mercoledì 28 novembre 2007

TORELLI LANCIA LA "FORMULA AN": OPPOSIZIONE INTRANSIGENTE MA PROPOSITIVA


La Provincia (28/11/2007) di Graziano Lanzidei - "Continua il viaggio nel centrodestra, dopo la divisione emersa nell'ultimo Consiglio. AN ha cercato, con Mochi, Torelli e Di Trapano, di "differenziare l'opposizione". Mochi ha parlato di "un'opposizione che si candida al governo della città". Per Torelli, capogruppo, c'è "soltanto una discordanza nei metodi del fare politica ma non in contenuti e ideali. Da un lato c'è l'Udc che sceglie sempre la via del dialogo. Credo sia un metodo per aumentare i consensi ma, finora, è un atteggiamento che ha prodotto risultati limitati. La linea di Novelli, invece, sembra più intransigente. An rappresenta la linea mediana tra i due atteggiamenti. Vogliamo continuare ad essere forza dura e intransigente ma anche propositiva. Siamo stati duri solo quando non esistevano altri mezzi per difendere interessi della collettività e dell'ente e propositivi ogni qualvolta vi sia da dibattere su temi d'interesse popolare. Credo che la politica sia ascoltare la base ed elaborare idee che diventino concrete. Solo così si risolvono i problemi dei cittadini. Solo attraverso il confronto si riduce la distanza tra classe politica e cittadinanza. Come coordinatore di Azione Giovani sto conducendo un'azione continua e costante. Finora i risultati sono stati incoraggianti. 100 iscritti e diversi simpatizzanti. Ora stiamo procedendo su temi concreti: sicurezza stradale e rispetto dell'ambiente. Poi, nostro vecchio sogno, sarebbe un piano di rivalutazione della storia della Fondazione".

giovedì 22 novembre 2007

AN CONTINUA NELLA MESSA IN SICUREZZA DELLE STRADE PONTINIANE: E' IN ARRIVO LA ROTONDA TRA MIGLIARA 47 E TAVOLATO


Continua la politica propositiva di Alleanza Nazionale, volta all'ascolto dei problemi e delle necessità dei cittadini e alla presentazione di progetti e soluzioni concrete che abbiamo una forte valenza sociale. Ieri mattina, alla presenza dei giornalisti locali Lanzidei (LaProvincia), Subiaco (LatinaOggi), Capuani (IlMessaggero), Tognato (IlTerritorio), Alleanza Nazionale, nella persona del Presidente comunale Mochi, Salvatore De Monaco assessore ai lavori pubblici della Provincia di Latina, Paolo Torelli capogruppo in Consiglio Comunale, Roberto Di Trapano consigliere comunale e tutti gli altri membri del direttivo cittadino, hanno presentato un importante progetto: la rotonda tra la Migliara 47 e la Strada Tavolato. «Vogliamo diversificare la nostra linea di opposizione perché abbiamo sempre avuto a cuore il destino della nostra città. Abbiamo continuato a mantenere delle ottime sinergie con la Provincia di Latina, affinché potessimo portare il nostro contributo per far crescere la città». Nel caso specifico, l'ex Sindaco Mochi dice di raccogliere i frutti di un lavoro iniziato durante l’amministrazione della città. «La rotonda tra la Migliara 47 e il Tavolato è un’opera che abbiamo fortemente voluto. Siamo stati la prima giunta di Pontinia a mettere in sicurezza le strade, attraverso la creazione di tre rotonde nel centro urbano, anche grazie all’aiuto della Provincia. Questo è un momento molto delicato per la nostra cittadina, i processi stanno arrivando al termine. Noi ci candidiamo per governare Pontinia». L’assessore De Monaco è molto soddisfatto di aver portato quasi a compimento un’opera «che è sempre stata chiesta con grande veemenza da Mochi e da tutta la ex maggioranza. Nel programma elettorale del Presidente Cusani è stata sempre messa in evidenza la tematica della sicurezza stradale. E mi sembra che le promesse sono state mantenute. Basti pensare alla rotonda della Migliara 53, al ponte sulla Migliara 51 e al contributo che è stato dato per costruire tre rotonde all’interno del centro urbano. In dirittura d’arrivo sono i lavori di messa in sicurezza della Migliara 47, nel tratto che va dall’Appia fino alla S.S.156. Ci sono anche fondi, circa 200.000 euro, per intervenire sulla Migliara 48». Una serie di interventi a cui si va ad aggiungere proprio la rotonda della Migliara 48. «E’ uno dei punti di forza della nostra politica di messa in sicurezza di tutta la viabilità provinciale. Ci è sempre stato segnalato come uno dei punti più pericolosi, e abbiamo deciso di provvedere». De Monaco fa anche una precisa previsione sulla consegna dei lavori. «Tra il 20 e il 21 Dicembre verrà approvato il bilancio del 2008. Un fatto straordinario che dimostra come la Provincia voglia lanciare un nuovo modo di amministrare. Verrà finanziata l’opera e fatta la gara d’appalto. Posso assicurare che per Maggio o Giugno dell’anno prossimo la rotonda sarà portata a termine». Il Consigliere Capogruppo Torelli ha infine affermato che AN si farà promotrice, come ha già fatto durante il consiglio comunale dello scorso 23 aprile convocato appositamente per discutere di tale argomento, della sicurezza stradale nei posti di maggiore frequentazione, come le scuole e il centro anziani.

mercoledì 21 novembre 2007

LATINA TELLUS... DAI LATINI ALLE CITTA' DI FONDAZIONE


L'Area Integrata "Latina Tellus" è il frutto di un programma congiunto di intervento per la valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale dell'area in parola (pressocchè l'Agro Pontino) necessario per accedere ai fondi Comunitari e Regionali. La prima adesione è stata adopttata dalla giunta Mochi con delibera n. 126 del 24/06/2003 e oggi è stata approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale in data 20/11/2007.
Questo è il documento del Capogruppo A.N. Paolo Torelli in Consiglio Comunale ed annesso agli atti: "durante il fascismo furono fondate ed inaugurate alcune nuove città, diversi centri urbani e numerosi villaggi agricoli in alcune zone d'Italia, e l’Agro Pontino è stata proprio una di queste, forse la più significativa. I nuovi centri hanno avuto uno scopo economico e sociale in quanto hanno costituito i centri propulsivi dello sviluppo, agricolo o industriale, a seconda dei casi, di zone precedentemente poco o per nulla abitate. Le nuove fondazioni hanno avuto un carattere rurale, e di cittadine, in linea con l'ottica fascista di un ritorno alla terra e alla civiltà contadina da preferire alla grande urbanizzazione. I nuovi centri, tra cui anche Pontinia, sono stati costruiti basandosi su schemi simili, che prevedevano una piazza centrale, spesso con una "Torre Littoria" e tutto intorno gli edifici pubblici principali, quali spesso la casa comunale, la chiesa, la casa del fascio, la caserma della milizia, l'ufficio postale, la scuola, ed altro. Intorno a questo nucleo centrale si sono estesi i quartieri abitati veri e propri e le campagne con i poderi colonici. Lo stile architettonico è vario: risaltano le realizzazioni in stile razionalista, privo di ornamentazioni architettoniche se non i simboli del regime (aquile e fasci) in altorilievi sui muri o sulle pavimentazioni, ma anche il futurismo italiano, lo stile liberty, il nazional-razionale, nonché lo stile rurale tradizionale. Furono coinvolti gli architetti più importanti dell’epoca. Il popolamento delle nuove città è stato pianificato in ragione delle dimensioni dell'area, e della funzione produttiva principale prevista per l'area. In particolare, per le aree rurali, e per Pontinia, si è effettuata una colonizzazione, delle aree ex paludose, appoderate secondo il modello “a poderi diffusi”. Le nuove aree rurali pontiniane sono state popolate principalmente da immigrati provenienti da zone dell'Italia settentrionale caratterizzate da un'agricoltura tradizionale più avanzata, ma depresse dalla crisi economica: in particolare da Friuli, Veneto, Emilia, Romagna e Marche.
La Regione Lazio, attraverso la L.R. 22 Dicembre 1999, n. 40, riconosce come obiettivo prioritario la valorizzazione ambientale, culturale e turistica del territorio, nel rispetto delle esigenze di tutela, per concorrere allo sviluppo economico, imprenditoriale ed occupazionale della comunità regionale.
Questa sera attraverso l’approvazione di questo punto dell’O.d.G. innanzitutto approveremo la salvaguardia e la tutela di questa Città di Fondazione, ma soprattutto onoreremo i caduti e tutte le famiglie accorse a Bonificare e a costruire questo luogo; daremo un segno tangibile al ricordo ed alla memoria perché solo attraverso la conoscenza ed il rispetto del passato si potrà costruire un futuro migliore e formare dei cittadini più responsabili e con il maggior grado di senso civico possibile".

giovedì 15 novembre 2007

COMMISSIONE URBANISTICA: REGOLAMENTO DEHORS


Questa sera sarà approvata definitivamente la bozza di regolamento sui dehors. Da vicepresidente della Commissione Urbanistica mi sento di definire l'atto una "conquista notevole" poichè finora non erano mai stati regolamentati gli strumenti esterni delle attività commerciali quali tavolini, sedie, strutture fisse, ombrelloni, insegne, banchi di esposizione... Ogni frammento di regolamenti pregressi sarà obrogato e costituiremo un Testo Unico in questa materia per rendere più facilmente accessibile l'informazione da parte dei cittadini e soprattutto dei commercianti. E' una grande conquista anche in termini politici: maggioranza ed opposizione abbiamo collaborato ed approvato ogni questione o proposta all'unanimità!!

Da domani sarà possibile prendere visione del regolamento che sarà affisso all'Albo Pretorio del Comune per 30 giorni di pubblicazione; sarà inoltre possibile presentare osservazioni da parte di ogni cittadino.

Le norme di maggior spicco sono: TIPOLOGIE AMMESSE: 1) tavoli e sedie; 2) tavoli e sedie su pedana; 3) fioriere ed elementi di delimitazione delle tipologie 1 e 2; 4) ombrtelloni a copertura delle tipologie 1, 2 e 3; 5) tende a sbraccio a copertura delle tipologie 1, 2 e 3; 6) capanno a copertura delle tipologie 1, 2 e 3; 7) doppia falda, doppia cappottina, padiglione a copertura delle tipologie 1, 2 e 3. SPAZIO INOCCUPABILE di metri 2 o 1,5 per transito di persone, passeggini e persone diversamente abili con carrozzelle. PRESENTAZIONE DI PROGETTO per prima approvazione da parte dell'Ufficio Tecnico e presentazione di AUTOCERTIFICAZIONE negli anni successivi qualora non intervengano modifiche alla prima dichiarazione. CESSAZIONE ATTIVITA' nei pressi dei dehors alle ore 24.00 per evitare fenomeni di degrado urbano, salvo autorizzazione del Sindaco per festività e occasioni particolari. RESPONSABILITA' CIVILE per danni arrecati a suolo pubblico, pavimentazione stradale, alberazione, patrimonio pubblico o a proprietà private. OBBLIGO DI MANUTENZIONE del dehors al fine di rispettare le norme igienico-sanitarie, di sicurezza e di decoro. SOSPENSIONE DELL'AUTORIZZAZIONE qualora non sia rispettato il progetto presentato o per violazione di una norma del presente regolamento. UTILIZZAZIONE DEL CARATTERE DI FONDAZIONE per scritte, insegne, cartelloni al fine di rispettare l'arte razionalista del del 1930 tipica del periodo di fondazione delle città dell'Agro Pontino. REGOLAMENTAZIONE di utilizzo apparati di illuminazione, contenitori per rifiuti, insegne pubblicitarie, tabelloni informativi, impianti diffusione acustica, riproduttori video. SANZIONI previste dalla legge n. 47 del 1985 in tema di rilascio di autorizzazioni edilizie. RISPETTO delle leggi contro le barriere architettoniche per i diversamente abili.

lunedì 12 novembre 2007

ONORE AI CADUTI EROI DI NASSIRIYA


Nel mese di marzo 2003 inizia l'operazione "Iraqi Freedom" (OIF), o seconda guerra del golfo, da parte di una coalizione composta principalmente degli eserciti britannico e statunitense e da altri Stati. Il 1 maggio 2003 la guerra è ufficialmente finita, anche se di fatto gli eserciti stranieri non hanno mai avuto il controllo pieno del territorio, subendo enormi perdite dovute ad attacchi ricorrenti. La risoluzione ONU n.1483 del 22 maggio 2003 approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite invita tutti gli Stati a contribuire alla rinascita dell'Iraq, favorendo la sicurezza del popolo iracheno e lo sviluppo della nazione. L'Italia partecipa attraverso la missione "Antica Babilonia" fornendo forze armate dislocate nel sud del Paese, con base principale a Nassiriya, sotto la guida inglese. La missione italiana è iniziata il 15 luglio 2003 ed è un operazione militare con finalità di peacekeeping (mantenimento della pace), che ha i seguenti obbiettivi: ricostruzione del "comparto sicurezza" iracheno attraverso l'assistenza per l'addestramento e l'equipaggiamento delle forze, a livello centrale e locale, sia nel contesto della NATO sia sul piano bilaterale; creazione e mantenimento della necessaria cornice di sicurezza; concorso al ripristino di infrastrutture pubbliche ed alla riattivazione dei servizi essenziali; rilevazioni radiologiche, biologiche e chimiche; concorso all'ordine pubblico; polizia militare; concorso alla gestione aeroportuale; concorso alle attività di bonifica, con l'impiego anche della componente cinofila; controllo del territorio e contrasto alla criminalità. La missione termina il 1 dicembre 2006.
Il 12 novembre 2003 avviene il primo grave attentato di Nassiriya. Alle ore 10:40 ora locale, le 08:40 in Italia, un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti la base militare italiana, provocando l'esplosione del deposito munizioni della base e la morte di diverse persone tra militari e civili. Il tentativo di Andrea Filippa, di guardia all'ingresso della base "Maestrale", di fermare, con il mitragliatore pesante in dotazione, i due kamikaze che erano alla guida del camion risulta vano, anzi, gli attentatori risposero al fuoco con i kalashnikov. I primi soccorsi furono prestati dalla nuova polizia irachena e dai civili del luogo. Nell'esplosione rimase coinvolta anche la troupe del regista Stefano Rolla che si trovava sul luogo per girare un documentario sui soldati italiani in missione.
L'attentato provoca 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni. Gli italiani sono: a) i carabinieri: Sottotenente Giovanni Cavallaio; Sottotenente Enzo Fregasi; Sottotenente Filippo Merlino; Sottotenente Alfonso Trincone; Maresciallo aiutante Massimiliano Bruno; Maresciallo aiutante Alfio Ragazzi; Maresciallo capo Daniele Ghigne; Brigadiere Giuseppe Coletta; Brigadiere Ivan Ghitti; Vice brigadiere Domenico Intravaia; Appuntato Horatio Majorana; Appuntato Andrea Filippa; b) i militari dell'esercito: Capitano Massimo Ficuciello; Maresciallo capo Silvio Olla; Caporal maggiore capo scelto Emanuele Ferraro; Primo caporal maggiore Alessandro Carrisi; Caporal maggiore Pietro Petrucci; c) i civili: Dottor Stefano Rolla (regista); Signor Marco Beci (cooperatore internazionale).
Inoltre provoca circa 140 feriti.
OGGI COME IERI RICORDO GLI EROI DELLA PATRIA: GRAZIE RAGAZZI!!!

sabato 10 novembre 2007

ALLARME SICUREZZA, ORA SI INTERVENGA


"La Provincia" Venerdì 9 Novembre (di Graziano Lazidei) - Paolo Torelli, giovane capogruppo di AN al consiglio comunale, torna sul problema del­la sicurezza, più volte sollevato anche nei mesi scorsi. L’argomento del giorno è quello dei Rom e della tragedia cui è stata vittima la signora Reg­giani. «Conferiamo anche in un periodo di lutto e dolore come questo, la nostra volontà di dare un contributo concreto per la sicurezza degli ita­liani. Crediamo che un sistema di espulsioni, ef­ficiente ed efficace, possa consentire a tutti i cit­tadini, italiani e non, che vivono il nostro Paese in maniera corrette e nel rispetto della legge, di stare più tranquilli, di vivere la loro vita senza la minaccia della violenza». Per Torelli, da Pontinia a tutta l'Italia, non si può fare sconti. «La parola solidarietà deve essere necessariamente legata alla parola legalità. E sull'integrazione anche bisogna essere chiari: c'è chi non accetta di integrarsi, perché non accetta i va­lori e i principi della società in cui risiede. Co­me sia possibile integrare chi considera pres­soché illecito e non immorale il furto, il non la­vorare perché devono essere le donne a farlo ma­gari prostituendosi, e non si fa scrupolo di rapi­re i bambini o di generare figli per destinarli all'accattonaggio? Parlare di integrazione per chi ha una “cultura” di questo tipo non ha senso». Per Torelli bisognerebbe adottare il principio del­la tolleranza zero nei confronti di chi non rispet­ta i principi della convivenza civile. Invita an­che a tenere alta la guardia nei confronti di chi, in questi giorni, sta tentando in tutti i modi di fare discorsi d'integrazione che, almeno se­condo lui, non hanno senso. «Spero che in Provincia di Latina non ci sia nemmeno l'ombra di ospitare un insediamento rom, come auspica Libralato, membro della maggioranza di Tom­bolillo, perché altrimenti la lotta sarebbe molto dura e comunque porterebbe solo delinquenza: gli immigrati, lavoratori, onesti, hanno già una casa e non una baracca, rispettano le leggi sul lavoro e tutte le altre leggi civili e penali; a loro non serve una baraccopoli dove vivere». Parole dure, durissime, che denotano come, anche a Pontinia, sia sentita l'esigenza di affrontare l'argomento sicurezza. Torelli preme da tempo e, secondo AN, i tempi sembrano essere maturi.

martedì 6 novembre 2007

VIAGGIO ALLE FOIBE E AL SACRARIO MILITARE DI REDIPUGLIA "PER NON DIMENTICARE"

Sabato 3 e Domenica 4 Novembre la Federazione Provinciale di Azione Giovani con una delegazione di 50 ragazzi, rappresentativa di tutti i circoli comunali iscritti, è stata in visita alla Foiba di Basovizza e al Sacrario Militare di Redipuglia. Pontinia era presente con il Presidente cittadino Paolo Torelli e altri 3 ragazzi. All’arrivo il gruppo si è diretto immediatamente alla Foiba di Basovizza per rendere omaggio alle migliaia di italiani uccisi dalle truppe comuniste yugoslave di Tito. Ogni presidente di circolo ha letto una frase del seguente testo: “Ricordo le migliaia e migliaia di uomini, donne, anziani e bambini, lasciati morire nel buio di una foiba, seppelliti vivi tra i morti. Perché si risparmiassero le pallottole. Ricordo maestri, preti, soldati, operai, studenti seviziati e uccisi dalle milizie comuniste jugoslave nelle scuole, in strada, in chiesa, in casa propria. Cadaveri disseminati senza pietà lungo tutto il confine nord-orientale d'Italia. Ricordo giovani donne torturate con tenaglie roventi, rinchiuse in gabbie di ferro, stuprate ed esposte al ludibrio degli uomini di Tito. Ricordo quei carnefici ancora impuniti, prosciolti dall'accusa di sterminio per aver operato in territorio "extranazionale" o mai neanche processati. Ricordo la disperazione dei 350 mila esuli italiani di Fiume, dell'Istria, della Dalmazia. Costretti ad abbandonare le loro case, le loro terre, i loro ricordi radicati nei secoli. Ricordo migliaia di persone scomparse nel nulla che l'Italia, l'Europa ed il mondo hanno fatto finta di dimenticare. Ricordo il silenzio degli storici di partito e l'omissione complice della scuola pubblica italiana, perché le giovani generazioni non sapessero, perché non ricordassero”.
Il giorno è poi trascorso nella goliardia, come è tipico del nostro movimento giovanile, insieme ai gruppi di Trieste e Gorizia.
L’indomani i ragazzi pontini si sono recati al Sacrario Militare di Redipuglia dove sono sepolti i militari caduti della prima guerra mondiale ed hanno assistito alla celebrazione della festa del 4 Novembre data in cui l’Italia ha vinto la Guerra. Hanno sfilato molti battaglioni di tutte le forze armate italiane e, insieme a migliaia di cittadini italiani ed ex militari, è stato intonato l’Inno di Mameli. Nel pomeriggio è stata simulata una giornata di guerra da parte di truppe italiane e tedesche vestite con le divise originali dell’epoca; sono stati riprodotte le marce, gli accampamenti, i mezzi di trasporto trainati da cavalli o asini ed anche il pranzo tipico degli ufficiali italiani ed austriaci al quale ci siamo aggiunti anche noi.
Sono stati due giorni molto belli nel quale ci si è divertiti e si è riusciti poi ad essere immersi nella riflessione e nel cordoglio per migliaia di Italiani morti, nel primo caso a causa del loro essere Italiani e, nel secondo caso, a servizio della nostra Italia come militari.

giovedì 1 novembre 2007

GRUPPO AN: MANCANZA ASSOLUTA DI TRASPARENZA E PUBBLICITA' CIRCA IL BANDO DEGLI STAGISTI


L'attuale amministrazione, con alcune delibere di giunta, ha deciso di ospitare presso gli uffici comunali, in forma gratuita, alcuni giovani con lo scopo di dare loro formazione e avvicinarli al mondo del lavoro.
Iniziativa sicuramente lodevole se fosse stata fatta per i tanti giovani della nostra città in possesso dei requisiti richiesti.
Peccato, invece, che solo pochi "eletti" siano venuti a conoscenza di una opportunità di questo tipo. L'amministrazione comunale infatti, si è ben guardata dal dare pubblicità a questa iniziativa niente annunci sul sito internet del comune, nessun manifesto pubblicitario, nessun comunicato a mezzo stampa. Per tale motivo si capisce perché hanno risposto solo in pochi a questa iniziativa importante. Se poi si analizzano le poche domande arrivate in comune, si nota che alcuni ragazzi ai quali è stata data questa possibilità, sono amici di qualche politico di turno e qualcuno risulta addirittura parente di dipendente comunale.
E' cosa risaputa ormai, che nel 2008 l'attuale amministrazione intende fare un concorso pubblico per l'assunzione di un impiegato comunale. Pertanto questa iniziativa decisa dagli amministratori sembra essere strettamente legata al concorso. Infatti, i tanti giovani della nostra città esclusi da questa opportunità, devono sapere che gli attuali stagisti una volta finito il corso, produrranno titoli che consentiranno loro di avere un punteggio in più, che potrebbe fare la differenza, rispetto agli altri concorrenti del concorso. Ecco, quindi, come una iniziativa che poteva essere importante per i giovani della nostra città si trasforma in una iniziativa clientelare!
AN stigmatizza il comportamento dell'amministrazione comunale perché ritiene che a tutti i ragazzi di Pontinia, che chiaramente possedevano i titoli, doveva essere dato il modo di partecipare. Questo si sarebbe potuto ottenere facilmente con una informazione adeguata, mentre così è stata data la possibilità di intraprendere questo evento formativo solo a quei pochi "fortunati" che invece hanno avuto le giuste informazioni da parte di qualcuno!
Questa è la trasparenza amministrativa che intende A.N.!
Paolo Torelli e Roberto Di Trapano

IL GRUPPO CONSILIARE DI A.N. OTTIENE L'INTITOLAZIONE DEI CAMPETTI PARROCCHIALI A BADEN POWELL FONDATORE DEGLI SCOUT



(1857 - 1941) Nel periodo in cui, da ufficiale dell'esercito inglese, era in India, Baden Powell, per tenere occupati e in buona salute i suoi uomini che vivevano in un clima malsano e si annoiavano nella monotonia della vita di guarnigione, pensò di farli diventare esperti nella tecnica dello "scouting". Nell'esercito inglese la parola "scouting" indicava l'arte della "ricognizione" e Baden Powell era particolarmente abile in essa. Organizzò così fra i suoi uomini un gruppo di "scout", insegnando loro a seguire le tracce, a osservare e a interpretare gli indizi lasciati sul terreno, a vedere senza essere visti, ad affrontare la dura e difficile vita nelle foreste e nelle zone sperdute ai confini della civiltà. Ottenne anche dallo Stato Maggiore un apposito distintivo per gli "scouts": un giglio, che sulle antiche bussole simboleggiava il Nord.
Alcuni anni dopo, durante la guerra in sud Africa fra l'Inghilterra e i Boeri (discendenti di antichi coloni olandesi), Baden Powell si trovò assediato da preponderanti forze avversarie nella cittadina di Mafeking. Usando una serie di astuzie e di trucchi ingegnosi egli riuscì a tenere testa agli avversari per sette mesi (217 giorni!), fino all'arrivo dei rinforzi.
Ma Mafeking rappresenta una esperienza importante anche per un altro motivo. Scarseggiando gli uomini nella città assediata, Baden Powell pensò di utilizzare dei ragazzi per compiti ausiliari di staffette, di postini, di piantoni, ovunque la loro presenza e il loro ardore potessero rendere liberi degli uomini validi per il combattimento. La serietà con cui questi ragazzi assolsero il loro compito e l'entusiasmo con cui si impegnavano, malgrado il pericolo al quale si esponevano, aprirono nella mente di Baden Powell un orizzonte nuovo e lo fece riflettere sulle capacità che hanno i ragazzi quando si sa fare appello al loro impegno, al loro spirito di sacrificio, alla loro lealtà.
Tornato in patria, egli fu molto meravigliato nel vedere i giovani inglesi dedicarsi a divertimenti tutt'altro che buoni, oziare, perdere tempo nei bar o giocare a carte, fare il "tifo" per guardare dei giocatori pagati invece di praticare personalmente uno sport e tanti altri episodi di questo genere. Facendo tesoro dell'esperienza con i ragazzi di Mafeking e di quelle con i suoi "scouts militari", pensò allora di suggerire ai ragazzi le attività dello "scouting", trasformando quella che fino a d allora era stata un'arte utilizzata per scopi di guerra, in uno strumento di pace e di fraternità. Prima di dar vita alle sue idee, però, Baden Pawell volle sperimentarle e fu così che dal 31 luglio al 9 agosto 1907, nell'isoletta di Brownsea, effettuò con una ventina di ragazzi quello che fu il primo campo scout della storia. B.P definisce il suo sistema “un gioco pieno di allegria” e sintetizza il suo programma in quattro punti: formazione del carattere, sviluppo dell’abilità manuale, salute e forza fisica, e servizio del prossimo.
In seguito all'ottimo risultato del campo, Baden Powell iniziò la pubblicazione, a fascicoli quindicinali, di un manuale dal titolo: "Scouting for boys". Anche il manuale fu un grosso successo e, di conseguenza, gli Scouts sorsero ovunque, in maniera spontanea, quasi come funghi, prima in Inghilterra e subito dopo nelle altre nazioni del mondo.