mercoledì 28 maggio 2008

BILANCIO DI PREVISIONE 2008: AUMENTA IL TICKET MENSA DI 20 CENTESIMI; A.N. CHIEDE ELIMINAZIONE AUMENTO E PRESENTA EMENDAMENTI

Il bilancio di previsione 2008 presenta una voce incredibile: sono previsti degli aumenti a carico delle famiglie per la refezione scolastica. La delibera di Giunta Municipale n. 71 del 13/05/2008 prevede un aumento, con decorrenza settembre 2008, della tariffa relativa al servizio di refezione scolastica di 20 centesimi di euro, nel seguente modo:
- da € 2,60 per la scuola materna a € 2,80
- da € 2,90 per la scuola elementare € a 3,10
- da € 3,10 per la scuola media a € 3,30

Alleanza Nazionale è fermamente contraria a tali aumenti che fanno lievitare la pressione fiscale sulle famiglie pontiniane che devono sostenere, oltre alle spese ordinarie, il costo per l’educazione e la formazione della prole. Così facendo si crea un discrimine per quelle coppie che intendono mettere alla luce un figlio e pertanto è come se fare un figlio diventi un sacrificio e non una gioia come invece dovrebbe essere. Pertanto abbiamo presentato un emendamento ad hoc attraverso il quale chiediamo che sul bilancio di previsione 2008 non sia immesso in entrata l’importo totale degli aumenti pari a 25.000 euro e, di conseguenza, sia diminuita una voce di uscita per mantenere il “pareggio” di bilancio. Tale voce è per noi di importantissima rilevanza e precisamente ci riferiamo alle uscite elevatissime dovute al conferimento indiscriminato in discarica di tutta l’immondizia dovuto al non avvio della raccolta differenziata, neanche dei materiali riciclabili quali carta, plastica e vetro.

Un altro emendamento invece è stato presentato contro gli stipendi “faraonici” di Sindaco, Vicesindaco ed assessori e a favore di un impiego di tale somma per il sociale e precisamente per le famiglie da noi ritenute la prima forma embrionale di Stato nel quale nasce e si cresce il cittadino in quella che è la prima forma di aggregazione naturale e non legislativa. Chiediamo pertanto la diminuzione del capitolo in uscita ove è contenuta la spesa per le indennità pari a 63.000 euro e chiediamo l’aumento di un capitolo per l’istituzione del bonus bebé comunale a tutte quelle famiglie che intendano dare alla luce un neonato (33.000) e una somma per sostenere il peso degli affitti per tutte le giovani coppie monoreddito (30.000).

Infine chiediamo di istituire in entrata un capitolo costituito da fondi Regionali per l’organizzazione di eventi turistici e di promozione del folklore e prodotti enogastronimici locali per un totale di 30.000 euro e di conseguenza l’aumento del capitolo, finora istituito dalla maggioranza senza nemmeno un euro, di 30.000 euro per tali eventi, che non solo sponsorizzerebbero i prodotti tipici pontiniani ma creerebbero un indotto turistico in favore anche dei commercianti di pontinia che vedrebbero un flusso di persone che verrebbero dai comuni vicini.

lunedì 26 maggio 2008

GRAZIE AL DECRETO DEL GOVERNO BERLUSCONI SU ICI, MUTUI E STRAORDINARI 1.400 EURO IN PIU' IN TASCA

Le famiglie italiane risparmieranno quasi uno stipendio, cioé fino a 1.400 euro, grazie alle tre misure adottate dal governo su Ici, straordinari e mutui. E' quanto scrive oggi 'Il Sole 24 Ore'. Per il quotidiano economico-finanziario la parte del leone spetta al nuovo trattamento fiscale degli straordinari, che genera risparmi per i lavoratori interessati (quelli del settore privato e con un reddito non superiore ai 30.000 euro) di oltre 760 euro. Per quanto riguarda l'Ici, l'esenzione sulla prima casa interessa 17 milioni di famiglie e per una famiglia che vive in una grande città vale anche oltre 500 euro. A pagare l'Ici sulla prima casa a giugno sarà solo lo 0,3% delle famiglie, poco di più di 54.000. Il terzo pilastro della manovra fiscale - ricorda il 'Sole' - riguarda la possibilità di rinegoziare i mutui. Secondo dati di Ing Direct un trentennale acceso nel 2006 ha già visto crescere la rata di 200 euro al mese. Ma i benefici di quest'ultima misura dipenderanno dall'andamento dei tassi dal momento che 'congelare' la rata del mutuo comporterà contestualmente un allungamento dello stesso.

martedì 20 maggio 2008

XIX RADUNO NAZIONALE CARABINIERI A LATINA, AZIONE GIOVANI: RINGRAZIAMO E ONORIAMO I CARABINIERI E LE FORZE DELL'ORDINE E MILITARI


In occasione del XIX Raduno Nazionale dei Carabinieri che si terrà a Latina da giovedì 22 a domenica 25 maggio, il locale circolo di Azione Giovani intende ribadire tutta la stima e l’affetto che nutre per l’Arma e per tutte le Forze Armate e Forze dell’ordine pubblico.
«Siamo grati all’Arma dei Carabinieri per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni e del bene della collettività nazionale, per la partecipazione alle operazioni militari in Italia e all’estero, per la partecipazione ad operazioni di polizia militare in missioni di supporto alla pace; inoltre siamo grati all’Arma per i compiti di polizia che svolge in Patria, per l’esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza e quale struttura operativa nazionale di protezione civile» afferma il Presidente del circolo Paolo Torelli.
L’Arma dei Carabinieri, assieme alle altre forze dell’ordine, garantisce ogni giorno la tutela e la prevenzione da quei reati che minano la sicurezza pubblica: è importante sapere che quotidianamente uomini valorosi combattono contro reati di omicidio, sfruttamento di minori, stupri, rapine, furti, immigrazione clandestina. Siamo orgogliosi di sapere che Latina ospiti il raduno di chi ogni giorno ci difende e garantisce la pace nel Mondo. Speriamo presto di rivedere i Carabinieri di quartiere.
«Vorremmo cogliere l’occasione per portare la nostra solidarietà ai Carabinieri di Pontinia e al Comandante De Pascalis, impegnati nella difesa del territorio da infiltrazioni malavitose e dai crescenti episodi di microcriminalità, e alla sede locale dell’Associazione Nazionale Carabinieri presieduta da Giuseppe Tiritera».
Infine non possiamo non ricordare il valoroso esempio del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e l’estremo sacrificio dell’Arma e dell’Esercito per il tragico evento accaduto il 12 Novembre 2003 a Nassiriya che ha visto cadere 19 valorosi militari al servizio della Patria e per la ricostruzione del comparto sicurezza iracheno, la creazione e il mantenimento della necessaria cornice di sicurezza, il concorso al ripristino di infrastrutture pubbliche ed alla riattivazione dei servizi essenziali, le rilevazioni radiologiche, biologiche e chimiche, il concorso all’ordine pubblico, il ruolo di polizia militare, il controllo del territorio e il contrasto alla criminalità.

sabato 17 maggio 2008

IL MINISTRO ON. GIORGIA MELONI E I DIRIGENTI DI AZIONE GIOVANI PROCACCINI E TORELLI RENDONO ONORE ALL'ALPINO ANDREA TOMASELLO

Il ministro delle Politiche Giovani, On. Giorgia Meloni dichiara in una nota: «Questo avvenimento non può che colpire i nostri cuori e lasciarci pieni di dolore, ma siamo consci che il sacrificio e l’impegno di Andrea e di questi uomini serve a contrastare il dilagare del terrorismo internazionale: purtroppo ogni guerra conta i propri morti e i propri feriti. Le truppe alpine, fin dalla loro costituzione, si sono erte a difesa dei valori di democrazia e di pace tipici della nostra millenaria civiltà cristiana; ora più che mai questo impegno è attuale».
«Il mio pensiero, in questi tristi momenti, non può non riservare un caloroso saluto a quel Corpo, il quale ben incarna le nostre tradizioni: la laboriosità, l’impegno, lo spirito di servizio e sacrificio. Queste sono le qualità che da sempre gli Alpini mettono a disposizione dei meno fortunati, e ciò è avvenuto anche in Afghanistan», continua il Ministro Giorgia meloni.
«Insieme ai dirigenti Procaccini e Torelli, intendiamo trasmettere il nostro dolore e il sentimento di vicinanza ai famigliari delle vittime e dei feriti» conclude il Ministro nonché presidente Nazionale di Azione Giovani.
Le fanno eco, il consigliere comunale Paolo Torelli e la federazione provinciale di Azione Giovani che esprimono il loro sostegno e la volontà di non abbandonare mai i propri eroi militari. «L’alpino Andrea Tomasello, fratello nostro, oltre che ad essere l’orgoglio di Pontinia e della provincia di Latina, è e deve essere un simbolo per tutti noi giovani. Personalmente stimo ed ammiro moltissimo Andrea, ragazzo che alla vita normale e tranquilla, ha preferito combattere per donare la pace a quelle popolazioni assediate dalla tirannia e dal terrorismo» afferma Torelli. «Questa notizia ci ha profondamente addolorato perché, non solo è un ragazzo che vive nella nostra provincia, ma perché è un ottimo militare e un valoroso combattente che si è dedicato affinché regni la pace anche in quelle zone tumultuose e condannate altrimenti all’instabilità» afferma Nicola Procaccini, Presidente Provinciale di AG.

venerdì 16 maggio 2008

IL SINDACO NON PORTA LA MIA MOZIONE SULLA DIFFERENZIATA PRESENTATA E LETTA ALL'ULTIMO CONSIGLIO DEL 12 FEBBRAIO AL PROSSIMO CONSIGLIO DI GIOVEDI' 22

Oggi abbiamo ricevuto la convocazione del Consiglio Comunale fissato per giovedì 22 maggio ore 20,00. Tra i punti all'o.d.g. non vedo quello relativo alla discussione e votazione della mozione da me presentata circa la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani da me presentata e letta in aula all'ultimo consiglio comunale del 12 febbraio 2008.
Il Presidente del Consiglio Comunale (il solito Tombolillo), dopo aver ricevuto tale mozione da me letta oralmente all'assise e ai cittadini presenti, si è impegnato, con parole registrate attraverso fonografia e stenotipia, ad inoltrarla al prossimo consiglio utile.
Pertanto chiedo (attraverso lettera inviata a Sindaco, Segretaria e consiglieri con protocollo n. 8829) che l'o.d.g. sia modificato con l'introduzione della mozione presentata a norma dell'articolo 30 comma 1 dello Statuto di Pontinia, la quale ho allegato per rigarantire piena conoscenza a tutti i consiglieri comunali, anche se già presente agli atti.
Se si approva il punto 1 dell'o.d.g. recante "lettura ed approvazione verbali precedente seduta" non si può ignorare tale mozione.

MOZIONE CONSILIARE
PRESENTATA A NORMA DELL’ART. 30 COMMA 1 DELLO STATUTO COMUNE DI PONTINIA
PREMESSO CHE:Il decreto Ronchi (d.lgs. 5 febbraio 1997 n. 22) obbliga gli Enti Locali a differenziare almeno il 35% dei rifiuti solidi urbani e stabilisce che la gestione dei rifiuti costituisce attività di “pubblico interesse” e deve assicurare un'elevata protezione dell'ambiente e controlli efficaci; i rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambiente e, in particolare: senza determinare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo e per la fauna e la flora; senza causare inconvenienti da rumori o odori; senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse, tutelati in base alla normativa vigente;
CONSIDERATO CHE:Il territorio del Comune di Pontinia si estende in larghezza ed ha la fortuna di ospitare solo il paesaggio pianeggiante. Di conseguenza le attività produttive della zona sono numerose ed hanno molti motivi perché il loro esercizio possa essere potenzialmente in crescita continua. Due sono soprattutto i settori di maggior successo e sviluppo all’interno della Provincia: il primario e l’industria della lavorazione del primario (lattiero-caseario e polo agroalimentare). Tutte queste fonti di ricchezza non solo vanno sostenute e valorizzate, ma soprattutto non vanno attaccate o minacciate.Non è possibile che in un Comune dove sono presenti moltissimi prodotti locali d’eccellenza, frutto della tradizione e dell’Agro Pontino, protetti e valorizzati da importanti marchi legati alla qualità ed al luogo di produzione, si debba sempre ascoltar proposte di impianti nocivi o dibattiti sull’installazione di centrali Turbogas, cementifici o inceneritori, incompatibili con queste ricchezze genuine.Per fortuna questa è una zona che funziona; possiamo definirla virtuosa sotto molti aspetti. Dal punto di vista energetico non abbiamo problemi, e la produzione dei rifiuti non è così elevata da poterci far parlare di un termovalorizzatore, che a mio avviso è solo una “extrema ratio” da utilizzare quando si arriva a situazioni gravissime tipo quella di Napoli e dintorni.Abbiamo ancora molto tempo per poter studiare una raccolta differenziata efficace, efficiente ed anche economicamente vantaggiosa.L’incenerimento, da scongiurare, è un processo di combustione dei rifiuti ad alta temperatura che dà come prodotti finali gas e ceneri pericolosissime. Il calore sviluppato può essere recuperato e utilizzato per produrre vapore, poi utilizzato per la produzione di energia elettrica e come vettore di calore (ad esempio per il teleriscaldamento di appartamenti ad uso abitativo).Ma l’amministrazione comunale dovrebbe invece parlare di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, per ogni tipologia di rifiuto (umido, carta, plastica, vetro, lattine…). Il metodo di raccolta consigliabile è quello definito “porta a porta”, poiché quello effettuato attraverso “contenitori stradali” potrebbe dare adito a negligenze da parte dei cittadini meno volenterosi. Il metodo “porta a porta” invece prevede il periodico ritiro a domicilio della spazzatura.Grazie a questa scelta, i rifiuti potranno essere trattati tramite processi volti a eliminare i materiali non combustibili e riciclabili (vetro, metalli, carta) destinati alle ditte di riciclaggio, e la frazione umida (la materia organica come gli scarti alimentari, agricoli, ecc...) destinata alle centrali di compostaggio. Il prodotto restante non sarà uno scarto, ma CDR, ovvero Combustibile Derivato da Rifiuti che ha come merito quello di ridurre moltissimo la quantità delle pericolose ceneri prodotte dalla combustione.Anche dal punto di vista economico questa sarebbe una scelta positiva. Si avrebbe infatti un abbassamento dei costi in quanto il costo-medio di conferimento in discarica è alto, mentre per il conferimento del CDR ad un apposito impianto di combustione, e per la frazione umida conferita alle industrie di compostaggio, si avrebbero dei costi sicuramente inferiori. Inoltre si avrebbe anche un guadagno per il conferimento dei riciclabili alle apposite aziende. Quindi se oggi il costo totale fosse 100 si potrebbe passare ad un costo di 30 per conferire CDR e 30 per l’umido, aggiungendo dei piccoli guadagni derivanti dai prodotti riciclabili, passando quindi da un costo totale di 100 a forse uno di 50: avremmo il doppio merito di salvaguardare l’ambiente ed il territorio pontino e di abbassare la tassa comunale sui rifiuti (TARSU). Si potrebbe infine ipotizzare l’arrivo di aziende produttrici CDR e materiali riciclati in modo da creare posti di lavoro e un’industria poco invasiva per il territorio.
IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA:
Di dare mandato al Presidente del Consiglio per una prossima convocazione, entro 15 giorni, di un Consiglio Comunale ad hoc per trattare il solo punto all’o.d.g. della raccolta differenziata da effettuarsi nel Comune di Pontinia e di richiedere all’assessore all’Ambiente la presentazione di un piano rifiuti, in quella sede, che rispetti il decreto Ronchi e le norme sull’ambiente e sanità.

GIORGIA MELONI: RILANCIARE L'ESTRO GIOVANILE


INTERVISTA DEL TGCOM DA DOMENICO CATAGNANO. "Ho 31 anni, in tutti i modi mi sento legata alla mia generazione, sono una ragazza come tutte le altre, vado al cinema, leggo i libri, esco con gli amici, vado a cena fuori, faccio le vacanze. Sono una persona normale, o almeno ho la presunzione di esserlo". Parole e musica (rigorosamente dei Red Hot Chili Peppers, la sua grande passione) di Giorgia Meloni, ministro delle Politiche Giovanili del Berlusconi IV. E' appassionata di rugby, tennis, scacchi e immersioni, colleziona angeli ("ma non ne parlo più, che detta così sembra new age oscena") e l'ultima volta che è andata al cinema ha visto "Into the wild". Alla seconda legislatura, già vicepresidente della Camera (la più giovane della storia della Repubblica), l'enfant prodige del quartiere romano della Garbatella si è tuffata nel nuovo incarico con entusiasmo, tracciando le linee guida per una serie di interventi su cui ancora preferisce non sbilanciarsi".
Lavoro e casa sono due delle priorità da affrontare, non crede?
Certamente, ma a me pare che si voglia schematizzare l'operato di un ministero che non sia schematizzabile. Noi dovremo dimostrare una certa discontinuità col tema delle politiche giovanili cercando di ragionare non per compartimenti stagni e iniziative-spot ma dando un perimetro al lavoro che si vuole fare. Immaginare quindi che tipo di Italia costruire domani, che tipo di generazione si vorrebbe. La condizione di precarietà nella quale versano molti giovani non consente di affrontare il tema sul piano esclusivamente professionale, perché rimane il problema della casa. Si deve inoltre tenere conto della formazione scolastica e universitaria, renderla più vicina al mondo del lavoro.
Quindi passando al concreto...
Ci sono una serie di iniziative che erano già previste nel programma del Pdl. Per il lavoro precario, ad esempio, si ipotizzava il credito d'imposta per chi stabilizza i lavoratori a tempo determinato, o ancora si prospettavano una serie di incentivi per le giovani imprese per dare opportunità anche se non si hanno gli strumenti iniziali istituendo prestiti d'onore e no-tax. Il piano casa parte dal basso, dall'edilizia residenziale popolare ai mutui agevolati. Si dovrebbe dare la possibilità di riscattare il proprio affitto nelle case di proprietà pubblica come parte del mutuo per permettere alle famiglie meno abbienti di diventare proprietarie. Noi vogliamo partire dal programma, e poi disegnare un perimetro.
Lei fa politica da ormai quindici anni, ha visto formarsi una generazione. Concorda sul fatto che molti giovani accettano passivamente certe situazioni di comodo e che sono in pochi a volersi dare veramente da fare?
Io penso che sia più difficile trasmettere oggi valori positivi alle giovani generazioni. Ma si tratta di ragazzi, esattamente come lo sono stati i loro padri e i loro nonni, ragazzi che sono molto diversi da come vengono raccontati. Sembra che nessuno però abbia voglia di parlare delle difficoltà che loro hanno per raggiungere la metà dello spazio che chi li ha preceduto aveva nella società. Si semplifica raccontando una generazione che non ha valori, il problema vero è che la stragrande maggioranza dei ragazzi che non corrisponde a quest'etichetta finora non ha avuto la possibilità e la determinazione di farsi sentire.
E quindi...
Quindi bisogna puntare sulla formazione della giovane impresa. Un elemento che non si calcola mai negli studi economici è quello che si potebbe definire il "genio", l'estro, la disponibilità al sacrificio, il coraggio dei singoli. Credo che ci sia bisogno di sostenere questi ragazzi nella formazione, che ci sia bisogno di fare in modo che quanto si investe rimanga in quel territorio e non emigri portando ricchezza in altre regioni. Penso al Mezzogiorno, si potrebbe rimanere valorizzando anche quelle che sono le vocazioni naturali, come il turismo.
Politiche giovanili vuol dire occuparsi anche di natalità. I giovani italiani non fanno più figli...
Sostegno a maternità e incentivo a natalità sono necessari con una legislazione attraverso la quale lo Stato scelga di combattere come priorità per il proprio futuro la crisi demografica. Nel 2050 oltre il 35% della nostra popolazione avrà più di 65 anni, ciò significa che il nostro sistema non potrà reggere. Il nostro obiettivo dovrebbe tendere a fare figli a costo zero. Personalmente ho presentato una proposta di legge nella scorsa legislatura, che prevede tra le altre cose l'introduzione del "quoziente familiare" per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali, detrazioni per tutto quello che riguarda la cura del bambino, sostegno alla formazione dei figli fino al 18mo anno, una maggiore divisione di responsabilità tra madri e padri. Si deve far in modo che la maternità sia percepita come una scelta di libertà e non un sacrificio, perché io credo che in quest'ottica molte donne non avrebbero scelto di abortire in tutti questi anni.
E in tal senso, qual è la sua posizione sulla 194?
Penso che la 194 sia in primis una legge da applicare. C'è tutta una parte che riguarda la prevenzione, il sostegno alle madri e la possibilità di conoscere quali sono le strade alternative all'interruzione della gravidanza che non è stata mai applicata. Penso che avere un'ottica integrale della legge darebbe un altro senso al dibattito in corso, per capire meglio se effettivamente a trent'anni dall'entrata in vigore la 194 sia perfettibile oppure no.
Per finire, gli italiani si aspettano molto da lei. Secondo un sondaggio Ipr Marketing lei è risultata quella con un gradimento del 62%, il più alto tra i ministri del nuovo governo.
Mi fa piacere, è una responsabilità ma anche una difficoltà. Con un gradimento basso si può migliorare, mentre un gradimento alto è più difficile mantenerlo. Mettiamola così, sul piano dell'incarico ministeriale non può che essere uno stimolo a produrre.

lunedì 12 maggio 2008

CENTRO COMMERCIALE SITO EX MIRALANZA: SPUNTI DI RIFLESSIONE, REGIONIAMO UN PO'...

Si è riunita il 19 dicembre alle 13.00 la Conferenza dei Capigruppo per analizzare “preliminarmente” l'intenzione di voler installare un centro commerciale nell'area ex Mira Lanza. Presenti, oltre al Sindaco Tombolillo, il consigliere Medici (P.D.), Torelli (A.N.), Novelli (F.I.) e Donnarumma (U.D.C.); assente Tortorelli (DC).
Unico documento presente in Comune, per ora, è una missiva protocollata il 17/12/2007 (protocollo n. 21357) nella quale la società "Nuova edilizia s.r.l." con sede in Mirano (VE) presenta la richiesta e la volontà di voler edificare un centro commerciale nell'area ex Mira Lanza; non è presente ancora il progetto! La "Nuova Edilizia s.r.l." ha stipulato un contratto preliminare di compravendita con la società "Reckitt Benckiser s.p.a." per l'acquisto del complesso immobiliare di Mesa. La società scrivente ha intenzione di attuare il recupero e la riconversione funzionale del sito attualmente dismesso, previa bonifica ambientale dello stesso, mediante realizzazione di un "centro commerciale". Inoltre, si legge che si rende disponibile a sottoscrivere un accordo di programma con l'Amministrazione Comunale, in quanto Ente in possesso di competenza primaria o prevalente sull'opera, congiuntamente alla Regione Lazio per la definizione di un programma di riqualificazione dell'area in oggetto nonché dell'area più vasta. Ai fini dell'attuazione dell'accordo di programma, continua la società Nuova Edilizia s.r.l., si rende disponibile a: 1) definire, in concerto con l'Amministrazione di Pontinia, relativamente al settore commercio, azioni mirate a mantenere un equilibrio tra le attuali realtà esistenti all'interno del territorio comunale e la nuova iniziativa oggetto della presente istanza; 2) studiare un progetto di sistemazione della viabilità interessata dall'intervento previo studio di impatto sulla viabilità; 3) definire modalità e impegni diretti all'incremento dell'occupazione locale.
Questo è ciò che penso a riguardo:
Prima nota positiva è che ci si sta impegnando a bonificare il sito da acidi, saponi ed eternit e quindi si sta abbattendo moltissimo l'impatto ambientale dell'insediamento. Inoltre si deve pensare allo stato attuale di degrado estetico dell'area che sarebbe abbattuto anch'esso per far posto ad una struttura sicuramente "gradevole".
Inoltre occorre pensare che dalla realizzazione del Centro arriveranno 1.500.000 euro di "Bucalossi" che il Comune dovrà rispendere a favore dei cittadini di Pontinia e 150.000 euro ogni anno di ICI da gestire nel bilancio comunale.
Importantissimo è che nel Centro troverà una buona collocazione la vendita al dettaglio di prodotti agricoli e della filiera agro-alimentare e lattiero-casearia tipici dell'Agro Pontino: sarà così realizzata la filiera corta dal produttore locale al consumatore con riduzione di prezzi al consumo e aumento della qualità dei prodotti.
Per quanto riguarda il merito della faccenda, occorre innanzitutto definire un Piano del Commercio, finora inesistente a Pontinia, al fine di determinare su mappa, in modo logico, completo e coerente, lo sviluppo che si vuol dare alle varie zone del Comune di Pontinia.

Riguardo la decisione da prendere sulla realizzazione del centro commerciale non basta solo questa missiva, ma occorre aspettare il progetto dell'opera per meglio valutare tutti i benefici e le negatività che comporterebbe eventualmente quest'opera futura.
Già da subito però vanno posti dei paletti ben precisi: si devono subito convocare ufficialmente tutti i commercianti presenti in zona per presentare loro il progetto, per ascoltarli in merito e per chiedere ad ognuno di presentare richieste ed osservazioni, perchè il lavoro e i sacrifici dei nostri commercianti vanno tutelati e valorizzati; unitamente a loro vanno convocate le associazioni di categoria e i sindacati operanti in tale settore come l’ASCOM e la CONFCOMMERCIO.

Poi si dovrà analizzare seriamente l’impatto che si avrà con la viabilità e le soluzioni per non arrecarle danno di concerto con la Regione Lazio e l'ANAS: non credo che la s.s. Appia e le migliare che la intersecano possano essere allargate in quanto vi sono i pini o i canali di bonifica che costeggiano entrambi i lati di percorrenza, anche se si dice che sarà fatta una rotatoria di all'intersezione della migliara 52 e saranno potenziate le migliare 51 e 53...
Solo se queste condizioni finora esposte daranno parere favorevole, soprattutto con rispetto alla volontà popolare dei commercianti, allora si passerà ad analizzare i restanti elementi, primo di tutti la creazione di nuovi posti di lavoro che si verrebbero a creare. Sicuramente quest'opera creerà un indotto lavorativo significativo perchè saranno interessate le ditte di edilizia, le ditte che curano gli impianti elettrici, fognarii, idrici e di condizionamento dell'aria. Inoltre occorreranno dei vigilantes, un'impresa di pulizie e una ditta di giardinaggio. All'interno del centro troveranno occupazione lavoratori presso i negozi, bar, ristoranti e presso il centro della grande distribuzione per un totale di circa 300/400 posti di lavoro tra fissi e "a contratto".
Da amministratore pubblico, seppur di minoranza o d'opposizione, sento il dovere di riflettere su tutte queste componenti negative e positive e sento il dovere di non sottrarmi ad un confronto serio con tutti coloro che vorranno effettuare le loro rimostranze e i loro consigli per cercare di arrivare a quella che definisco "la miglior scelta possibile" o forse la meno peggio...
Dal punto di vista burocratico-amministrativo però occorre precisare sicuramente una defezione: l’amministrazione di centro sinistra sta esagerando nell'individuare tutte queste zone commerciali a Pontinia senza mai fermarsi a riflettere sull'insieme e sulla totalità del territorio. Inoltre balza all’occhio che tutte queste nuove pianificazioni non stanno avvenendo secondo un disegno organico e cioè attraverso la pianificazione del Piano Regolatore Generale unico strumento che garantisce una logica pianificazione, ma attraverso gli interventi eccezionali tipici della “variante” il che fa capire come questo immenso quadro rischi di non essere più un dipinto ma una tavolozza impasrocchiata di colori e chiazze buttate qua e là in modo incoerente e confusionale. Occorre considerare infatti che ci troviamo di punto in bianco ad avere ben 3 zone commerciali di cui solo una è prevista dal p.r.g. ed è quella di via Marconi. Le altre due (via Tavolato ed ex Miralanza) sono state istituite attraverso variante urbanistica.
Quest’opera potrebbe rappresentare sicuramente un’ulteriore minaccia al precario mondo dei commercianti che quotidianamente si trovano a lottare contro l’inflazione, il calo delle vendite, le minacce di agenti esterni, i rischi che un investimento vada male… La stessa Regione Lazio riconosce che la zona provinciale di Latina non può ospitare un mega centro come quello che si sta ipotizzando. Ecco che anche in quest'occasione si parla di approvare una "deroga" al limite di nuova costituzione di centri commerciali fino al 2011 attraverso un accordo di programma tra Sindaco e Presidente regionale (che andrebbero comunque ratificati dai rispettivi consigli). Le stesse opposizioni in Regione Lazio (AN, FI, UDC, La Destra) sono unanimi nel criticare la spregiudicata costruzione e autorizzazione di centri commerciali da parte di Veltroni Sindaco di Roma (approvazioni che risalgono all'ultimo quinquennio) e di Marrazzo Presidente della Regione per la provincia di Roma. Le critiche non sono mosse così tanto per "essere opposizione" ma perchè si è giunti già da tempo alla saturazione commerciale della zona Roma e centro-sud della regione. Lo stesso LatinaFiori sta aprendo delle procedure di mobilità del personale (ragazzi e padri di famiglia) che perderanno il posto di lavoro perchè il settore è un pò in crisi oggettiva.
Credo che il Comune dovrebbe comunque aiutare questo importantissimo settore economico e invece cosa fa la Giunta Tombolillo? Si aumentano gli stipendi di Sindaco e assessori di ben tre volte, ma mantengono al massimo la TARSU sui locali commerciali che arriva fino a 13 euro al metro quadro.
Invece di prelevare così tanto ai commercianti si deve abbassare loro tale tassa comunale! Invece di mettere in ginocchio un settore intero si devono restituire tali soldi prelevati in eccesso sotto forma di decorazioni, abbellimenti stradali, piantumazione di nuovo verde pubblico o comunque qualsiasi attrattiva che possa favorire l’attrazione dei consumatori! Per ora il centro commerciale potrebbe esistere già e lo abbiamo al centro di Pontinia se le vie fossero abbellite ed arredate sperando che i commercianti siano però ben lieti di poter lavorare anche la domenica o di fare un piccolo sforzo in più...

domenica 11 maggio 2008

DOPO 21 ANNI FINI PASSA IL TESTIMONE: LA RUSSA REGGENTE. "...la gente ha capito la nostra sfida prima ancora di qualche dirigente..."


"Alleanza Nazionale ha saputo vedere giusto. Ma con serena consapevolezza dobbiamo dare atto a Berlusconi e Bossi di avere avuto lungimiranza politica e capacità di comprendere che era il momento, che quella del Pdl era l'unica possibilità di dare una alternativa ad un'Italia che voleva liberarsi non solo dai fallimenti del governo Prodi ma dall'inguaribile complesso di superiorità della sinistra sulla società italiana, che invece aveva bisogno di cose diverse". E' uno dei passaggi centrali del discorso di Gianfranco Fini all'assemblea nazionale di AN. Fini dà atto agli alleati di aver colto il giusto momento politico per dar vita al Pdl ma rivendica anche la capacità di Alleanza Nazionale di aver fatto le giuste scelte, fin dal passato con la svolta di Fiuggi e ora con il Popolo della libertà. "Adesso abbiamo certamente davanti cinque anni di una nuova legislatura - afferma Fini definendo solida la maggioranza. Oggi lo possiamo dire, ma ci sono stati momenti in cui era lecito avere timori, perché bisogna convincere e convincersi. Abbiamo sentito ironie, cattiverie, malizie. Eppure abbiamo visto giusto".

"Questa è la mia ultima relazione da presidente del partito. Lo dico con emozione non solo personale per i risultati elettorali e per quello che il partito si accinge a fare nei prossimi mesi". Con queste parole Gianfranco Fini ha aperto l'assemblea nazionale di AN dicendo grazie agli elettori che hanno consentito i recenti successi della destra, grazie alla classe dirigente del partito e "ricordando coloro che non sono presenti per vivere questa giornata, penso a Pinuccio, Marzio, Nicola, Almerigo e tanti altri". Dopo 21 anni, Fini si appresta a passare il testimone al 'reggente' La Russa che affiancato dall'ufficio politico e da un nuovo esecutivo, dovra' traghettare An nel Pdl.

"C'é un unico sassolino che mi tolgo dalle scarpe nel momento in cui passo il testimone, un'unica puntura di spillo: oggi mi voglio prendere il piccolo lusso di dire che la nostra gente ha capito la grande sfida politica del Pdl molto prima di qualche dirigente che ne ha compreso l'importanza solo dopo aver avuto la sicurezza di essere incluso nelle liste o di avere avuto posto al governo".

"Parlare della mia elezione alla presidenza della Camera è per me la parte più difficile della mia relazione, quella che mi mette più in imbarazzo perché riguarda la mia persona", ammette Gianfranco Fini quando arriva a parlare della sua elezione alla terza carica dello Stato, dopo avere elencato i successi della vittoria elettorale di aprile, della vittoria di Alemanno a Roma e della presenza della destra nella squadra di governo. "E' stato detto ed è vero che con la mia elezione alla presidenza di Montecitorio finisce il dopoguerra - afferma Fini - ma quello che è accaduto è per noi qualcosa di maggiore e di diverso. Ricoprire la terza carica dello Stato quando si è consapevoli di essere uomo di parte può far dire che è finito il dopoguerra, ma per noi è anche l'ultimo atto di una intuizione politico-culturale che è stata alla base della svolta di Fiuggi. Rileggetevi quelle pagine. Il nostro obiettivo, e lo abbiamo centrato, era di mostrare che con il consenso degli elettori saremmo riusciti a far venire meno la nostra minorità". "Per noi - dice ancora Fini - non è solo finito il dopoguerra. Abbiamo anche ricomposto una frattura, superato un fossato, non siamo più figli di un dio minore, abbiamo riportato la destra ad essere centrale".

Gianfranco Fini sprona il suo partito, prima di passare la guida di An al reggente Ignazio La Russa, affiancato dall'ufficio politico e da un nuovo esecutivo, a "non fermarsi in corso d'opera nella costruzione del Pdl". Sono convinto che le condizioni per la nascita del nuovo partito ci siano tutte - afferma Fini - c'é la volontà degli amici di Forza Italia e di Berlusconi in primo luogo". Chiedo a voi di lavorare con convinzione - prosegue Fini - perché il Pdl è il compimento della strategia di Fiuggi. Alleanza Nazionale del '94 altro non e' che il Pdl del 2008. Già da allora An era una coalizione di popolo. Quello di oggi per noi è l'ultimo atto e dobbiamo camminare perché, attraverso la nascita del Pdl, si compia l'ultimo tratto di strada e si crei un grande punto di riferimento nel Paese maggioritario e fondato sui nostri valori".

"Il compito del partito è segnato e io affido a La Russa la reggenza perché, affiancato dall'ufficio politico composto da Alemanno, Ronchi, La Morte, Matteoli e Gasparri, cioé il gruppo dirigente degli ultimi due anni, ed immeditamente affiancato da un esecutivo nominato da La Russa procedano per dar vita al Popolo della Libertà". "La mia ultima direttiva, prima di passare le consegne - ha aggiunto Fini - è che la scrittura dello statuto e delle regole e l'individuazione dei luoghi delle decisioni politiche e della classe dirigente non sia una operazione di vertice ma coinvolga la nostra gente, alla quale bisogna far capire perché si chiede un passaggio ulteriore. La nascita del Pdl non può essere una fusione a freddo, come è stato per il Pd".

mercoledì 7 maggio 2008

E' NATO IL NUOVO GOVERNO ITALIANO: GIORGIA MELONI MINISTRO POLITICHE GIOVANILI


Silvio Berlusconi ha accettato l'incarico di formare un nuovo governo conferito dal Capo dello Stato. Sono 21 i ministri del nuovo Governo la cui costituzione è stata annunciata dal Presidente del Consiglio al Quirinale. Si tratta di 12 ministri con portafoglio e 9 senza portafoglio. Gianni Letta è il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Presidente del Consiglio: Silvio Berlusconi
Esteri: Franco Frattini
Economia: Giulio Tremonti
Interno: Roberto Maroni
Giustizia: Angelino Alfano
Difesa: Ignazio La Russa
Attività produttive: Claudio Scajola
Welfare: Maurizio Sacconi
Politiche Agricole: Luca Zaia
Ambiente: Stefania Prestigiacomo
Infrastrutture e Trasporti: Altero Matteoli
Istruzione-Università-Ricerca: Maria Stella Gelmini
Beni Culturali: Sandro Bondi
Politiche Giovanili: Giorgia Meloni
Riforme Federalistiche: Umberto Bossi
Funzione Pubblica: Renato Brunetta
Rapporti con il Parlamento: Elio Vito
Semplificazione: Roberto Calderoli
Affari Regionali: Raffaele Fitto
Politiche Comunitarie: Andrea Ronchi
Pari Opportunità: Mara Carfagna
Attuazione del Programma: Gianfranco Rotondi

COSTO TOTALE CICLO RIFIUTI E TARSU: TOMBOLILLO NON ABBASSA LE TASSE COME PROMESSO! E TRA POCO ARRIVA IL BILANCIO "NON PARTECIPATO"...


Domenica 4 maggio il Sindaco Tombolillo ha annunciato attraverso Latina Oggi che le tariffe per i servizi a domanda (mense e trasporto alunni) e la tassa sui rifiuti, resteranno invariate.
Ma il Sindaco Tombolillo non ha detto quale fosse l’entità di tali tariffe, e non ha nemmeno ammesso che non stanno rispettando le promesse elettorali e i propositi del loro programma di “riduzione” delle varie tariffe comunali. Ebbene, per quanto riguarda la TARSU, la Giunta Comunale con la deliberazione 62 del 10/04/2008 (che si può vedere e stampare dal mio sito www.paolotorelli.blogspot.com) ha approvato il costo netto dell’intero ciclo di raccolta e trattamento dei rifiuti solidi urbani: l’ammontare è di 1.191.576,47 €. Ma occorre analizzare le varie voci di spesa per comprendere come questa cifra enormemente elevata sia dovuta per colpa delle scelte di Tombolillo e della sua maggioranza: infatti il canone annuo di smaltimento della discarica è di 507.056 €, il contributo di ristoro al Comune di Latina è di 50.705 € e la gestione dello smaltimento rifiuti è di 74.657 €; i restanti sono dovuti alla raccolta e al trasporto. La colpa è da attribuire alla Giunta Tombolillo perché loro non hanno intenzionalmente voluto avviare la raccolta differenziata e quindi, conferendo tutto in discarica, compreso anche i materiali riciclabili come carta, plastica e vetro e i materiali umidi e di giardinaggio, il costo è alle stelle.
A causa di questo costo totale, di conseguenza, sono altissime le tariffe TARSU per abitazioni e soprattutto per le attività commerciali. Infatti per ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie la TARSU è di 11,15 €/mq; per l’ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio la TARSU è di 12,77 €/mq; bar, caffé, pasticcerie 8,09 €/mq; mense, pub, birrerie 7,24 €/mq. Queste tariffe sono elevatissime a causa delle “non scelte” del Sindaco Tombolillo e della sua Giunta che non fanno decollare la raccolta differenziata, la quale farebbe abbassare il costo totale di trattamento dei rifiuti e aiuterebbe a decongestionare la discarica di Latina.
Per quanto riguarda il Bilancio di Previsione che il Consiglio Comunale si accinge ad approvare c’è da dire innanzitutto che la maggioranza ha blindato la redazione di tale importante documento economico e l’opposizione finora non ha potuto collaborare, né poter esprimere le proprie osservazioni. Dai banchi dell’opposizione abbiamo più volte richiesto che questo bilancio fosse “partecipato” e cioè fosse il frutto delle istanze dell’opposizione e dei cittadini rappresentati dalle associazioni presenti sul territorio. Ma, come sempre, il Sindaco non ha accolto tale nostra istanza di democrazia e trasparenza. Io personalmente avrei proposto la creazione di un capitolo di bilancio per aiutare le giovani coppie che volessero fare un figlio, un capitolo di bilancio per l’installazione su edifici pubblici di pannelli fotovoltaici, un capitolo più sostanzioso per l’agricoltura e la filiera agro-alimentare. Questi propositi li presenterò al prossimo consiglio comunale sotto forma di emendamenti ma tanto la maggioranza non li accetterà con la scusa che è troppo tardi, come se fosse colpa nostra che la maggioranza in tutti questi mesi ci ha ignorato! Certamente un capitolo resterà purtroppo invariato: è quello che contiene lo stipendio di Sindaco ed assessori: il primo prende 3000 €/mese e i secondi 1200 €/mese. Tale capitolo per gli stipendi immeritati ammonta a 136.800 €/anno.