mercoledì 24 agosto 2011

PONTINIA, TORELLI PRESIDENTE DELLA COMM. TRASPARENZA AVVISA: BANDO PUBBLICO PER LA SELEZIONE DI RILEVATORI PER IL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE


Il Comune di Pontinia intende procedere alla selezione pubblica finalizzata alla formazione di una graduatoria di rilevatori da utilizzare nell’Ufficio Comunale di Censimento (UCC) del Servizio Statistica , per svolgere le attività del 15° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni.

REQUISITI
Gli aspiranti all’incarico di rilevatori devono essere in possesso dei requisiti di seguito richiesti:
1. cittadinanza italiana ovvero di uno degli Stati membri dell’Unione Europea. I cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea
devono peraltro godere dei diritti civili e politici negli Stati di appartenenza o di provenienza, avere adeguata conoscenza della lingua
italiana, essere in possesso, fatta eccezione della titolarità della cittadinanza italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i cittadini
della Repubblica Italiana;
2. età non inferiore agli anni 18;
3. godimento dei diritti civili e politici;
4. assenza di condanne penali che, salvo riabilitazione, possano impedire l’instaurarsi e/o il mantenimento del rapporto di impiego;
5. non essere stati esclusi dall’elettorato attivo, né essere stati licenziati per persistente insufficiente rendimento da una pubblica
amministrazione, ovvero per aver conseguito l’impiego stesso attraverso dichiarazioni mendaci o produzione di documenti falsi o
viziati da invalidità non sanabile;
6. non essere stati dichiarati decaduti da un impiego statale, ai sensi dell’art. 127, 1° comma, lettera d) del Testo Unico delle
disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con Decreto del Presidente della Repubblica 10.1.57,
n. 3;
7 . di essere in possesso della patente di guida di categoria B e essere automuniti;
8. titolo di studio: diploma di scuola media superiore;
9. Idoneità psicofisica alle mansioni da svolgere.
I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di ammissione
alla procedura selettiva e mantenuti per tutto il periodo del rapporto di collaborazione.
Il difetto dei requisiti prescritti, accertato nel corso della selezione, comporta l’esclusione degli aspiranti all’incarico e costituisce
causa di risoluzione del rapporto di collaborazione ove già instaurato.
I requisiti suddetti devono essere dichiarati da ciascun candidato, nella domanda di partecipazione, sotto la personale responsabilità,
consapevole delle conseguenze penali previste dall’art. 76 del T.U. approvato con DPR 445 del 28.12.2000 per le ipotesi di falsità in
atti e dichiarazioni mendaci.

TITOLI PREFERENZIALI
Costituiscono titoli preferenziali, validi ai fini della valutazione per la formazione della graduatoria:
1. Il possesso di laurea o diploma universitario;
2. l’esperienza maturata nell’ambito di precedenti rilevazioni censuarie;
3. Per la specificità del servizio richiesto è da considerarsi titolo preferenziale la residenza nel Comune di Pontinia;
Tutti i titoli di studio devono essere rilasciati da Istituti riconosciuti a norma dell’ordinamento scolastico e universitario dello Stato.
VALUTAZIONE DEI TITOLI
I candidati in possesso dei requisiti richiesti saranno inseriti in una graduatoria, elaborata secondo la valutazione dei seguenti
elementi:
Il punteggio massimo attribuibile è di 30 punti ,così suddiviso:
Diploma di scuola media superiore
- da 60 a 69 da 36 a 42 punti 10
- da 70 a 79 da 43 a 48 punti 12
- da 80 a 89 da 49 a 54 punti 14
- da 90 a 99 da 55 a 58 punti 16
- 100 60 punti 18
Diploma di laurea magistrale o specialistica punti 3
Diploma di laurea triennale punti 1
Precedenti esperienze censuarie punti 7
Residenza nel comune di Pontinia punti 2
A parità di punteggio, è preferito il candidato più giovane di età secondo quanto previsto dalla Legge 191/98.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di procedere alla verifica del possesso dei requisiti richiesti.

COMPENSI PER I RILEVATORI
L’incarico si configura come una prestazione occasionale.
Ai rilevatori sarà corrisposto un compenso, al lordo di ritenute fiscali e contributive, massimo di € 6,00 per ogni modello completo e
riconosciuto regolare, secondo i parametri previsti dalla normativa sul Censimento, per attività da svolgere in esterno e/o per attività
di back office e massimo di € 4,00 per ogni modello elaborato solo in ufficio e riconosciuto regolare.
Il compenso da corrispondere sarà onnicomprensivo di qualsiasi eventuale spesa sostenuta dai rilevatori per lo svolgimento della loro
attività di rilevazione sul territorio e non ci potranno essere richieste di rimborso di qualsiasi natura.
La mancata esecuzione dell’incarico non dà diritto ad alcun compenso, come pure l’interruzione dello stesso se non per gravi e
comprovati motivi, nel qual caso saranno remunerati solo i modelli regolarmente e correttamente lavorati.
Il compenso, che sarà disposto nel disciplinare di incarico, verrà corrisposto dopo la validazione da parte dell’Istat dei dati trasmessi
dal Comune.

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
La domanda di partecipazione alla selezione pubblica per soli titoli per la formazione di una graduatoria di rilevatori da utilizzare per
le attività del 15° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni nel Comune di Pontinia, pena l’esclusione, dovrà essere
consegnata a mano al protocollo generale dell’ente entro 15 giorni dalla pubblicazione del presente bando ovvero entro le ore 12,00
dello 01/09/2011, utilizzando l’apposito modulo reperibile nel sito Internet del Comune di Pontinia all’indirizzo
www.comune.pontinia.lt.it

Alla domanda di partecipazione dovrà essere allegata copia del documento d’identità personale completo (fronte e retro) in corso di
validità.

lunedì 22 agosto 2011

RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI PER POI INIZIARE CON LE COMMISSIONI TRASPARENZA! APERTE AL PUBBLICO, ASSOCIAZIONI E GIORNALISTI

Importante iniziativa del consigliere PDL Torelli

di Daniele Triolo

PONTINIA, 22 AGOSTO 2011 – Importante iniziativa del consigliere del Popolo della Libertà, Paolo Torelli (nella foto). Il giovane esponente del centrodestra, infatti, ha inoltrato al Comune diverse richieste di accesso agli atti, toccando vari argomenti. Si va dall'invio delle delibere di Giunta e determine dirigenziali, per una vera conoscenza dell'operato amministrativo dell'Ente al fine di concretizzare nel vero senso della parola il termine "trasparenza", all'attuazione della legge Brunetta, che nel Comune di Pontinia è tutt'ora inattuata; dagli edifici scolastici alle richieste di chiarimenti sulla società TRASCO, per comprenderne l'operato effettivo, con riguardo agli obiettivi raggiunti e quelli non raggiunti in relazione anche ai costi sostenuti; dalle spese del Settore Cultura per il Teatro Fellini e per la stagione culturale estiva 2011 alla vicenda dei poderi pre-bonifica e bonifica O.N.C..

E' mia intenzione rendere la commissione aperta al pubblico, alle associazioni ed ai giornalisti, che potranno anche documentare le sedute attraverso videocamera – ha annunciato Torelli -. Il pubblico potrà interagire, chiaramente con delle regole, come se fosse un question time”.

giovedì 11 agosto 2011

PONTINIA: TOMBOLILLO NON SEI UN RAIS!

Il consigliere comunale del PDL, Paolo Torelli, critico nei confronti del Sindaco

di Daniele Triolo (www.lindipendente.net)

PONTINIA, 11 AGOSTO 2011 – Nelle ultime settimane, il Sindaco di Pontinia Eligio Tombolillo ha rilasciato delle dichiarazioni piccanti in merito le festività legate alla Santa Patrona della città, e sulla vicenda legata ai poderi dell'ex ONC. Nel rispondere alle critiche mosse in merito alla deliberazione dello stralcio dell’art. 26 delle NTA del PRG ha risposto glissando con un “non capite nulla!”. In merito alle critiche in merito all’impreparazione e disorganizzazione dei festeggiamenti di Sant'Anna, ha risposto definendo “pseudopolitici” tutti coloro che hanno sottolineato l’impreparazione dell’amministrazione di fronte al grande flusso di extracomunitari irregolari che hanno invaso Pontinia.

Queste affermazioni non sono state digerite dal consigliere comunale del Popolo della Libertà, Paolo Torelli (nella foto), il quale, visibilmente contrariato, non le ha mandate a dire al Primo Cittadino. “Il Sindaco ha assunto un atteggiamento arrogante nei confronti di chi ha mosso, legittimamente, delle critiche. Ogni volta che viene criticato, infatti, non riesce proprio ad ascoltare, ma passa subito al contrattacco e, in talune ipotesi, all’offesa – ha inveito Torelli -. Innanzitutto ricordo al Sindaco che anche lui è stato un iniziato quando ha mosso per la prima volta i suoi passi in politica e sicuramente gli avrebbe fatto poco piacere sentirsi dire dagli amministratori dell’epoca frasi ingiuriose come quelle che ha rivolto a chi lo criticava. E poi ricordo al Sindaco che siamo in Italia, ovvero in una democrazia repubblicana all’avanguardia, nella quale ognuno ha diritto di critica e nella quale esistono le opposizioni elette dal popolo. La sua intolleranza e il suo delirio di onnipotenza non servono certo a correggere gli errori, né tanto meno a migliorare la città”.

Torelli ha quindi spiegato come, sulla base di questi presupposti, potrebbe altresì esser definito lo stesso Tombolillo uno “pseudo Sindaco”: “In questi 20 anni non ha fatto altro che limitarsi a gestire l’ordinario, ovvero la manutenzione di marciapiedi o di aiuole, e a far crescere soltanto le spese pubbliche per cose materiali come il proprio stipendi triplicato da 1000 a 3000 euro a partire dal settembre 2006 – ha rivelato il consigliere del PDL -. Nulla ha fatto per la città in termini di investimento per il futuro e di infrastrutture. Potrebbe prendere esempio dall’atteggiamento più logico e pacato del consigliere Boschetto che ha ammesso gli errori circa la mala organizzazione e pianificazione riguardo la festa di Sant'Anna, perché errare è umano, o l’ammissione di colpe da parte di Pedretti in merito alla presenza ancora oggi di barriere architettoniche che limitano la circolazione dei diversamente abili, o ancora l’assessore Battisti che in materia ambientale ha sempre coinvolto le opposizioni. Nessuno pretende che ogni cosa fatta sia sempre la migliore possibile, ma in caso di errore, in democrazia, si deve saper chiedere scusa e, con umiltà, correggere il tiro. Saper ascoltare è un pregio, non certo un difetto”.

Per finire, un consiglio al Sindaco. Un'altra dura critica. “Consiglio al Sindaco Tombolillo di considerarsi più come una sorta di coordinatore cittadino - la chiosa di Torelli -, un primus inter pares, che lavora per la città e collabora con chi ha idee, e molto meno un Rais”. Perchè quelli, si sa, non fanno mai una bella fine.

venerdì 5 agosto 2011

IL PIANO CASA DELLA REGIONE LAZIO E' LEGGE!

Il “Piano Casa” della Regione Lazio è legge. Dopo una maratona lunga una settimana, con tre sedute notturne, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato definitivamente il provvedimento con 41 voti a favore e 22 contrari. L'approvazione è stata resa più rapida dalla decisione della Giunta di presentare il cosiddetto "maxi subemendamento generale" che, riscrivendo tutti gli articoli della legge ha fatto decadere i circa 180 emendamenti presentati dall'opposizione.

Sono convinto che la concretezza e l'attuabilità della nuova legge sul Piano Casa riusciranno a colmare le aspettative che sia i cittadini, sia le associazioni di categoria avevano riposto nel lavoro della Giunta Polverini. L'aula della Pisana, peraltro con il parere (obbligatorio) positivo già espresso dal C.A.L. Lazio (Consiglio delle Autonomie Locali), del quale sono membro e nel quale mi sono espresso a favore, ha deliberato un provvedimento normativo che vuole incidere concretamente sulla crescita del Pil regionale. La nuova stesura definitiva consta di un impianto normativo che vuole contribuire con grande efficacia al rilancio del settore dell'edilizia residenziale e non. In questa legge ci sono tutto le risposte che i cittadini si aspettano e che la Giunta precedente non è riuscita a dare, visto l'esiguo numero di domande presentate.

CONTENUTI IN SINTESI:

a) Norme generali

Il piano casa si applica a tutti gli edifici realizzati legittimamente (anche quelli per i quali il titolo edilizio sia stato rilasciato in sanatoria, compresi il caso della formazione del silenzio assenso) e a quelli non ultimati ma che abbiano ricevuto il titolo abilitativo edilizio.

La normativa, importante novità rispetto alla legge precedente, si applica anche nelle zone agricole e nelle zone più urbanizzate delle aree naturali protette.

Per gli ampliamenti di edifici esistenti è prevista la possibilità di "monetizzare" il mancato rispetto degli standard urbanistici nel caso siano impossibili da realizzare le cosiddette opere di urbanizzazione secondaria necessarie. Le norme relative ad ampliamenti, demolizione e ricostruzione, cambi di destinazione d'uso resteranno in vigore per tre anni dalla data di pubblicazione della legge.

b) Ampliamento di edifici esistenti

Gli ampliamenti sono permessi in aderenza o adiacenza rispetto al fabbricato esistente, ma non in sopraelevazione. Possono comportare anche un incremento delle unità immobiliari. Devono essere realizzati nel rispetto delle normative sulla bioedilizia, qualora comportino l'uso di fonti di energia rinnovabile non inferiore a un kilowatt, l'incremento di cubatura arriva al 30%. In caso di adeguamento dell'intero edificio alla normativa antisismica, le percentuali di ampliamento possono arrivare al 35%.

In generale, l'incremento massimo è del 20%, per un massimo di 70 metri quadrati di superficie.

Lo stesso limite del 20% è previsto per gli edifici non residenziali, per un massimo di 200 metri quadri per ogni edificio. Nel caso di edifici con destinazione ad attività produttive e artigianali il limite è del 25%, per un massimo di 500 metri quadrati.

c) Cambi di destinazione d'uso

E' consentito il cambio di destinazione d'uso, con intervento di ristrutturazione, sostituzione, demolizione e ricostruzione, completamento, per gli edifici non residenziali che siano dismessi. E' consentito l'ampliamento del 30% rispetto alla superficie utile esistente. Con tali interventi sarà possibile trasformare la destinazione d'uso in residenziale, fino a un massimo di 15 mila metri quadrati. Una quota fra il 30 e il 35% (a seconda della superficie realizzata) dovrà essere destinata alla locazione a canone concordato (il cosiddetto housing sociale).

Sono previsti interventi anche nelle aree edificabili libere con destinazione non residenziale: potranno essere realizzate abitazioni, fino a una superficie massima di 10mila metri quadrati. Anche in questo caso il 30 per cento dovrà essere destinato all'housing sociale.

d) Demolizione e ricostruzione

Sono consentiti interventi di demolizione e ricostruzione in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici:
1) per edifici a destinazione residenziale per almeno il 50% è previsto l'ampliamento fino al 35%;

2) per edifici a destinazione prevalentemente non residenziale, ampliamento fino al 35%, comunque non superiore a 350 metri quadrati, a condizione che nella ricostruzione si rispettino le destinazioni d'uso previste negli strumenti urbanistici;

3) per edifici plurifamiliari a destinazione residenziale superiori a 500 metri quadri in condizioni di degrado, ampliamento fino al 60%, a condizione che venga mantenuto almeno il numero precedente di unità immobiliari in capo ai proprietari.

4) per gli edifici in zona agricola tale ampliamento non può superare il 20% della cubatura esistente.
e) Interventi di recupero

In deroga agli strumenti urbanistici sono consentiti interventi di recupero a fini residenziali dei volumi accessori, pertinenziali (come ad esempio garage, locali di servizio) con tetti di volume differenti a seconda della destinazione d'uso degli edifici e della localizzazione degli stessi. Tali interventi sono cumulabili, a differenza degli altri, sono cumulabili con gli ampliamenti, nel caso in cui riguardino tipologie residenziali unifamiliari e plurifamiliari a schiera.

f) Programmi di riqualificazione urbana

Al fine di riqualificare porzioni di territorio caratterizzate da tessuti edilizi degradati, edifici isolati, ma anche territori di interesse naturalistico, ambientale e culturale, i Comuni adottano programmi integrati, che possono prevedere demolizioni e ricostruzioni con spostamento delle cubature in zone differenti. In questo caso è previsto un premio pari a un massimo del 75% in più delle volumetrie demolite.
g) Mutuo sociale e misure per l'edilizia residenziale pubblica

Il "mutuo sociale", è ideato per consentire l'acquisto di case, in particolare degli alloggi Ater o degli alloggi di edilizia sovvenzionata costruiti appositamente. Tali mutui copriranno l'intero prezzo dell'immobile, avranno un tasso dell'1%, rate non superiori al 20% del reddito familiare del beneficiario. Il pagamento sarà sospeso in caso di disoccupazione o altro impedimento al pagamento del beneficiario.

Sono, inoltre, previste una serie di misure per permettere la costruzione di nuove case popolari individuando aree senza costi aggiuntivi.

h) Altre misure

Nelle aree naturali protette è consentita la realizzazione di impianti e attrezzature sportive finalizzati alla valorizzazione del paesaggio.

Per una serie di strumenti urbanistici attuativi, inoltre, viene introdotta la possibilità di un'approvazione diretta da parte delle giunte comunali, qualora i consigli non li approvino entro 90 giorni.

Prevista, poi, una procedura abbreviata per la definizione dei procedimenti di sanatoria edilizia ancora pendenti.