mercoledì 12 novembre 2008

ONORE AI CADUTI DI NASSIRIYA, ALLA PATRIA ITALIA


Nel mese di marzo 2003 inizia l'operazione "Iraqi Freedom" (OIF), o seconda guerra del golfo, da parte di una coalizione composta principalmente degli eserciti britannico e statunitense e da altri Stati. Il 1 maggio 2003 la guerra è ufficialmente finita, anche se di fatto gli eserciti stranieri non hanno mai avuto il controllo pieno del territorio, subendo enormi perdite dovute ad attacchi ricorrenti. La risoluzione ONU n.1483 del 22 maggio 2003 approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite invita tutti gli Stati a contribuire alla rinascita dell'Iraq, favorendo la sicurezza del popolo iracheno e lo sviluppo della nazione. L'Italia partecipa attraverso la missione "Antica Babilonia" fornendo forze armate dislocate nel sud del Paese, con base principale a Nassiriya, sotto la guida inglese. La missione italiana è iniziata il 15 luglio 2003 ed è un operazione militare con finalità di peacekeeping (mantenimento della pace), che ha i seguenti obbiettivi: ricostruzione del "comparto sicurezza" iracheno attraverso l'assistenza per l'addestramento e l'equipaggiamento delle forze, a livello centrale e locale, sia nel contesto della NATO sia sul piano bilaterale; creazione e mantenimento della necessaria cornice di sicurezza; concorso al ripristino di infrastrutture pubbliche ed alla riattivazione dei servizi essenziali; rilevazioni radiologiche, biologiche e chimiche; concorso all'ordine pubblico; polizia militare; concorso alla gestione aeroportuale; concorso alle attività di bonifica, con l'impiego anche della componente cinofila; controllo del territorio e contrasto alla criminalità. La missione termina il 1 dicembre 2006.Il 12 novembre 2003 avviene il primo grave attentato di Nassiriya. Alle ore 10:40 ora locale, le 08:40 in Italia, un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti la base militare italiana, provocando l'esplosione del deposito munizioni della base e la morte di diverse persone tra militari e civili. Il tentativo di Andrea Filippa, di guardia all'ingresso della base "Maestrale", di fermare, con il mitragliatore pesante in dotazione, i due kamikaze che erano alla guida del camion risulta vano, anzi, gli attentatori risposero al fuoco con i kalashnikov. I primi soccorsi furono prestati dalla nuova polizia irachena e dai civili del luogo. Nell'esplosione rimase coinvolta anche la troupe del regista Stefano Rolla che si trovava sul luogo per girare un documentario sui soldati italiani in missione. L'attentato provoca 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni. Gli italiani sono: a) i carabinieri: Sottotenente Giovanni Cavallaio; Sottotenente Enzo Fregasi; Sottotenente Filippo Merlino; Sottotenente Alfonso Trincone; Maresciallo aiutante Massimiliano Bruno; Maresciallo aiutante Alfio Ragazzi; Maresciallo capo Daniele Ghigne; Brigadiere Giuseppe Coletta; Brigadiere Ivan Ghitti; Vice brigadiere Domenico Intravaia; Appuntato Horatio Majorana; Appuntato Andrea Filippa; b) i militari dell'esercito: Capitano Massimo Ficuciello; Maresciallo capo Silvio Olla; Caporal maggiore capo scelto Emanuele Ferraro; Primo caporal maggiore Alessandro Carrisi; Caporal maggiore Pietro Petrucci; c) i civili: Dottor Stefano Rolla (regista); Signor Marco Beci (cooperatore internazionale).Inoltre provoca circa 140 feriti.

OGGI COME IERI RICORDO GLI EROI DELLA PATRIA: GRAZIE RAGAZZI!!!

venerdì 7 novembre 2008

CAL: PAOLO TORELLI UNICO CANDIDATO DELLA PROVINCIA PER LA LISTA "IL POPOLO NEGLI ENTI LOCALI" FASCIA DEMOGRAFICA 5000-15000 ABITANTI


Il Consiglio delle Autonomie Locali, la “seconda Camera” della Regione Lazio, sarà il luogo istituzionale dove siederanno, fianco a fianco, il Sindaco di Roma e i cinque Presidenti delle province laziali, insieme ai sindaci dei capoluoghi e agli amministratori dei comuni laziali, siano essi città o piccoli centri montani. Obiettivo di questa istituzione, prevista dallo Statuto della Regione Lazio e disciplinata dalla L.R. 1/2007, è realizzare una cerniera tra i diversi livelli di governo locale, per porre fine ad un centralismo regionale che, troppo spesso, non ha consentito di ben interpretare le esigenze e le potenzialità dei territori e garantire l’effettiva partecipazione degli enti locali all’attività della Regione.
Siamo gli unici in Italia a far votare, per l’elezione di 17 rappresentanti dei Comuni, l’intero corpo elettorale costituito dai consiglieri di tutte le comunità del Lazio. Saranno circa 6000 gli amministratori comunali che avranno diritto al voto.
Il prossimo 11 novembre si voterà per l’elezione dei 17 componenti elettivi del Consiglio delle Autonomie Locali, da parte dei Consigli comunali del Lazio, non capoluoghi di provincia, sulla base di liste ripartite per classi demografiche. A tal fine, il Presidente del Consiglio comunale provvederà a convocare un consiglio comunale per l’11 novembre, avente per ordine del giorno l’elezione dei componenti del Consiglio delle Autonomie Locali. Gli aventi diritto al voto sono il Sindaco ed i consiglieri comunali.
Ciascun elettore esprime il proprio voto apponendo un segno corrispondente alla lista prescelta, inoltre possono essere espresse fino a 2 (due) preferenze nelle apposite righe a fianco della lista di appartenenza.
Nel caso di mancato svolgimento delle elezioni presso il Comune d’appartenenza, i Sindaci ed i consiglieri elettori potranno esercitare il loro diritto di voto dalle ore 15 alle ore 18 del giorno 12 novembre presso le sedi del Genio Civile di Latina in Piazza del Popolo n. 5.
Sono l’unico amministratore della nostra provincia presente nella lista denominata “il Popolo negli enti locali”: TORELLI PAOLO, per la classe demografica comuni tra i 5.000 e 15.000 abitanti.

martedì 4 novembre 2008

ROGO HILME: MASSIMA ATTENZIONE ALLE POSSIBILI SPECULAZIONI. SIA DESTINATA A SCOPI SOCIALI: COMUNITA' GIOVANILI E CASE POPOLARI

In merito all’incendio dello stabilimento ormai inattivo della Hilme di Pontinia, la fabbrica di componenti elettronici fallita nel maggio 2006, occorre fare chiarezza e dedicare molta attenzione. La struttura di viale Italia, finita in macerie, a causa di un violento rogo, dovrà essere messa all’asta il prossimo 11 dicembre dal tribunale fallimentare. Pesanti i danni recati al reparto di foratura meccanica della vecchia fabbrica, lì dove nascevano gli elettrodomestici e computer prodotti fin dal 1956 dalla Circe, divenuta poi Ducati, quindi Zanussi e infine Hilme. L’intrusione di estranei all’interno del complesso industriale di viale Italia non è cosa nuova: risultano infatti frequenti le denunce di furto presentate dagli ex proprietari del sito, protetto da recinzioni ormai avulse.
Le prime indagini confermano la natura dolosa dell’incendio che nella notte tra sabato e domenica ha distrutto parte dello stabilimento della ex Hilme. Ma, stando alla ricostruzione fatta dai carabinieri di Pontinia e dai vigili del fuoco, non sarebbero professionisti gli autori del rogo che ha mandato in fumo il reparto meccanico dell’azienda produttrice di componenti elettronici fallita nel 2006. La mano dolosa all’origine delle fiamme sarebbe quindi quella dei vandali che già in passato si erano introdotti nella struttura per compiere furti o danneggiamenti.
Restano tuttavia i dubbi legati all’assenza di precedenti atti incendiari di grande portata a cui collegare l’episodio che domenica mattina ha colto di sorpresa tutta Pontinia.
Chiedo all’amministrazione di prestare la massima attenzione e vigilanza sull’accaduto poiché l’elemento che desta più di una perplessità è la prossima convocazione dell’asta fallimentare del sito della Hilme dell’11 dicembre: in attesa che i carabinieri e la magistratura emettano un verdetto definitivo sulla natura dell’episodio e sugli eventuali responsabili, chiedo al Sindaco di convocare il Consiglio Comunale per evitare che si adombrino possibili speculazioni sul sito della Hilme e per discutere la futura destinazione urbanistica dell’area.
Già al precedente Consiglio Comunale io, Di Trapano e Belli abbiamo espresso timori circa la possibilità di tramutare l’indirizzo della zona in “edificabile”. Io propongo di dare un segnale forte a chiunque abbia solo pensato di poter approfittare dei giovamenti economici di questo rogo: dobbiamo approvare una variante urbanistica per destinare quella zona a scopi sociali, magari destinandola alla creazione di un zona residenziale popolare (PEEP zona 167), che in consiglio mi è stato risposto alla mia interrogazione che si può fare, con al pian terreno un locale da destinare alla creazione di una “comunità giovanile” attraverso i finanziamenti del Ministero della gioventù, contenuti nel decreto del nuovo Ministro On. Giorgia Meloni presentato in C.d.M.

4 NOVEMBRE: FESTA DELLE FORZE ARMATE E FESTA DEL POPOLO ITALIANO

Il 4 Novembre è una data storica per l'Italia. Novant'anni orsono, si completava con la fine della Prima Guerra Mondiale, il ciclo delle campagne nazionali per l'UNITA' D'ITALIA. Un cammino lungo, durato settant'anni, dalla Prima Guerra d'Indipendenza in avanti. Un percorso difficile, intrapreso da uno dei Regni preunitari e portato a termine con il concorso convinto della popolazione di tutte le regioni d'Italia, mosse dal desiderio di mettere sotto un'unica Bandiera le sorti della penisola.