orgoglioso di sedere tra i banchi degli amministratori comunali è quella relativa alla gestione del ciclo dei rifiuti: si sono avverate le mie proiezioni che all'epoca davano adito a qualche collega di "poca fede" di deridermi. Grazie alla raccolta differenziata oggi leggiamo ben 48.000 euro in meno di spese per il conferimento in discarica dei rifiuti (poichè sono diminuiti i Kg di rifiuti indistinti che trasportavamo li) e 4.000 euro in meno per il canone dovuto al Comune di Latina in quanto ospitante la discarica stessa. Oggi questi 52.000 sono stati reinvestiti per la raccolta differenziata (un argomento che quasi si eleva a mio "dogma" personale, l'ho seguito dal primo giorno della mia elezione perchè credo fermamente nel valore "ambiente")! Oggi con questi soldi lo scarto alimentare dei nostri pasti diviene compost o fertilizzante (e non più un semplice rifiuto da gettare in discarica) e le nostre bottiglie di vetro o plastica, o i nostri giornali di carta, possono ridivenire nuove bottiglie riciclate o nuovi quaderni per i nostri ragazzi che vanno a scuola. Per il momento non possono essere utilizzati per diminuire le tasse relative ai rifiuti (la cosiddetta Tarsu), ma li stiamo utilizzando per migliorare l'ambiente e quindi le condizioni del luogo nel quale viviamo noi e vivranno i nostri figli. Nei prossimi bilanci, una volta che avremo comprato tutte le attrezzature idonee ad effettuare la raccolta differenziata, sicuramente quei soldi serviranno a diminuire la spesa collettiva per la gestione dei rifiuti e quindi, di riflesso, anche della Tarsu al fine di rendere concreto l'auspicio di dare una mano economica alle nostre famiglie. Finalmente un proclama diviene pian piano realtà! Questa è la politica che ho sempre sognato!
Infine mi sento di ammonire l'amministrazione perchè credo che ci si stia occupando solamente dell'ordinaria amministrazione e cioè ci si sta preoccupando di mantenere Pontinia "in piedi": cioè ci si occupa della pulizia delle strade, della manutenzione dei lampioni, della potatura degli alberi... Ma purtroppo non si sta sviluppando una progettualità di medio o lungo periodo! Essere politici, secondo me, vuol dire anche essere "coraggiosi" e quindi attuare politiche del coraggio, che sappiano seminare oggi e raccogliere i frutti domani con la sola aspettativa di vedere una società migliore, più giusta e più illuminata. Spero quindi che arrivi il giorno in cui non si pensi sempre e solo ad introitare risorse economiche, ma si pensi anche e soprattutto a "seminare" e ad ideare progetti di sviluppo infrastrutturale, economico e soprattutto sociale...

venerdì 20 novembre 2009

A PONTINIA ARRIVA LO SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE: CELERITA', SEMPLIFICAZIONE E TRASPARENZA PER LO SVILUPPO ECONOMICO

Mercoledì scorso presso l’aula consiliare del Comune di Pontinia si è tenuta la prima conferenza circa l’istituendo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP). Oltre ai funzionari locali, erano presenti anche i colleghi di Priverno, Roccagorga e Maenza poiché Pontinia sarà posta come capofila del progetto.
Il SUAP, istituito dal d.lgs. 112/1998 e di fatto introdotto dal D.P.R. 447/1998, costituisce un’innovazione significativa sia sul piano dell’organizzazione amministrativa che su quello della semplificazione procedimentale e da amministratore comunale affermo decisamente di essere orgoglioso che Pontinia si sia dotata finalmente di uno strumento così innovativo: basti pensare che lo Sportello Unico è lo strumento attraverso il quale vengono unificate, in un solo procedimento, tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione, l’avvio, la modifica o la cessazione di imprese per la produzione di beni e servizi. In questo modo, l’imprenditore, reale o aspirante, non dovrà più affrontare un percorso intricato tra enti o amministrazioni, ma troverà presso il Comune il suo unico interlocutore, che si occuperà di accentrare le procedure, acquisendo da tutti gli enti competenti le autorizzazioni necessarie e assicurando il rispetto dei tempi in linea con le esigenze dell'imprenditore.
Così facendo stiamo rendendo giustizia al concetto di “sviluppo economico” attraverso maggior trasparenza per il richiedente e per la collettività, l’eliminazione del cartaceo e degli ingombranti faldoni che occupano stanze intere e soprattutto la celerità delle fasi endoprocessuali (si pensi ad esempio all’interlocuzione con enti certificatori quali i Vigili del Fuoco, o le ASL, o le Sovraintendenze…) e quindi dell’intero procedimento amministrativo.
Inoltre si avrà un sola unità organizzativa (lo Sportello Unico appunto) e solo un responsabile del procedimento; in tema di trasparenza il procedimento sarà soggetto alle osservazioni dei soggetti portatori di interessi diffusi (solitamente associazioni); l'Amministrazione avrà il dovere di eliminare in toto quanto realizzato dall'imprenditore nel caso di dichiarazioni divergenti dal vero; l'imprenditore avrà la facoltà di realizzare il progetto in conformità con le autocertificazioni prodotte nel caso in cui vi fosse inerzia dell'unità organizzativa (principio del “silenzio-assenso”); il collaudo degli impianti deve essere eseguito da soggetti professionali estranei rispetto all'impresa, che vi provvedono con il concorso dei tecnici dell'unità organizzativa, senza peraltro che questa procedura esoneri le amministrazioni dalle loro funzioni di vigilanza e controllo; previsione di due procedure (autocertificazione e procedura semplificata) per il rilascio dell'autorizzazione.
Finalmente anche a Pontinia si fa sempre più strada l’e-government, ovvero il processo di informatizzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione, voluto fortemente dal Governo Berlusconi con l’emanazione del Codice dell’Amministrazione Digitale (d.lgs. 82/2005), al fine di ottimizzare il lavoro dell’Ente e di offrire soprattutto agli utenti servizi nuovi o più rapidi.
In Consiglio Comunale ho sempre proposto scelte concrete di tal portata e caratura spiegando appunto che occorre ad un certo punto fare i fatti e non solo i proclami: finalmente ecco un valido esempio del quale esser fieri.

lunedì 9 novembre 2009

9 NOVEMBRE: 20 ANNI FA CADEVA IL MURO DI BERLINO, IL MURO DELLA DISPARITA' E DELLA DISCRIMINAZIONE! OGGI LI SI RESPIRA UN DOLCE PROFUMO DI LIBERTA'

Non mi permetterò di dare giudizi sul muro, sul suo valore politico e soprattutto sociale... Lascio ad ognuno di voi le considerazioni personali e sentimentali che affioreranno dal cuore... Pubblico solo questa foto, scattata in un quartiere secondario (e non come si fa di solito inquadrando la Porta di Brandeburgo) al fine di poter meditare sul concetto di "muro" e, al contrario, di "Libertà"... Vi offrirò solo qualche dato tecnico tratto wikipedia.
Il Muro di Berlino (in tedesco Berliner Mauer), eretto dal regime comunista della Germania Est, era una barriera in cemento alta circa tre metri e mezzo che separava Berlino Ovest da Berlino Est e dal resto della Repubblica Democratica Tedesca. Il muro ha diviso in due la città di Berlino per 28 anni, dalla sua costruzione (iniziata il 13 agosto del 1961) fino al suo smantellamento, ed era considerato un simbolo della Cortina di ferro. Il suo smantellamento avvenne il 9 novembre 1989, a causa della sua inutilità, dopo lo smantellamento (avvenuto il 23 agosto 1989) della Cortina di Ferro da parte dell'Ungheria e del successivo esodo (via paese danubiano) di tedeschi dalla DDR (a partire dall'11 settembre dello stesso anno).
Durante questi anni, in accordo con i dati ufficiali, furono uccise, dalle guardie comuniste, almeno 133 persone mentre cercavano di superare il muro verso Berlino Ovest. Comunque, un cospicuo gruppo di vittime reclama che più di 200 persone furono uccise mentre cercavano di fuggire da Berlino Est per l'Ovest.
Il 9 novembre 1989, dopo diverse settimane di disordini pubblici, il Governo della Germania Est annunciò che le visite in Germania e Berlino Ovest sarebbero state permesse; dopo questo annuncio una moltitudine di cittadini dell'Est si arrampicò sul muro e lo superò, per raggiungere gli abitanti della Germania Ovest dall'altro lato in un'atmosfera festosa. Durante le settimane successive piccole parti del muro furono portate via dalla folla e dai cercatori di souvenir; in seguito fu usato dell'equipaggiamento industriale per rimuovere quasi tutto quello che era rimasto
La caduta del muro di Berlino aprì la strada per la riunificazione tedesca che fu formalmente conclusa il 3 ottobre 1990.

giovedì 5 novembre 2009

LA CULTURA DOVREBBE ESSERE "PALESTRA PER LO SPIRITO E LA MENTE"... QUESTA MAGGIORANZA INVECE PENSA SOLO A LUCRARE: ECCO ALLORA IL CINE-TEATRO!!

In merito al Teatro Fellini di Pontinia e alla delibera votata in Consiglio Comunale la scorsa settimana, vorrei fare delle puntualizzazioni, chiedendovi chiaramente perdono se solo oggi vi scrivo...
Occorre sin da subito puntualizzare una realtà oggettiva: il Teatro Fellini è divenuto ormai una realtà provinciale e forse addirittura la prima realtà provinciale! Quindi a mio avviso sarebbe comunque occorso interloquire con la Provincia e la Regione sul da farsi. Inoltre poiché parliamo di un teatro, e quindi di un polo culturale per giovani ed adulti, a mio avviso l’assessore Sperlonga avrebbe dovuto costituire un pool di professori, cultori ed esperti di teatro e di cultura per determinare dal lato tecnico la miglior scelta possibile, e possibilmente anche la più compatibile con il contesto pontiniano. Se io fossi stato assessore alla cultura, con molta umiltà, avrei così agito.
La gestione del Teatro ha sempre rappresentato una delle poche scelte dell'Amministrazione che ho condiviso appieno! La gestione del direttore artistico, così come confermato anche dalle parole dello stesso Sindaco e dell’assessore Sperlonga nell’ultima conferenza stampa tenutasi erano di grande soddisfazione. I risultati ottenuti da Clemente Pernarella sono sotto gli occhi di tutti!!! Pontinia finalmente è divenuta “attrazione” per i cittadini dei comuni limitrofi: se il mare ci porta a Sabaudia o a Terracina, se il cibo tipico di montagna ci porta verso i monti lepini, se i centri commerciali e i cinema ci portano a Latina, Pontinia finalmente era divenuta polo di attrazione culturale anche per i non residenti.
Inoltre questo Teatro ha costituito da “sala prove” per importantissimi spettacoli poi tenutisi a Latina o altrove.
Occorre poi fare un’altra considerazione, questa volta di tipo economico: dicemmo in Commissione Capigruppo all'unanimità che non era intenzione del Comune far sborsare soldi ai giovani per usufruire dello sport e della cultura, ritenuti entrambi attività fondamentali, come "palestra per lo spirito, la mente ed il corpo", per costruire al meglio i cittadini del futuro, per tenerli lontani dalla strada e per farli formare anche a livello sociale. Quindi decidemmo di non far pagare chi usufruisse del palazzetto dello sport e del teatro.
Ora si è deciso di far pagare interamente le spese del teatro al privato che subentrerà nella gestione del futuro cine-teatro… Perché porre fine o anche soltanto ridurre questo tipo d’esperienza? Perchè sterzare il timone verso questa rotta? Tombolillo ha parlato, nella sua dichiarazione, di spirito da bonus pater familias… In poche parole, secondo loro, per sostenere la programmazione di Pernarella, servono troppi soldi! Strano che il Sindaco dica oggi cose che soltanto un mese fa non ha fatto sapere. Strano, soprattutto, visti i conti del Teatro e l’esigua somma che viene destinata. In altre città, per esperienze importanti ma meno impattanti anche a livello di pubblico, vengono spesi molti più soldi.
Credo che tutto ciò costituisca anche una scelta antistorica. Tutto il mondo va verso le multisale, perché ormai per rientrare dalle spese bisogna giocare sui grandi numeri, e invece a Pontinia si punta su una sala, non aperta tutto l’anno, che rimane chiusa addirittura non nel periodo estivo, come tutti gli altri cinema, ma a Natale quando si fanno più soldi, perché in quel periodo l’uso del Teatro spetterà al Comune o agli enti scolastici o associativi che il Comune autorizzerà ad entrarvi.
Feci una proposta poi in quella Commissione Capigruppo: "perché non si chiede alla Nuova Edilizia Srl se è il caso di inserire un multisala al futuro centro commerciale di Mesa?"
E poi un’ultima cosa: perché far cessare un apporto importante di economia a Pontinia? Molti spettatori e famiglie dopo gli spettacoli si fermavano ai ristoranti o ai bar della piazza e questo concretizzava un’ulteriore forma di guadagno per i commercianti locali. Con questa scelta sicuramente si interrompe anche questa buona situazione economica venutasi a creare!!
Si dice molto che l'essenza della scelta è basata sui gusti dei giovani... Bhè tra pochi giorni si voterà il consiglio comunale dei giovani… Aspettiamo cosa avranno da dire in merito, dato che una loro prerogativa sarà quella di emanare pareri obbligatori su tutto ciò che li coinvolgerà!

mercoledì 4 novembre 2009

IL 4 NOVEMBRE 1918 L'ITALIA VINCEVA LA PRIMA GUERRA MONDIALE: OGGI FESTA DELLE FORZE ARMATE E DELL'UNITA' NAZIONALE


INNO D'ITALIA DAL 1943 AL 1946: "LA LEGGENDA DEL PIAVE"
(di Ermete Giovanni Gaeta)

Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera!
Muti passaron quella notte i fanti,
tacere bisognava e andare avanti.
S'udiva intanto dalle amate sponde
sommesso e lieve il tripudiar de l'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero.
il Piave mormorò: "Non passa lo straniero!"
Ma in una notte triste si parlò di tradimento
e il Piave udiva l'ira e lo sgomento.
Ahi, quanta gente ha visto venir giù, lasciare il tetto,
per l'onta consumata a Caporetto.
Profughi ovunque dai lontani monti,
venivano a gremir tutti i ponti.
S'udiva allor dalle violate sponde
sommesso e triste il mormorio de l'onde.
Come un singhiozzo in quell'autunno nero
il Piave mormorò: "Ritorna lo straniero!"
E ritornò il nemico per l'orgoglio e per la fame
voleva sfogar tutte le sue brame,
vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora!
No, disse il Piave, no, dissero i fanti,
mai più il nemico faccia un passo avanti!
Si vide il Piave rigonfiar le sponde
e come i fanti combattevan l'onde.
Rosso del sangue del nemico altero,
il Piave comandò: "Indietro va', straniero!"
Indietreggiò il nemico fino a Trieste fino a Trento
e la Vittoria sciolse l'ali al vento!
Fu sacro il patto antico, tra le schiere furon visti
risorgere Oberdan, Sauro e Battisti!
Infranse alfin l'italico valore
le forche e l'armi dell'Impiccatore!
Sicure l'Alpi, libere le sponde,
e tacque il Piave, si placaron l'onde.
Sul patrio suol vinti i torvi Imperi,
la Pace non trovò né oppressi, né stranieri!

giovedì 15 ottobre 2009

INDETTE LE ELEZIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI GIOVANI: SI VOTA DOMENICA 13 DICEMBRE.

Ieri il sindaco Eligio Tombolillo ha indetto le elezioni dirette del Consiglio comunale dei giovani di Pontinia. Le operazioni di voto si svolgeranno nella sola giornata di domenica 13 dicembre.
Potranno partecipare alle elezioni i giovani di età compresa fra i 15 e i 25 anni.
Gli aventi diritto potranno votare presso i seguenti seggi:
A) Centro Sociale Anziani di via Aldo Moro,
B) Scuola Elementare Quartaccio,
C) Scuola Materna Migliara 54.
Gli interessati potranno presentare le proprie liste elettorali fino al 29 ottobre 2009, ore 12.00.
I promotori delle liste dovranno raccogliere almeno 30 firme di elettori aventi diritto al voto.

sabato 3 ottobre 2009

TRASCO SRL: LA MAGGIORANZA PERSEVERA NEI PROPRI ERRORI E NON SI ASSUME LE PROPRIE COLPE... TIRA DRITTA E FA SPALLUCCE...

Sul tema TRASCO s.r.l. questa Giunta guidata dal Sindaco Tombolillo non ha mai saputo esprimere un intervento corretto. Tutto ha inizio quando nel luglio del 2006 con il nuovo corso del centro sinistra si è scelto di ricapitalizzare la società per circa 600.000 euro complessivi. In quel caso il consiglio comunale si è trovato di fronte ad un bivio: a) ricapitalizzare e quindi azzerare i debiti e quindi far continuare a vivere quella socità; b) mettere il liquidazione la TRASCO, scioglierla e ripensare ad un nuovo modo più efficace di gestire i servizi pubblici. La maggioranza scelse la prima ipotesi.
Successivamente la società AURORA detentrice di una piccola porzione del capitale TRASCO trasferì tutti i suoi dipendenti alla medesima società e quindi si estinse cedendo al Comune le proprie quote azionarie. A quel punto la società TRASCO divenne una società a capitale completamente pubblico, cosiddetta in house providing. Il comune di Norma successivamente entrò nella società come socio titolare dell’1% e la TRASCO iniziò ad operare anche sul territorio del Comune di Norma.
Noi all’epoca chiedemmo innanzitutto di poter studiare un’eventuale ipotesi b) e cioè magari di sciogliere la TRASCO e ricostituire una cooperativa o società ad hoc con criteri più certi, più efficaci e più sicuri dato che la TRASCO perdeva ogni anno troppi capitali. Ma arrivati a quel punto allora chiedemmo che se si voleva continuare su quella via si doveva perentoriamente redigere un “piano industriale” per poter dotare la società di una rotta per la sua futura navigazione e per poter essere maggiormente controllabile da parte del c.d.a. TRASCO e dell’ente proprietario cioè del Comune di Pontinia. Inoltre dicemmo che, a fronte degli errori del passato, si doveva per forza costituire un “fondo di riserva” per eventuali calamità o per coprire manutenzioni straordinarie o per far fronte a piccole perdite di esercizio. Entrambe le cose non sono state ancora attuate! Poi fu la volta di chiarire i rapporti con il Comune di Norma che entrò nell’1% della società con soli 200 euro e a noi pareva un po’ troppo poco valutare l’intera società solo 20.000 euro perché oltre al capitale esigibile vi sono anche altri valori da considerare come le attrezzature, la qualità del personale e il cosiddetto “avviamento” (cioè il buon coordinamento funzionale dei beni aziendali considerati nel complesso e non se presi singolarmente uno ad uno). Ma fummo criticati aspramente dalla maggioranza che si difendeva accusandoci di non aver fiducia nel notaio e nel commercialista che stava seguendo l’operazione. Così Norma acquistò a poco e ringraziò! Poi fu la volta di riconoscere dei diritti all’altro socio pubblico e infatti il TAR riconobbe il diritto di eleggere un componente del comitato del controllo analogo; ma occorreva un giudice amministrativo per convincere la maggioranza che noi avevamo detto l’ennesima indicazione corretta ed efficace.
Nel frattempo per fortuna era arrivato un ottimo amministratore unico, il dott. Mauro Forcina. Attraverso di lui la società ha iniziato pian piano a strutturarsi meglio a livello manageriale, si è dotata di una completa pianta organica per il personale, si è strutturata in un ufficio tutto suo e ben organizzato. Anche i bilanci, e non solo l’organizzazione interna, iniziavano a dare ragione al dott. Forcina. In questo ultimo periodo siamo arrivati anche ad avviare la raccolta differenziata dei rifiuti del centro cittadino e la TRASCO ha saputo rispondere. Ma, è notizia di pochi giorni fa, l’amministratore della TRASCO ha rassegnato le proprie dimissioni. Il Sindaco ha riferito in Consiglio che il motivo è strettamente personale: sarà anche così, ma voci di corridoio fanno rilevare tutt’altro perché diversi assessori ancora non sanno che in Italia vige il decreto Bassanini e cioè la differenziazione tra organi politici (detentori del potere di indirizzo e controllo politico) e organi amministrativi (detentori della gestione della p.a.). Si dice quindi che l’amministratore sia arrivato a non sopportare più le continue ingerenze politiche e abbia così rassegnato le proprie dimissioni. Comunque vada di certo c’è il Sindaco non ha esitato un attimo ad accettare le dimissioni del dott. Forcina senza nemmeno prendere in considerazione l’opportunità di rimetterle e di chiedere un ripensamento.
A mio avviso occorre ringraziare il dott. Forcina per l’ottimo operato sia giuridico che soprattutto economico e manageriale e rimandare le colpe alla maggioranza di centro sinistra che non ha saputo credere nell’amministratore e nell’ottimo operato dei dipendenti. Al 30/06/2009 la società si ritrova in deficit di 74.694,65 euro che la maggioranza ha deciso di ripianare per il proprio 99%.
Dove sta il comitato di controllo? Cosa dice in merito al controllo di gestione? Questi signori che lo compongono evidentemente non vogliono parlare o non possono parlare… Purtroppo sono stati scelti con criteri politici come sempre: pensate un componente di tale organo è la dott.ssa commercialista Carla Amici sindaco di Roccagorda del PD, lo stesso partito del Sindaco Tombolillo e l’altro membro è il dott. Filippi l’ex segretario comunale dei tempi dell’ultima Giunta Tombolillo degli inizi del 2000. Fin quando si continuerà a seguire la logica clientelare e partitica non credo si andrà da nessuna parte. Il Sindaco se proprio vuole dare un segnale di credibilità e trasparenza nomini al loro posto due giovani laureati in economia e commercio di pontinia!
Deve cambiare musica altrimenti gli amministratori cambieranno, ma i problemi resteranno sempre i medesimi! La politica si faccia un po’ da parte e lasci gestire la società a chi di competenza secondo i dettami del codice civile e delle leggi Bassanini a tutela sia dei lavoratori che del buon stato di salute della società!

giovedì 24 settembre 2009

AL C.A.L. SI INIZIA A FARE SUL SERIO: APPROVATA PROPOSTA GIUNTA REGIONALE SU COMUNITA' MONTANE

Dopo aver eletto il Presidente e i vice presidenti nella prima seduta e dopo aver approvato il nostro Regolamento di funzionamento interno nella seconda seduta, siamo stati convocati per entrare nel pieno delle nostre funzioni: abbiamo dovuto esprimere un parere sulla delibera della Giunta Regionale sul ruordino delle Comunità Montane presenti nel territorio della Regione Lazio. Con voto favorevole a maggioranza, il Consiglio delle Autonomie Locali del Lazio, presieduto da Nicola Zingaretti, ha dato parere favorevole alla proposta di deliberazione consiliare n.83 della Giunta regionale sul riordino delle Comunita' montane.
Il parere del Cal, tra quelli previsti all'art.67 dello Statuto regionale, e' stato redatto e presentato all'assemblea da Ivano Pompei, presidente Uncem Lazio. Il voto e' stato preceduto da un ampio dibattito in Aula sulle prerogative del Cal nei confronti del Consiglio regionale e della Giunta.
E' bene ricordare che la legge n. 20 del 2008 sulle Comunita' montane, approvata il 2 dicembre 2008, aveva ridotto il numero delle stesse da 22 a 14, rimandando ad un successivo provvedimento il riordino vero e proprio. L'art. 8, infatti, prevede che ''la Regione, con deliberazione assunta dal Consiglio regionale, sentito il Consiglio delle Autonomie locali, provvede al riordino delle Comunita' montane'' entro un certo termine, scaduto il quale interviene un decreto del Presidente della Regione. Essendo da poco scaduto quel termine, il riordino potrebbe avvenire in questa seconda modalita' ed e' per questo che l'assemblea odierna ha anche approvato all'unanimita' un ordine del giorno del presidente Zingaretti con cui si chiede al presidente della Regione Piero Marrazzo di consultare il Cal prima di emanare il suddetto decreto.

domenica 20 settembre 2009

E' ORA DI RINNOVAMENTO A PONTINIA! E' ORA DI RIVEDERE IL METODO, LE IDEE E I RAPPRESENTANTI! BASTA CON I VECCHI MODI DI FARE DELLA PRIMA REPUBBLICA


In merito all’articolo di martedì 8 settembre pubblicato a pagina 26, è opportuno fare una riflessione e una volta per tutte chiarezza.
Innanzitutto Pontinia continua a confermarsi una città di centro-destra, prima con la vittoria di FI e AN nel passato, l’anno scorso con l’affermazione al Parlamento Nazionale e quest’anno al Parlamento Europeo attraverso il Popolo della Libertà: 4427 voti pari al 57,24%. Pontinia chiede a gran voce di poter votare centro-destra anche alle elezioni locali: infatti sia alle provinciali che alle comunali vince il PD attraverso il sindaco Tombolillo. Questo evento non è poi così tanto misterioso se si pensa che a destra non si è mai effettuato un vero rinnovamento:
a) della classe dirigente;
b) delle idee;
c) dei metodi di propaganda;
d) del modo di dialogare ed ascoltare i cittadini;
e) delle strategie politiche.
I cittadini hanno dimostrato attraverso il voto popolare di voler voltare pagina, di voler gente nuova e soprattutto di sentir parlare di politica, di progetti, di idee e non vuole più ascoltare la parola “dissesto”, né tantomeno litigate aspre tra politici locali o narrazioni di liti temerarie all’interno di tribunali. Pontinia vuole giustamente che in consiglio comunale si torni a parlare di Pontinia!
Credo che una tale fiducia e sostegno dei cittadini verso il popolo della Libertà debba essere ripagata quindi anche e soprattutto con il lavoro e il sacrificio nella sfera locale da parte dei dirigenti e consiglieri comunali. Attualmente però il partito sta conoscendo una fase di stallo in merito all’organizzazione interna e le uniche cariche ufficiali locali sono il Coordinatore Provinciale Sen. Claudio Fazzone, il vice coordinatore Fabio Bianchi (nominati dal Coordinatore regionale On. Piso) e i consiglieri comunali eletti dal popolo: Paolo Torelli, Roberto Di Trapano, Sandro Novelli e Mario Tortorelli.
Quindi chiunque si autoproclami coordinatore o dirigente comunale non solo sta commettendo un errore, ma oltretutto accentua il clima di incertezza e confusione che si vive nel territorio locale. Mi riferisco alle parole del dott. Giuseppe Mochi che ha annunciato che a breve convocherà un direttivo con i consiglieri comunali, gli iscritti e i simpatizzanti. Ma forse Mochi non sa che AN è stata sciolta lo scorso Marzo dal suo terzo congresso nazionale e che ora siamo nel Popolo della Libertà e che in questo partito non si è ancora svolto un tesseramento e che le uniche cariche ufficiali sono quelle su esposte. Inoltre chi convoca un direttivo di solito è il coordinatore, carica che certamente lui non possiede. Quindi l’indicazione del primo coordinatore cittadino del PDL o del metodo di individuazione spetterà per ora al Sen. Fazzone e al vice Bianchi nei quali rimetto la speranza che ci convochino a noi consiglieri comunali e ci diano le giuste indicazioni per come procedere a rappresentanti del popolo. Non appena si effettuerà il tesseramento, probabilmente l’anno prossimo, allora i cittadini potranno votare il proprio coordinatore cittadino. Di certo, finora si ha che Giuseppe Mochi non è il coordinatore comunale del PDL e il suo gioco ad anticipare tutti di certo non lo porterà da nessuna parte.
Sono stato ad Atreju, la festa nazionale dei giovani del PDL, e sia il Presidente Berlusconi che tutti gli altri ministri intervenuti hanno ribadito l’importanza del rinnovamento e della formazione di nuova classe dirigente che provenga dalle università o dalla cosiddetta gavetta politica. Possibile mai che a Pontinia invece accada proprio il contrario? Possibile che a Pontinia chi ha voglia di fare politica e sacrificarsi per la collettività debba sentirsi continuamente insidiato e debba vivere guardandosi le spalle in casa propria? Quando riusciranno certi personaggi a decidere con spirito di gruppo e secondo il principio della meritocrazia, lasciando a casa invidia e voglia di sgambettare chi non è allineato con la propria idea legata a giochi di correnti e di nicchia?
Questa opposizione, che alcuni definiscono ironicamente “morbida”, ha il merito di aver riportato il dialogo a Pontinia: lo affermammo io e Donnarumma nel primo consiglio e stiamo mantenendo la promessa. A Pontinia piano piano si sta tornando a parlare di progetti, a volte condivisi da entrambi gli schieramenti e si sta soprattutto tornando ad ascoltare il cittadino, invece che a litigare continuamente con offese pubbliche come nel passato.
È il momento di dire basta alla ripicca politica a spese della collettività, di dire no a tutto ciò che non ha il nostro colore: chi non riesce ad avere questa mentalità lasci il posto al “nuovo” che ha voglia di lavorare e offrirsi per la propria collettività.
Sono felice nel frattempo di esser stato eletto al Consiglio Regionale delle Autonomie Locali dai colleghi consiglieri di tutto il Lazio e di aver trovato nel mio percorso moltissimi ragazzi che mi danno quotidianamente una mano e molte famiglie che mi chiedono se possono entrare a far parte di un progetto di rinnovamento politico. Inoltre il rapporto di collaborazione professionale e politica, e di fraterna amicizia che mi legano al Ministro Giorgia Meloni, all’On. Fabio Rampelli e al neo Eurodeputato Marco Scurria mi aiuteranno a garantire sempre ascolto ed un aiuto politico ed economico a tutta Pontinia, perché io mi sento di essere un amministratore scelto dai cittadini al fine di accrescere la realtà culturale, sociale ed economica di Pontinia, non certo la mia.
Io quindi resto a completa disposizione dei cittadini e di tutti coloro che vorranno portare un vero rinnovamento a questa cittadina potenzialmente ricca di opportunità, ma realmente lasciata allo sbando dagli anni ’70 ad oggi. Inoltre garantisco pieno sostegno e ripongo tutta la mia fiducia all’azione del Presidente Provinciale Armando Cusani, del coordinatore provinciale Claudio Fazzone e del vice Bianchi, del Governo e dei due leader Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi.

giovedì 17 settembre 2009

ATTACCO CONTRO ITALIANI A KABUL: 6 NOSTRI MILITARI MORTI. ONORE A VOI EROI DELLA PACE E DELLA DEMOCRAZIA

Sei militari italiani sono stati uccisi e quattro feriti in un attentato avvenuto nel pieno centro di Kabul, sulla Massoud Circle, la strada che conduce all'aeroporto della capitale afghana. Sia i morti che i feriti (questi ultimi non sarebbero in pericolo di vita) sono tutti del 186.o Reggimento Paracadutisti Folgore. Nell'attentato sono morti anche due afghani e oltre 30 civili sarebbero rimasti feriti. Fonti della Difesa hanno reso noto i nomi dei sei militari italiani morti, le cui famiglie sono state avvisate. Si tratta del tenente Antonio Fortunato, originario di Lagonegro (Potenza); del primo caporal maggiore Matteo Mureddu, di Oristano; del primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, nativo di Glarus (Svizzera); del primo caporal maggiore Massimiliano Randino, di Pagani (Salerno); del sergente maggiore Roberto Valente, di Napoli, e del primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami, di Orvieto.
L'attacco è stato rivendicato dai talebani ed è stato fatto - hanno riferito fonti dei ribelli ad Al Jazira - "con lo scopo di dimostrare che nessuno può considerarsi al sicuro in Afghanistan". "Sui mezzi c'erano complessivamente 10 nostri soldati. Sei sono morti", ha confermato il ministro della Difesa Ignazio La Russa intervenendo al Senato. I morti italiani sono quattro caporal maggiore, un sergente maggiore e il tenente che comandava i due blindati Lince. Due delle vittime tornavano dalla licenza. Secondo una prima ricostruzione della Difesa italiana, a provocare l'esplosione sarebbe stata un'autobomba. Due i mezzi militari - due veicoli blindati Lince - rimasti coinvolti.
Secondo le prime ricostruzioni, un automezzo civile (una Toyota bianca secondo quanto ha riferito in Senato il ministro della Difesa Ignazio La Russa) con a bordo i due kamikaze e con un notevole carico di esplosivo sarebbe riuscito ad infilarsi tra i mezzi prima di esplodere. Negli ultimi mesi, nonostante la massiccia presenza di forze armate internazionali, a Kabul si sono moltiplicati gli attacchi suicidi dei talebani. L'ultimo è stato l'8 settembre scorso, quando un'autobomba ha ucciso tre civili esplodendo davanti all'entrata della base aerea della Nato.
Questo il commento del Ministro Giorgia Meloni, Presidente della Giovane Italia il movimento giovanile del PDL: "L'Italia intera si stringa intorno alle vittime, ai loro parenti e al 186° reggimento paracadutisti della Folgore e affronti questa tragedia senza distinguo e senza divisioni, come fanno tutti i grandi popoli del mondo. Porgo il mio personale omaggio e mi inchino di fronte alla scelta d'amore di questo meraviglioso spaccato di gioventu' italiana, ennesimo esempio di una generazione che sa affrontare il rischio piu' alto per salvare vite innocenti e portare liberta' e felicita' a popoli lontani".

martedì 15 settembre 2009

ORA NEANCHE DEL CONSIGLIO DEI GIOVANI NON SI PARLA PIU'... MAGGIORANZA ALLO SBANDO! QUANDO SARANNO INDETTE LE ELEZIONI DEI GIOVANI?


Nel consiglio comunale di lunedì 20 aprile 2008, tra i punti dell’o.d.g. è stato analizzato anche quello relativo all’istituzione del Consiglio Comunale dei Giovani ed approvazione del relativo regolamento che ne regola principi e criteri di votazione, funzionamento e competenze. Lo scorso anno proposi una mozione che conteneva il medesimo regolamento ma il Sindaco e la maggioranza decisero di non approvarlo. A distanza di un anno è stata riproposta la medesima disposizione che per fortuna ha trovato consenso quasi unanime per l’approvazione ed istituzione.
“Da giovane consigliere comunale sono particolarmente felice e soddisfatto perché con il Consiglio dei Giovani è ideato al fine di promuovere la partecipazione dei giovani ai processi decisionali locali applicando i principi della Carta europea della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale approvata dal Consiglio d’Europa e il Patto della Gioventù dell’Unione europea”. Sono dei veri e propri organismi di rappresentanza democratica di tutti i giovani residenti nel territorio di riferimento, con funzioni consultive di natura preventiva e obbligatoria su tutti gli atti amministrativi varati dal Comune che a vario titolo coinvolgono i giovani stessi. Mentre in gran parte dei paesi membri della Unione europea esistono già da diversi anni strutture di questo genere, in Italia, viceversa, i “Consigli dei Giovani” rappresentano oggi una piccola realtà, diffusa in alcuni ristretti ambiti locali e che solamente nella Regione Lazio, trovano riferimento e organicità in un’apposita norma, la l.r. 32/2003.
· I consigli dei giovani hanno le seguenti funzioni:
a) promuovere la partecipazione dei giovani alla vita politica ed amministrativa;b) facilitare la conoscenza dell’attività e delle funzioni dell’ente locale;c) promuovere l’informazione rivolta ai giovani;
d) elaborare progetti coordinati da realizzare in collaborazione con organismi analoghi previsti in altri comuni;
e) seguire l’attuazione dei programmi e degli interventi rivolti ai giovani in ambito locale.
· CON I CONSIGLI DEI GIOVANI SI PUO’:
a) essere ascoltato e dire la propria su tutte le questioni che riguardano in prima persona i giovani;
b) esprimere il proprio parere preventivo e obbligatorio su tutti gli atti amministrativi comunali e municipali che riguardano i giovani;
c) proporre e realizzare attività e iniziative autogestite e finanziate con le risorse assegnate direttamente ogni anno dalla Regione Lazio (56.000 euro per Pontinia).
I consigli vengono eletti direttamente da tutti i giovani dai 15 ai 25 anni residenti nel comune di appartenenza e le medesime fasce di età valgono anche per l’elettorato passivo. C’è inoltre una riserva di 1/3 per i minorenni (15-17) da rispettare sia nella composizione delle liste elettorali che nel consiglio stesso.
Però da quel giorno ad oggi non si è saputo più nulla. In altri comuni limitrofi è arrivata una missiva della Regione Lazio nella quale vi sono informazioni relative al Consiglio dei Giovani e si indica come data indicativa per svolgere le elezioni la prima settimana di Novembre. Ricordo che tutte le spese se le accolla la Regione Lazio (scrutinatori, tessere elettorali...). A Pontinia questa lettera è arrivata? Il caposettore affari sociali Caporuscio cosa risponde? E la delegata Nardoni vuol decidersi a farmi sponda in consiglio comunale al fine di far riemergere questa tematica importantissima? Prima abbiamo lottato per farlo istituire e poi la magioranza che fa? Lo vorrebbe mettere nel dimenticatoio?

domenica 13 settembre 2009

E' FINITA ATREJU 2009 L' 11° EDIZIONE DELLA FESTA DELLA GIOVANE ITALIA IL MOVIMENTO GIOVANILE DEL PDL GUIDATO DAL MIN. MELONI


iN OCCASIONE DEL 20° ANNIVERSARIO DELLA CADUTA DEL MURO DI bERLINO, NOI GIOVANI DEL pdl ABBIAMO VOLUTO RICORDARE QUELL'EVENTO E INTERROGARCI SUGLI ATTUALI MURI EVENTUALMENTE ANCORA IN PIEDI. "Dobbiamo essere fieri del fatto che la Giovane Italia è già entrata a pieno titolo nel dibattito politico. C'è tanto lavoro da fare, le identità si cementificano nel vissuto e le battaglie che porteremo avanti serviranno per questo". Con queste parole il ministro della Gioventù e presidente della Giovane Italia, Giorgia Meloni, ha chiuso a Roma al Parco del Celio l'XI edizione di Atreju, prima Festa nazionale dei giovani del Pdl. Una cinque giorni che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico e di critica, con oltre 50 mila presenze, la maggior parte ragazzi giovanissimi, che hanno calcato i 7mila metri quadri del villaggio che ha ospitato la manifestazione, partecipando numerosi sia ai dibattiti politici che agli spettacoli. Come il concerto degli Zero Assoluto, dove più di 5000 persone hanno cantato e ballato insieme al duo romano autore del tormentone dell’estate ‘Per dimenticare’ o il concerto dei Lost o quello di Enrico Ruggeri. Grande attenzione anche dai media con 250 giornalisti e più di 50 fotografi accreditati.
Dal punto di vista politico l'evento è stato ricco di incontri che hanno visto discutere tutti i dirigenti e ministri di spicco del PDL e del Governo. Il culmine è stata la serata di apertura con il grande dibattito tra noi ragazzi e il Presidente Silvio Berlusconi. Nei giorni successivi abbiamo ospitato molti dibattiti, talvolta con protagonisti anche del PD perchè noi giovani impariamo anche a confrontarci per poter divenire al meglio la futura classe dirigente locale e nazionale del Popolo della Libertà; perchè la politica deve ritornare ad essere dialogo e confronto, nel rispetto della maggioranza e dell'opp
osizione, e non più solo scontro sterile e attacchi al vetriolo. Così oltre al sindaco Alemanno, ai capigruppo parlamentari Gasparri e Cicchitto, ai ministri La Russa, Alfano, Sacconi, Ronchi, Frattini, abbiamo ospitato D'Alema, Bersani. Inoltre abbiamo ricevuto illustri personaggi del mondo universitario, della tv e storici o studiosi di politica per non commettere l'errore di avere un approccio solamente politico alla vita, alle questioni e ai problemi della quotidianeità.
Vi invito a vedere il sito con le foto, i video e i resoconti dei dibattiti www.atreju.tv

sabato 5 settembre 2009

ORA ANCHE IL TEATRO FELLINI VOGLIONO "SNATURARE"... COME SI FA SOPRATTUTTO ALLA LUCE DELLA GRANDE STAGIONE TEATRALE?

Tratto dal quotidiano La Provincia del 5 Settembre 2009; di Graziano Lanzidei. L’affaire Pernarella inizia a gonfiarsi. Ad intervenire a tal proposito, dopo attenta riflessione, è Paolo Torelli, capogruppo di An in consiglio comunale. “E pensare che il Teatro era una delle pochissime scelte del Comune che condividevo” dice. La gestione del direttore artistico, così come confermato anche dalle parole dello stesso Sindaco e dell’assessore Sperlonga nell’ultima conferenza stampa tenutasi erano di grande soddisfazione. “I risultati ottenuti da Pernarella sono sotto gli occhi di tutti. Al contrario di quello che sostiene qualcuno in giunta, sono parecchi i pontiniani che hanno potuto assistere, insieme a tante persone provenienti da altre città, a spettacoli di grande qualità. Perché porre fine o anche soltanto ridurre questo tipo d’esperienza?”. Tombolillo ha parlato, nella sua dichiarazione, di spirito da bonus pater familias. In poche parole, per sostenere la programmazione di Pernarella, servono troppi soldi. “Strano che il Sindaco dica oggi cose che soltanto un mese fa non ha fatto sapere. Strano, soprattutto, visti i conti del Teatro e l’esigua somma che viene destinata. In altre città, per esperienze importanti ma meno impattanti anche a livello di pubblico, vengono spesi molti più soldi”. L’idea, almeno a stare all’amministrazione, è quella di creare un cinema. “Credo sia una scelta antistorica. Tutto il mondo va verso le multisale, perché ormai per rientrare dalle spese bisogna giocare sui grandi numeri, e invece a Pontinia si punta su una sala, non aperta tutto l’anno, che rimane chiusa addirittura non nel periodo estivo, come tutti gli altri cinema, ma a Natale quando si fanno più soldi”. Per Torelli la vicenda non si può prestare a tante interpretazioni. “Non possiamo permetterci il lusso di svendere un bene come il Fellini dopo averlo pagato, con soldi pubblici, diversi milioni di euro. Altrettanti stanno per essere chiesti. Il Comune, e il sindaco, ci vogliono far sapere cosa hanno intenzione di fare rispetto alla cabina di proiezione? Dove andrebbe costruita? Sulla galleria che ancora oggi non ha la necessaria agibilità?”. Polemiche, quindi, a difesa del direttore artistico attuale ma anche di aperto contrasto all’ipotesi di mettere un cinema al Teatro. “Ho fatto una proposta: perché non si chiede alla Nuova Edilizia Srl se è il caso di inserire una multisala a Mesa? Perché il Comune, da questo punto di vista, non vuol sentire?”.

mercoledì 12 agosto 2009

PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL CENTRO, ZONA B: UN PICCOLO "PIANO CASA" PER PONTINIA


Nella mia dichiarazione di voto favorevole al piano particolareggiato per il centro urbano, ho messo in evidenza i punti comuni con il Piano Casa varato dal Governo Berlusconi e fatto proprio anche dalla Regione Lazio. Con questo atto, infatti, si favorisce la ripresa dell'edilizia pubblica e privata che è un settore da sempre definito il "traino dell'economia", si abbasseranno i costi delle abitazioni dato che aumenterà l'offerta di abitazioni e quindi la domanda potrà essere maggiormente soddisfatta, si incentiveranno le giovani coppie a non abbandonare le piccole città come Pontinia e infine si favorirà anche la semplice demolizione e ricostruzione con metodi più moderni da un punto di vista della struttura (pensiamo a strutture antisismiche) e dell'edilizia biocompatibile (minor sprechi energetici e quindi maggior risparmio di gas ed energia elettrica con relativa diminuzione di inquinamento). Inoltre è prevista un'area per l'avvento di un istituto scolastico superiore e nessun cittadino sarà soggetto ad espropri perchè saranno rispettate a grandi linee le disposizioni del PDF del 1970 e del PRG del 1996 sia in termini di indici di cubatura, che di destinazione urbanistica.
Il Piano Casa nazionale prevede la costruzione di 100mila nuovi alloggi popolari in cinque anni, la vendita delle case popolari agli inquilini che già le abitano e, infine la demolizione e ricostruzione di abitazioni già esistenti con un amento di cubatura. Il Piano oltre a migliorare la vita delle famiglie, ha anche una funzione anticrisi, perchè fa ripartire un settore primario come l'edilizia assicurando migliaia di posti di lavoro. Le organizzazioni di settore stimano in almeno 60 miliardi la cifra che il Piano Casa attiverà sul mercato. A queste misure vanno aggiunti i risultati positivi derivanti dalla conferma delle detrazioni fiscali del 36% per le ristrutturazioni, e della detrazione del 55% per gli interventi di ristrutturazione per una migliore efficienza energetica applicabili chiaramente anche ai cittadini pontiniani.
Il piano particolareggiato è stato presentato dalla maggioranza guidata dal Sindaco Tombolillo: alcuni colleghi di partito pretendevano quindi un voto contrario al piano! Mi dispiace ma per certe tematiche a mio avviso viene in risalto un obiettivo molto più alto della semplice contrapposizione a priori, cioè il benessere della città e della popolazione! Io ho votato favorevolmente a questo piano perchè ho voluto votare in favore di Pontinia!

venerdì 31 luglio 2009

SIAMO ARRIVATI ALL'ULTIMA TAPPA PER LA REALIZZAZIONE DI 26 NUOVI ALLOGGI POPOLARI

Il Comune di Pontinia ha proceduto all'acquisizione, mediante cessione volontaria alternativa all'esproprio di un'area di complessivi 14.000 metri quadrati, di cui 2.117 edificabili sui quali è prevista una volumetria massima di 6,265 metri cubi. Contestualmente il Comune ha assegnato all'ATER di Latina l'area edificabile in questione affinchè la stessa Ater possa procedere alla realizzazione di 26 alloggi per un importo complessivo di oltre 3 milioni di euro. Hanno presenziato alla stipula dell'atto notarile, il Presidente dell'Ater Claudio Lecce, il dottor Paolo Ciampi mentre il Comune di Pontinia era rappresentato dall'Assessore Valterino Battisti, delegato alle politiche della casa e dall'ingegner Corradi che ha elaborato tutti gli atti relativi all'esproprio giunto ieri a positiva conclusione.
L'avvio di questa operazione risiede in un Consiglio Comunale nel quale io votai favorevolmente al piano e al progetto perchè qualsiasi iniziativa che possa essere d'aiuto per la famiglia io la sosterrò sempre e cercherò magari di particapare sin dal momento della stesura.

martedì 14 luglio 2009

ORA LA SEP NON PUZZA PIU'.....

E’ stata spedita lo scorso 11 luglio una lunga lettera-denuncia da parte del comitato di Mazzocchio di Pontinia al capo settore Ecologia e Ambiente della Provincia di Latina. La loro richiesta è che la Provincia non conceda nuove autorizzazioni ad operare alla Società Ecologica Pontina (SEP) l’azienda che produce compost dal riciclaggio della frazione umida dei rifiuti solidi urbani. L’ente provinciale, infatti, è quello autorizzato a rilasciare le nuove autorizzazioni, concesse all’inizio del 2000 dalla Regione Lazio. Il 17 luglio scadranno...
Ma pensando bene a tutti i ricorsi storici, ora vien da chiedere all'assessore Patrizia Sperlonga: "la SEP ora non puzza più?". Questa domanda perchè fu lei negli anni passati a cavalcare la tigre contro la Regione e il Comune governati dal centro destra poichè la società lavorava, secondo loro, nell'illegalità: cioè non rispettava le misure tecniche di lavoro e quelle igienico-sanitarie. Quindi partecipò alla creazione del Comitato contro la SEP e raccolse diversi consensi politico-elettorali. Ora però, di nuovo salita in maggioranza, allora occorre presumere che la SEP non puzzi più perchè è stata avviata finalmente la raccolta differenziata e la frazione umida, come quasi tutti i comuni della Provincia, è destinata e conferita proprio alla SEP!
Ecco cosa accade a strumentalizzare i cittadini quando si vogliono cercare solo i voti (e non per davvero la risoluzione dei problemi): basterebbe obbligare la SEP a mettere in regola la propria struttura sia a livello tecnico che a livello igienico-sanitario (rispettando limiti e barriere che ostacoli il propagarsi di miasmi soprattutto) ed ecco che si potrebbe trovare la "quadra" tra i vari interessi pubblici e privati... Addirittura sembra che ora l'assessore stia proponendo di stipulare un nuovo contratto con una ditta simile di Aprilia: ma ha considerato i costi aggiuntivi del trasporto fino ad Aprilia (45 Km circa)? Certi assessori in questo Comune proprio non vogliono saperne di amministrare con coscienza e cultura, perchè purtroppo la demagogia del raccoglier voti ha sempre la meglio dentro di sè...

venerdì 10 luglio 2009

OGGI SEDUTA STRAORDINARIA PER APPROVARE IL PIANO RISCHIO INCIDENTI RILEVANTI E LA ZONA ARTIGIANALE LATO DESTRO DEL TAVOLATO

Si riunisce oggi alle 12,00 il Consiglio comunale. All'ordine del giorno l'approvazione del Piano Rischio Incidenti Rilevanti in base al quale il Comune è tenuto a predisporre una mappa degli stabilimenti esistenti sul suo territorio in grado di generare "rischi" di incidenti rilevanti. Il piano in questo Comune acquista un connotato importantissimo perchè potrebbe mettere una pietra definitiva sopra il progetto Turbogas. Da riapprovare anche la zona artigianale: il grafico tecnico interessa l'area posta a destra della strada provinciale Tavolato, suddivisa in "lotti" di proprietà di privati alcuni già occupati da capannoni artigianali. Il Consiglio dovrà adesso stabilire i parametri tecnici esecutivi rispettando i vincoli imposti dai Piani Paesaggistici vigenti, ma favorendo al massimo lo sviluppo economico del nostro settore artigiano locale.
Per tutti questi punti è previsto il mio assenso e quindi il mio voto favorevole...

giovedì 25 giugno 2009

NUOVE NOMINE AL CONTROLLO DI GESTIONE: PURTROPPO INCARICHI AFFIDATI ALL'ESTERNO O A MEMBRI DI PARTITO...

Suscita molta rabbia l'affidamento ai due professionisti esterni dell'incarico di componente del Controllo di Gestione. Questo organo interno, rimasto vacante dopo le dimissioni di altri due componenti nominati nel 2006, serve essenzialmente a valutare e monitorare i costi e i servizi offerti dalla pubblica amministrazione. La maggioranza ha scelto i dottori Antonio Filippi e Carla Amici (neo sindaco PD di Roccagorga). Due professionisti che già sono parte del Nucleo di Valutazione. Noi dell'opposizione non abbiamo sollevato dubbi sulle capacità professionali dei due nominati. E neanche sul compenso, circa 6 mila euro a testa l'anno. Quello che abbiamo sottolineato durante il consiglio di martedì è il conflitto d'interessi e il fatto che ogni volta che bisogna nominare qualcuno si scelgono sempre persone con una certa età e di fuori Pontinia. Possibile che a Pontinia non ci siano due giovani professionisti laureati che abbiano i requisiti per coprire questi incarichi?
Possibile che bisogna sempre andare fuori da Pontinia a reclutare queste figure?

sabato 20 giugno 2009

DOPO MOLTI APPELLI E MOZIONI CONSILIARI, ARRIVA ANCHE A PONTINIA FINALMENTE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI

In questi giorni il Comune di Pontinia sta avviando in via sperimentale la raccolta differenziata nel centro urbano e quindi centro storico, quartiere primavera, pontinia nuova, zona peep, borgo pasubio. Finalmente ciò in cui ho sempre creduto, e per cui mi sono battuto in Consiglio Comunale, diviene realtà. Avremo così 4 cassonetti per le vie: ROSSO per il multimateriale riciclabile (vetro, lattine, plastica); BIANCO per carta e cartoni; MARRONE per l'umido che sarà conferito in Sep (quindi scarti alimentari, verdure, frutta, fondi di caffè...); VERDE per ciò che non può andar nei precedenti. La primissima cosa positiva è che in questo modo moltissimi materiali non saranno più un "rifiuto" ma un bene da riutilizzare (diminuendo nuova produzione di oggetti con tutti gli annessi e connessi come inquinamento, sfruttamento intensivo della natura...) o da trasformare in concime biologico (l'umido diventa compost). In più occorre pensare che così la discarica di borgo Montello non crescerà più a ritmi incessanti come prima, perchè lo scarto indifferenziato diverrà solo una piccola porzione di ciò che butteremo nei nostri cassonetti (in questo caso il verde).
Il primissimo risultato è la salvaguardi della natura e del nostro pianeta per i motivi appena esposti; poi pian piano vi sarà anche un risultato di tipo economico perchè non pagheremo più tutti i vari mila euro per il conferimento in discarica: la tariffa essendo a peso, diminuendo il peso del rifiuto, diminuirà anche l'importo da pagare e di conseguenza le tasse sui rifiuti per i cittadini...

martedì 9 giugno 2009

MARCO SCURRIA ELETTO EURODEPUTATO!


L'amico e collega di partito Marco Scurria è stato eletto come secondo nella Circoscrizione "Italia centro" con ben 118.861 preferenze! Gli altri eletti PDL sono Angelilli, Antoniozzi, Pallone, Salatto, Bartolozzi. Marco Scurria ha totalizzato 272 preferenze a Pontinia: grazie a chi ha scelto di voler cambiare!

giovedì 28 maggio 2009

IL CANDIDATO ALL'EUROPARLAMENTO MARCO SCURRIA A PONTINIA - LUNEDI' 1 GIUGNO DALLE ORE 15,30 - HOTEL ARES

Lunedì 1 giugno arriva il candidato al Parlamento Europeo Marco SCURRIA al ristorante Nanè presso l'hotel Ares a Pontinia in via L. Da Vinci

venerdì 22 maggio 2009

TURBOGAS, IL GIOCO DI SQUADRA STA FUNZIONANDO: OPPOSIZIONE E MAGGIORANZA UNITE PER VINCERE A FAVORE DELL'AGRO PONTINO


Articolo tratto da Latina Oggi (di Andrea Zuccaro).
Sono ottimi i risultati che si stanno raggiungendo per scongiurare la costruzione di una centrale Turbogas. E sono contento che buona parte della maggioranza abbia capito che questo progetto non è adatto al territorio. Paolo Torelli, consigliere di opposizione del comune di Pontinia traccia un bilancio della questione Turbogas, alla luce degli ultimi risvolti amministrativi. E’ giusto che il sindaco segua questa strada, spiega Torelli, perché questo impianto non è adatto al nostro territorio. Anche se è ancora presto per cantare vittoria. Torelli fa anche presente che c’è una sparuta minoranza che ancora vede di buon occhio questo progetto: sono stati messi da parte quelli che ancora credono che questa centrale porti ricchezza alla comunità. E bisogna ricordare che all’inizio questa maggioranza sembrava tutta a favore della Turbogas, fino a quando non ho portato in consiglio la questione. Aspettiamo di leggere il Piano Regionale elettrico che dovrà essere vagliato anche dal CAL, Camera Regionale degli enti locali. E se l’assessore Zaratti è stato di parola non ci dovrebbero essere sorprese per Pontinia. Sorprese che secondo Torelli non dovrebbero arrivare neanche in sede di Conferenza Unificata presso il Consiglio dei Ministri. Il viceministro all’Ambiente Roberto Menia è quello che segue questi temi. Sicuramente avrà dato un occhiata al dossier, conclude Torelli. Spero che si pronunci in modo contrario. Per i giovani, qui da noi, serve potenziare il turismo, l’agricoltura e gli agriturismi. Prossimo appuntamento, il 23 luglio, quando ci sarà una nuova udienza al Tar di Latina. Lo stesso giorno ci sarà un'altra udienza per la centrale a biomasse.

venerdì 15 maggio 2009

APPROVATO IN C.D.M. IL DISEGNO DI LEGGE DI ISTITUZIONE DELLE COMUNITA' GIOVANILI PROPOSTE DAL MINISTRO MELONI


“Saranno dei villaggi della gioventù, con campi sportivi, palchi per esibirsi, sale per fare musica, biblioteche, computer. Oasi nelle periferie delle grandi città metropolitane dove si parte dalla noia, dal degrado e dall'assenza delle istituzioni per arrivare alla degenerazione”. Così il ministro per la Gioventù Giorgia Meloni illustra il disegno di legge sulle comunità giovanili approvato oggi dal consiglio dei ministri. “Saranno spazi nei quali organizzare convegni, corsi, laboratori e dove maturare relazioni, attitudini personali e vocazioni”. “Le Comunità – ha proseguito Meloni - vengono promosse con pochi vincoli statutari: assenza di fini di lucro, democraticità dell’accesso alle cariche, elettività delle cariche tra i soci in regola con l’iscrizione, trasparenza di bilancio, assenza di qualunque tipo di discriminazione, indicazione delle finalità della comunità. Tali vincoli sono essenziali per iscriversi al registro nazionale istituito presso il dipartimento della Gioventù e conseguentemente per usufruire dei contributi del fondo comunità giovanili, la cui dotazione è di 5 milioni di euro l’anno”. “Il Disegno di legge – ha aggiunto il ministro - prevede anche la nascita dell’Osservatorio nazionale sulle Comunità giovanili, istituito presso la presidenza del Consiglio, che ha il compito di promuovere e valorizzare il ruolo di sviluppo e integrazione sociale svolto dalle comunità. L’obiettivo è offrire alle giovani generazioni degli spazi che rappresentino un’alternativa alla noia e al disimpegno, che spesso sono alla base di fenomeni di disagio, soprattutto nelle periferie delle grandi città metropolitane e in alcune realtà del meridione”.“Ci siamo basati su alcune esperienze esistenti – ha spiegato la Meloni - come quella di Pino Maddaloni a Scampia, dove c'è una struttura sportiva dove si fa judo, frequentata da migliaia di ragazzi. Siamo partiti da questa esperienza per arrivare al nostro progetto. Le strutture non solo saranno dedicate ai giovani, ma saranno anche gestite da associazioni formate da ragazzi con meno di trent'anni”.

giovedì 30 aprile 2009

PIANO TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI: NESSUN INTERVENTO CORAGGIOSO; SOLDI BUTTADI SOLO PER ORDINARIA MANUTENZIONE


In merito al piano triennale delle opere pubbliche presentato allo scorso consiglio comunale di lunedì 20 aprile occorre constatare, come sempre del resto, la pochezza dei contenuti e delle scelte politiche effettuate da questa amministrazione e dall’assessore Pedretti. Infatti si notano diversi lavori di manutenzione stradale o dell’illuminazione pubblica, sicuramente utili, ma sinceramente non sufficienti a rendere questo programma condivisibile né tanto meno virtuoso.
Troppe sono le carenze: mancano dei progetti legati alla sicurezza degli incroci delle vie di campagna, dei progetti di riqualificazione culturale dell’agro pontino, di messa in sicurezza degli edifici pubblici (soprattutto scolastici) e delle opere destinate ai pedoni o ai ciclisti.
Punto di partenza cardine per intraprendere un’analisi seria del problema è il rispetto e la considerazione che qualsiasi budget disponibile lo dobbiamo alle tasse dei nostri cittadini, sia che esse siano comunali o regionali o statali. Di certo non si notano utilizzazioni di denaro comunale e questo è molto preoccupante perché vuol dire che ogni volta siamo legati alle scelte e alle attenzioni della Provincia, della regione o dei Ministeri (CIPE). Quelle poche volte che il denaro è locale è perché deriva dalla legge Bucalossi che però obbliga i governi locali a rispendere quelle somme in opere e lavori pubblici e quindi non si tratta di scelte politiche, bensì di semplici attuazioni normative, altrimenti di donazioni spontanee da parte di vivai. Un dato preoccupante è la nuova accensione di mutui presso la Cassa Depositi e Prestiti e quindi nuovi aggravi di finanza pubblica causati dagli interessi delle restituzioni di questo denaro.
In merito agli incroci pubblici è evidente lo stato di degrado e di abbandono che si protrae oramai da anni: manca l’illuminazione, la segnaletica adeguata e tantomeno dei segnalatori lampeggianti o dei semafori. Ma purtroppo gli incidenti e anche le morti sono sotto gli occhi di tutti.
In merito alle scuole pubbliche abbiamo una situazione di deficit con le normative di sicurezza e di agibilità che fa impressione: nessuna scuola è completamente a norma! E qui parliamo della sicurezza dei bambini e dei ragazzi delle scuole medie.
Sulle opere di cultura ricordo che i lavori di restaurazione della torre-acquedotto dell’epoca della bonifica, sita in piazza Roma, deve restare tale e non deve integrare in quello che è un monumento della memoria bar o altre opere moderne che snaturerebbero l’essenza dell’arte razionalista. Ma a che punto siamo con il recupero dei beni ex ONC? Noi chiedemmo di riscattare dalla regione un procoio o un podere per donarlo ad un centro per i giovani… Dove è finita la nostra proposta?
Nella zona PEEP la pista ciclabile ha evidenti stati di inutilizzabilità: manca la manutenzione ordinaria e quella straordinaria perché non si effettuano potature di arbusti che impediscono la circolazione e non vengono riparati tratti di muretto che è ceduto.
Infine arriviamo ad una con stazione amara: l’anno scorso l’ANCI mise a disposizione dei fondi per i Comuni che volessero installare dei pannelli fotovoltaici o per il solare termico su edifici pubblici. Io lo segnalai in tempo ma il Comune non fece neanche una semplice domandina. Oggi non sono menzionati progetti neanche su questo Piano Triennale: perché si continua a non voler fare un passo avanti verso le energie pulite? Perché non si vogliono abbattere le emissioni di CO2 tanto dannose all’atmosfera e all’ambiente? Sarebbe inoltre un buon messaggio per i cittadini…
Inoltre abbiamo approvato il regolamento per i dehors al fine di tutelare la circolazione sui marciapiedi dei disabili e dei non deambulanti, degli anziani o delle mamme con i passeggini e anche per tutelare l’estetica cittadina: dove sono finiti i decreti attuativi di quel regolamento? Purtroppo non sono neanche stati avviati i controlli di conformità alla normativa comunale.
Infine voglio ricordare la mia interrogazione sui writers dell’anno scorso in merito al monumento dedicato al carabiniere che morì nell’attentato ad Aldo Moro: la Trasco pulì subito, ma il Sindaco promise l’installazione di video-sorveglianza per scongiurare questa piaga sociale con lo stanziamento di 40.000 euro. Oggi nessun intervento è stato fatto. Vediamo solo una rincorsa alla ripittura delle pareti di scuole e monumenti imbrattate con il solo effetto di aumentare le spese di vernici ed avere sempre la città sporca perché la sera stessa i writers attaccano con le loro bombolette: è accaduto già 3 volte in pochi mesi. Non c’è rispetto per i soldi pubblici. Mentre con la video-sorveglianza si creerebbe innanzitutto un deterrente nel compiera atti di vandalismo e poi nel caso di illecito si potrebbe individuare il colpevole per fargli risarcire il danno e infliggergli una sanzione pecuniaria (il T.U. enti locali prevede fino a 500 euro di multa).
Infine sarebbe ora di ripensare ad un progetto per una cittadella dello sport, intrapreso all’epoca della giunta Mochi, considerate le molte associazioni sportive presenti sul territorio.

martedì 21 aprile 2009

ARRIVA ANCHE A PONTINIA IL CONSIGLIO COMUNALE DEI GIOVANI: DOPO 1 ANNO APPROVATA LA MIA PROPOSTA! I GIOVANI FINALMENTE PROTAGONISTI A PONTINIA



Nel consiglio comunale di lunedì 20 aprile 2008, tra i punti dell’o.d.g. è stato analizzato anche quello relativo all’istituzione del Consiglio Comunale dei Giovani ed approvazione del relativo regolamento che ne regola principi e criteri di votazione, funzionamento e competenze. Lo scorso anno proposi una mozione che conteneva il medesimo regolamento ma il Sindaco e la maggioranza decisero di non approvarlo. A distanza di un anno è stata riproposta la medesima disposizione che per fortuna ha trovato consenso quasi unanime per l’approvazione ed istituzione.
“Da giovane consigliere comunale sono particolarmente felice e soddisfatto perché con il Consiglio dei Giovani è ideato al fine di promuovere la partecipazione dei giovani ai processi decisionali locali applicando i principi della Carta europea della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale approvata dal Consiglio d’Europa e il Patto della Gioventù dell’Unione europea”. Sono dei veri e propri organismi di rappresentanza democratica di tutti i giovani residenti nel territorio di riferimento, con funzioni consultive di natura preventiva e obbligatoria su tutti gli atti amministrativi varati dal Comune che a vario titolo coinvolgono i giovani stessi. Mentre in gran parte dei paesi membri della Unione europea esistono già da diversi anni strutture di questo genere, in Italia, viceversa, i “Consigli dei Giovani” rappresentano oggi una piccola realtà, diffusa in alcuni ristretti ambiti locali e che solamente nella Regione Lazio, trovano riferimento e organicità in un’apposita norma, la l.r. 32/2003.
· I consigli dei giovani hanno le seguenti funzioni:
a) promuovere la partecipazione dei giovani alla vita politica ed amministrativa;b) facilitare la conoscenza dell’attività e delle funzioni dell’ente locale;c) promuovere l’informazione rivolta ai giovani;
d) elaborare progetti coordinati da realizzare in collaborazione con organismi analoghi previsti in altri comuni;
e) seguire l’attuazione dei programmi e degli interventi rivolti ai giovani in ambito locale.
· CON I CONSIGLI DEI GIOVANI SI PUO’:
a) essere ascoltato e dire la propria su tutte le questioni che riguardano in prima persona i giovani;
b) esprimere il proprio parere preventivo e obbligatorio su tutti gli atti amministrativi comunali e municipali che riguardano i giovani;
c) proporre e realizzare attività e iniziative autogestite e finanziate con le risorse assegnate direttamente ogni anno dalla Regione Lazio (56.000 euro per Pontinia).
I consigli vengono eletti direttamente da tutti i giovani dai 15 ai 25 anni residenti nel comune di appartenenza e le medesime fasce di età valgono anche per l’elettorato passivo. C’è inoltre una riserva di 1/3 per i minorenni (15-17) da rispettare sia nella composizione delle liste elettorali che nel consiglio stesso.
Finalmente a Pontinia una buona notizia, resa tale grazie al contributo dell’opposizione.

lunedì 20 aprile 2009

VIDEOSORVEGLIANZA, UN PROGETTO DIMENTICATO

Fonte: La provincia. Graffiti sulle pareti degli edifici pubblici e privati, espressione d’arte sì ma il più delle volte solo scritte oltraggiose ed effettuate al mero scopo di imbrattare. Insomma, atti di puro vandalismo. Azione Giovani di Pontina - i cui referenti sono il presidente Marzia Abbruzzese e il dirigente provinciale, nonché consigliere comunale, Paolo Torelli - chiede che fine abbiano fatto i 40mila euro promessi dal sindaco Eligio Tombolillo per l’installazione di sistemi di videosorveglianza. Il primo cittadino, nel corso di una assise di inizio di questa consiliatura, accolse favorevolmente la proposta di Torelli che consisteva nel sostenere le spese del progetto attraverso sanzioni applicabili a chi fosse stato ripreso dalle telecamere a sporcare le pareti. In pratica, il Comune avrebbe sostenuto il costo iniziale di 40mila euro che poi avrebbe recuperato attraverso le multe. Una bella idea, facile da rendere tangibile. Tant’è che il sindaco l’accolse subito. Poi più nulla. Gli edifici sporcati furono ripuliti, ma la videosorveglianza rimase lettera morta. Motivo per cui, con il passare del tempo, gli edifici rimessi a nuovo dagli operai della Trasco sono stati puntualmente
ricoperti da scritte e disegni eseguiti con la vernice. Soldi gettati al vento. Uno spreco di denaro pubblico, attacca ora Azione Giovani. Il consigliere Torelli e il presidente Abbruzzese si appellano
nuovamente al sindaco per riprendere il progetto e renderlo esecutivo. Gli esempi dell’«arte» alternativa, dicono, stanno sotto gli occhi di tutti. «Non è possibile - concludono - che a Pontinia la
Trasco pulisce e comitive di ragazzi, con poco senso civico, passano appresso armati di bombolette di vernice».

giovedì 16 aprile 2009

PRIMA SEDUTA DEL C.A.L. LAZIO: LA SECONDA CAMERA DELLA REGIONE. O.D.G. RINVIATO A LUNEDI' 27 PER RITIRO CANDIDATURA DI ZINGARETTI


Il Consiglio delle Autonomie locali del Lazio ha iniziato oggi ufficialmente la propria attività nella seduta di insediamento che si è svolta alla Pisana. Il Consiglio delle Autonomie locali, previsto all'articolo 123 della Costituzione italiana, disciplinato dagli articoli 66 e 67 dello Statuto della Regione Lazio e dalla legge regionale 1 del 2007, è organo rappresentativo e di consultazione che favorisce la concertazione tra gli Enti locali e la Regione; è titolare d'iniziativa legislativa ed esprime pareri obbligatori nei casi previsti dallo Statuto.
Il Presidente del Consiglio Regionale, Guido Milana, in apertura di seduta, nel dare il benvenuto a tutti i rappresentanti delle autonomie locali del territorio laziale, ha dichiarato che “oggi si avvia una fase importante per le istituzioni di questa Regione. Il Consiglio delle Autonomie Locali rappresenterà, infatti, un sistema di osmosi tra enti locali e regione. E’ stato chiamato a votare l'intero corpo elettorale degli eletti di questa Regione, con la partecipazione al voto di 4.019 consiglieri comunali su 5.999. Un organismo che, unico nella Regione, ha piena autonomia nella stesura del proprio regolamento interno, senza ulteriore verifica da parte della Giunta o del Consiglio regionale. Queste due caratteristiche, la partecipazione e l’autonomia, conferiscono autorevolezza a questo importante luogo di confronto”. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha osservato come sia “una congiuntura favorevole che l'istituzione del Consiglio delle autonomie locali del Lazio avvenga alla vigilia della legge sul federalismo fiscale. Mi auguro che in questa realtà ci sia uno sforzo per andare al nocciolo dei problemi per prendere decisioni virtuose e forti. In una nazione come l'Italia la sfida maggiore è creare un equilibrio tra le identità dei territori e la funzione centrale nazionale”. Il sindaco di Roma ha poi sottolineato come sia “opportuno eleggere un presidente possibilmente espressione delle autonomie locali, su cui converga il massimo consenso”.
E infatti la seduta è stata sospesa e rinviata a lunedì 27 per l'elezione del Presidente, dei vicepresidenti e degli organi interni, dopo che la candidatura di Nicola Zingaretti (Presidente della provincia di Roma - PD) è stata ritirata non avendo trovato un sostegno condiviso.
La scelta di tentare di evitare la concertazione con tutte le forze rappresentate in consiglio delle autonomie non ha portato buoni frutti all'onorevole Zingaretti. La sua candidatura, alla fine, non è stata nè unitaria nè, tantomeno, in grado di raccogliere un ampio margine di consensi. Sarebbe a questo punto auspicabile che, a fronte di un governo di centrosinistra alla Regione, la presidenza della seconda camera (che, ricordiamo, è di concertazione) fosse affidata all'opposizione. La richiesta di rinvio del consiglio regionale da parte di Milana si è determinata solo per l'assenza di condivisione sul nome di Zingaretti. Sarebbe stato opportuno, al contrario, come sottolineato anche dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, che la scelta del presidente fosse individuata tra gli eletti nei consigli comunali per valorizzare cosi' le realta' periferiche".

mercoledì 1 aprile 2009

GIOVANI AMMINISTRATORI COMUNALI: SIAMO 27.304 OVVERO PIU' DEL 20% DEL TOTALE NEI COMUNI ITALIANI

Articolo tratto dal settimanale "L'espresso", di Nunzia Penelope.
A
I giovani nei comuni italiani:
Comuni fino a 5000 - 19.504 amministratori - 71,4%
Comuni tra 5000 e 15.000 - 5236 amministratori - 19,2%
Comuni tra 15.001 e 30.000 - 1.247 amministratori - 4,6%
Comuni tra 30.001 e 50.000 - 633 amministratori - 2,3%
Comuni tra 50.001 e 100.000 - 447 amministratori - 1,6%
Comuni tra 100.001 e 250.000 - 151 amministratori - 0,6%
Comuni oltre 250.000 - 86 amministratori - 0,3%

Sindaci 384 - 1,4%
Vicesindaci 543 - 2,0%
Assessori 4.503 - 16,5%
Consiglieri 21.874 - 80,1%

Potenzialmente, costituiremmo un serbatoio di rinnovamento generazionale, ma per ora restiamo ai margini. Come si vede nelle tabelle, la stragrande maggioranza degli amministratori young è infatti confinata nei piccoli comuni e solo una manciata ricoprono incarichi di giunta. Orgogliosi della nostra esperienza, però, siamo convinti che la politica sarebbe migliore se prima di entrare in Parlamento fosse obbligatorio per tutti un passaggio negli enti locali. Bocciamo le quote verdi (o azzurre) perchè pensiamo che il potere vada conquistato e non elemosinato e siamo convinti che l'unico vero ricambio generazionale avviene battendo i senior sul campo. Il potere ce lo siamo conquistati sul campo e non ci piace che ci definiscano "i dirigenti del futuro" perchè già lo siamo: proponiamo mozioni, approviamo delibere e firmiamo decreti, ogni giorno, da anni. Malgrado tutto, sappiamo bene che la politica spesso ci usa come spot. Ci aspetta una gara dura, ma al contempo sappiamo che il ricambio arriverà: lo dimostrano gli elettori che non appena possono scegliere, scelgono i giovani e i nuovi. Molte speranze le riponiamo in tre proposte varate dall'assemblea ANCI Giovani di Taormina, da noi tutti votate: 1) voto negli enti locali ai sedicenni; 2) priorità al candidato più giovane in caso di parità di voti; 3) finanziamenti pubblici ai partiti che consentono l'elezione degli under 35.

lunedì 30 marzo 2009

ECCO IL MIO RACCONTO DI TRE GIORNI DI GRANDI EMOZIONI AL 1° CONGRESSO DEL POPOLO DELLA LIBERTA'

Sono stati tre giorni fantastici, ricchi di emozioni e di ricordi tutti proiettati verso il presente ma soprattutto il futuro. E tutto non poteva iniziare se non con un discorso-fiume del Presidente Berlusconi che ha ripercorso tutti gli avvenimenti di questi 15 anni di FI e AN, dalla loro fondazione alla creazione del primo Governo nel 1994 e al Governo più longevo della Repubblica del 2001/2006. Sono state ricordate le elezioni comunali di Roma e Napoli quando il MSI con Fini e la Mussolini raggiunsero un risultato quantitativamente storico e per poco sfiorarono il successo; Berlusconi in quell'occasione disse che se fosse stato romano avrebbe votato per Fini e i due grandi fiumi, FI e AN iniziarono a scorrere nello stesso letto, seppur essendo ancora solo alleati mantenendo i loro simboli e le loro strutture partitiche separate. Sabato è stato il giorno dei ministri, dei dirigenti, dei sindaci di spicco. Alle ore 11,00 è intervenuta il ministro Giorgia Meloni che ha sottolineato quanto sia meraviglioso essere italiani e quanto sia importante valorizzare il concetto di merito e di gioventù al fine di creare la classe dirigente partitica ed italiana del domani. Poco dopo è stato il momento del grande ministro Brunetta, colui che combatte a favore di una pubblica amministrazione sempre più giusta, vicina al cittadino ed efficiente e contro i fannulloni e la vecchia concezione di Stato ingessato e burocraticizzato all'eccesso. Alle 12,30 in alto i cuori e le bandiere per Gianfranco Fini: leader lungimirante e capace di saper anticipare il futuro e di prendere decisioni apparentemente inaccettabili ma che poi si tramutano prontamente in sagge. Nel suo discorso ha tracciato la via e sicuramente sarà la giusta via, anche se a volte occorrerà passare in mezzo alla nebbia e al buio. Ma il messaggio più forte è stato quello di voler modificare la Costituzione della Repubblica, che nel 1946 doveva essere così, mentre oggi deve saper contenere ed interpretare il nuovo mondo, la nuova economia, le nuove esigenze sociali. Sul fronte dell'economia, il cittadino deve ritornare al centro di un nuovo umanesimo; basta col dare importanza alla finanza piuttosto che al lavoro vero, quello che produce. I fatti hanno dimostrato che la finanza sta crollando e quindi rimbocchiamoci ora le maniche, ma poi siamo pronti a ripartire in favore del lavoro, del commercio e dell'economia reali e produttivi, non finanziari. Nel pomeriggio tutti gli altri ministri hanno dimostrato come questo Governo in soli 10 mesi abbia già fatto moltissimo: l'importanza della famiglia intesa nucleo fondamentale della società (in arrivo 60,000 alloggi popolari destinati alle giovani coppie con figli e l'introduzione fiscale del quoziente fiscale); tutela dei risparmi delle famiglie italiane (le più risparmiatrici d'Europa); piano casa (se riparte l'edilizia, riparte l'economia); più forze alle imprese (molti soldi disponibili cash presso le banche da parte del Governo); emergenza rifiuti in Campania (risolta già da subito in pochissimi giorni l'estate scorsa e da pochi giorni è attivo il termovalorizzatore di Acerra); è stata salvata l'Alitalia la nostra compagnia di bandiera (strategica per il nostro turismo); le grandi città possono contare su più sicurezza (sono stati introdotti i militari a pattugliare punti sensibili, così da rendere più disponibili agenti di polizia e carabinieri per le emergenze di ordine pubblico e sicurezza); stanno terminando tutti i censimenti dei campi nomadi (no discriminazione, ma si deve sapere chi sono, cosa fanno e come vivono); è in fase di conclusione la riforma della giustizia (perseguire il concetto costituzionale di "giusto processo" rendendolo, soprattutto il civile e il commerciale, veloce, efficace ed efficiente e per i condannati penali "certezza della pena"); una scuola più seria, che volga ad incentivare il meritoe l'educazione; un'università centro di cultura e formazione (e non di baronati familiari occupanti cattedre ed insegnamenti con laude ricompense economiche) che sia gestita in modo manageriale tagliando sprechi, sedi periferiche e corsi di studio con pochissimi iscritti; la pubblica amministrazione, da palla al piede, sta diventando sempre più digitalizzata ed efficiente con la lotta agli sprechi ed ai fannulloni e il premio ai più meritevoli e lavoratori; federalismo fiscale più vicino al nord ed al sud e più vicino ai cittadini che sapranno controllare di più le amministrazioni locali e regionali; lotta all'evasione fiscale (pochi giorno fa l'Agenzia delle Entrate ha certificato un plus di entrate fiscali in quest'ultimo anno); avvio alle grandi opere e riattivazione della "legge obiettivo" per le reti di comunicazione, i trasporti e la ristrutturazione di edifici pubblici e scolastici (un'Italia più moderna e nuovi posti di lavoro e nuova liquidità contro la crisi economica); più fonti rinnovabili ed energia nucleare (stipulato il patto con la Francia); grande presenza italiana nelle relazione europee ed internazionali (molte volte l'UE segue le nostre indicazioni e ad esempio siamo stati i promotori della risoluzione Russia-Georgia e della storica conlusione delle liti tra noi e la Libia risolvendo il contenzioso in favore delle nostre famiglie esuli e delle nostre industrie che andranno lì a produrre ricchezza). Ieri, ultimo giorno di congresso, è toccato ai 3 futuri coordinatori nazionali del Popolo della Libertà: Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini. Grande commozione quando il ministro della difesa La Russa ha mostrato il video sulle Forze Armate ringraziando tutti i ragazzi impegnati nelle missioni di pace nel mondo e nella sicurezza delle nostre città e della nostra Patria. Infine gran conclusione con Giorgia Meloni che, dopo aver aperto la votazione, conclusasi all'unanimità dei favorevoli, ha incoronato Silvio Berlusconi presidente del Popolo delle Libertà. Così c'è stata un'altro grande discorso ed un'altra grande ovazione generale e prolungata per un leader nato, indiscusso, immenso. Silvio Berlusconi candida l'intero PDL ad essere protagonista in Europa, nel Partito Popolare Europeo e nel Parlamento Europeo, e ha quindi lanciato la sfida a Franceschini per le votazioni europee: Berlusconi si candiderà, da vero leader, e chiede al leader del PD, se davvero lo è, di fare altrettanto e di vedere come andrà. I presenti hanno raggiunto a quel punto il picco massimo di entusiasmo: Silvio, Silvio, Silvio..... Tutti lo vogliono in campo e chi lo critica è perchè inizia ad aver paura sul serio! Questo Popolo si è finalmente riunito, i due fiumi si sono riuniti e le loro acque oramai sono completamente mescolate tra loro: non si sa distinguere più chi fosse un ex di AN o un ex di FI: ora siamo tutti artefici e cittadini del Popolo delle Libertà.