giovedì 23 settembre 2010

A PONTINIA URGE UN LABORATORIO DI IDEE E PROGETTI. FINORA LA CLASSE DIRIGENTE SI E' LIMITATA ALLA SOLA ORDINARIA AMMINISTRAZIONE.

Ormai siamo arrivati a 4 anni e mezzo di consiliatura e il mandato del sindaco Tombolillo volge al termine. Non vorrei redigere, come sempre il solito bilancio circa le opere o le inerzie della giunta municipale, anche perché ci sarà modo ai prossimi ultimi consigli comunali di farlo, ma vorrei parlare di come andrebbero affrontati questi ultimi mesi di attività politica e inevitabilmente di campagna elettorale.
Per l’ennesima volta non si fa altro che parlare di nomi e cognomi, di candidati sindaci e consiglieri. Non che sia errato, ma credo sia opportuno e fondamentale iniziare a portare una ventata di cultura e progettazione al dibattito politico. Io vorrei concludere questi cinque anni di esperienza in consiglio comunale sapendo di aver gettato le basi per un dialogo incentrato su opere pubbliche, progetti sociali ed economici, piuttosto che semplici chiacchiere da bar legate solamente al toto-nomine.
Se si riuscisse ad iniziare da un vero programma politico e non da un nome e cognome, Pontinia intera avrebbe già vinto in partenza: mai come ora è essenziale e di vitale importanza ripensare un nuovo Piano regolatore Generale e con esso un nuovo sviluppo socio-economico dell’intero territorio senza escludere alcuna zona o periferia.
Ritengo più importante parlare di: crisi occupazionale e di come andrebbe risolta o almeno ridotta; carenza nuove tecnologie e di adeguata manutenzione agli edifici scolastici; inadeguatezza di politiche sociali per le famiglie, i ragazzi, gli anziani e i disabili; mancanza di nuove aree edificabili per consentire il rilancio dell’edilizia, da sempre primo motore dell’economia di un paese; tassazione diretta e imposte sui servizi eccessivamente elevati entrambi e quindi donare massima urgenza a piani economici di detassazione.
Questi sono solo alcuni esempi, ma sicuramente costituiscono una valida base per iniziare un proficuo dibattito in consiglio comunale e tra i cittadini che si accingono a compiere una scelta alle prossime elezioni: spero oltretutto che sarà una scelta politica e cioè una scelta che scaturisce dall’analisi dei programmi e quindi una sorta di voto basato sulla bontà o meno del progetto presentato loro.
Pontinia è rimasta per troppi anni ferma alla semplice ordinaria amministrazione: tutte le passate amministrazioni di questi ultimi 25 anni si sono preoccupate semplicemente di mantenere lo status quo della città. È troppo poco per una cittadina di quasi 15000 abitanti che merita sicuramente una nuova classe dirigente che sappia prendere delle scelte forti, basate su progetti approvati dai cittadini, che siano talvolta anche dure, ma che abbiano un’anima, un’identità e una prospettiva futura. Troppe volte infatti abbiamo assistito a scelte poco coraggiose o addirittura a delle “non scelte” per paura di sbagliare. Questa politica dello struzzo, che infila la testa sotto terra, non può più reggere e di certo è perdente soprattutto arrivati al 2010.
In questi 5 anni sono felice di aver partecipato ad ideare dei progetti grandi come ad esempio quello del centro commerciale nell’area ex Miralanza, o quello legato al piano particolareggiato del centro cittadino o l’acquisizione dell’area ex Hilme da ridonare ai cittadini attraverso un polo agroalimentare di vendita al dettaglio di prodotto locali e freschi.
Queste operazioni, non a caso, sono tutte figlie di un lavoro congiunto tra consiglieri comunali; siamo riusciti cioè a mettere da parte, una volta tanto, l’idea di essere diversi ed etichettati in verdi, bianchi e rossi, e ci siamo sentiti finalmente tutti pontini ani che lavorano per il bene della collettività tutta. Questo dovremo saper fare nell’immediato futuro e spero di trovare sempre più giovani nelle liste elettorali, in Consiglio comunale e nella Giunta e magari vedere qualche amministratore che sta li da più di 20 anni andare finalmente in pensione.
Alle famiglie importa vivere nel benessere e sapere che per i loro figli ci sarà ancora un futuro! Pontinia merita di più e lo merita sin da subito.

giovedì 2 settembre 2010

TOMBOLILLO CHE VERGOGNA POLITICA! PONTINIA PERDE A CAUSA SUA L'USO DELLA MIGLIARA 48 ED ANCORA SENZA ADSL PER BUONA PARTE DEL TERRITORIO

Sulla stampa locale di ieri ho appreso la definitiva conferma che riguardo il caso “migliara 48” avevo ragione e quindi i miei sospetti erano fondati. Infatti il Presidente dell’ASTRAL (Azienda Stradale Lazio), Titta Giorgi, ha affermato pubblicamente che il Comune di Pontinia non ha partecipato a nessuna riunione o conferenza di servizio indetta dallo stesso Presidente. Cioè il Comune ha volontariamente rifiutato di parteciparvi, poiché gli inviti sono stati presentati formalmente con note protocollate. E chiaramente noi dell’opposizione non siamo stati mai coinvolti da parte né del Sindaco né tantomeno dal Presidente del Consiglio Comunale durante l’iter delle missive da parte di ASTRAL. A me non interessa ora se la colpa è, come affermano alcuni assessori, del dirigente che avrebbe nascosto in scrivania le lettere di invito, o della Giunta che ha deliberatamente rifiutato gli inviti: a me interessa solamente che il Comune non ha partecipato! E il responsabile dell’operato del Comune è per legge il Sindaco, e cioè Eligio Tombolillo. È lui il capo della struttura politica ed è lui che effettua il potere di indirizzo e controllo sull’operato della struttura burocratica: quindi è il solo responsabile, unitamente all’assessore ai lavori pubblici sul quale ricade la responsabilità politica.
Ormai, come si suol dire, la “frittata è fatta” e purtroppo il Presidente dell’ASTRAL ha affermato che difficilmente potrà essere rimosso il muro che separa le corsie della Pontina e quindi essere riaperta la migliara 48 alla strada regionale 148. Grazie a questo sindaco e a questa Giunta Comunale, i cittadini, i commercianti, i trasportatori e i turisti di Pontinia accederanno alla Pontina solo attraverso la migliara 47. Pontinia è sempre più fuori dal mondo.
Ed è sempre più fuori dal mondo anche grazie all’inerzia che questi signori della maggioranza stanno perpetrando per quanto riguarda la linea internet ADSL a banda larga. Le periferie continuano a rimanere fuori da tale servizio, divenuto ormai essenziale per aziende, fabbriche, studenti e famiglie.
E Pontinia è sempre più lontana dal mondo corrente se pensiamo all’offerta turistica che è inesistente, alla redazione di progetti infrastrutturali che sono inesistenti, alla redazione del piano del commercio che è inesistente, al progetto per il piano artigianale che è inesistente… A Pontinia ci sono ormai una serie di carenze allarmanti, soprattutto nei confronti delle famiglie, dei ragazzi e del mondo produttivo.
Ieri ho letto sulla stampa locale che “tutti sono rassegnati ad accettare una nuova candidatura a Sindaco dell'uscente Eligio Tombolillo, dopo aver constatato che non esistono avversari che possano contrastarlo. La stessa opposizione ne è convinta e nessun partito si azzarda a proporre un nome alternativo al leader del centrosinistra che, secondo le previsioni, affronterà la prossima campagna elettorale con parecchie lunghezze di vantaggio”. Sinceramente, oltre a trovare l’articolo di poco gusto e offensivo, sinceramente lo leggo come un oscuro presagio per la città nella quale sono nato. Dopo 20 anni di gestione Tombolillo, Pontinia non ha mosso un passo in nessun senso. Se confrontassimo delle fotografie degli anni ’80 con l’immagine attuale, ci accorgeremmo purtroppo che nulla è cambiato. Questo signore, che gode di consenso umano e popolare, ma non certo politico, sta portando Pontinia allo sfascio urbanistico, economico e soprattutto sociale. Quindi ecco perché trovo quell’articolo come un oscuro presagio, perché sarebbe una vera sventura avere altri cinque anni di gestione di sinistra a firma Eligio Tombolillo.