martedì 24 febbraio 2009

IL PRIMO CAPORAL MAGGIORE ANDREA TOMASELLO OGGI SARA' INSIGNITO DI UN'ONOREFICENZA DA PARTE DEL COMUNE DI PONTINIA


Desidero essere presente, anche se non potrò esserlo materialmente per impegni di lavoro, alla cerimonia che si terrà quest’oggi presso l’aula consiliare del Comune di Pontinia.
L’incidente accorso ad Andrea ed ai suoi colleghi il 15 maggio scorso non può che colpire i nostri cuori e lasciarci pieni di dolore, ma sono conscio che il sacrificio e l’impegno di Andrea e di questi uomini serve a contrastare il dilagare del terrorismo internazionale: purtroppo ogni guerra conta i propri morti e i propri feriti. Le truppe alpine, fin dalla loro costituzione, si sono erte a difesa dei valori di democrazia e di pace tipici della nostra millenaria civiltà cristiana; ora più che mai questo impegno è attuale.
Il mio pensiero, nei tristi momenti come quello vissuto da Andrea, non può non riservare un caloroso saluto a quel Corpo, il quale ben incarna le nostre tradizioni: la laboriosità, l’impegno, lo spirito di servizio e sacrificio. Queste sono le qualità che da sempre gli Alpini mettono a disposizione dei meno fortunati, e ciò è avvenuto anche in Afghanistan. Pertanto, intendo trasmettere il mio più sincero sentimento di vicinanza alla famiglia Tomasello.
Esprimo il mio sostegno e la volontà di non abbandonare mai i nostri eroi militari. Il Caporal Maggiore Andrea Tomasello, fratello nostro, oltre che ad essere l’orgoglio di Pontinia e della provincia di Latina, è e deve essere un simbolo per tutti noi giovani. Personalmente stimo ed ammiro moltissimo Andrea, ragazzo che alla vita normale e tranquilla, ha preferito combattere per donare la pace a quelle popolazioni assediate dalla tirannia e dal terrorismo; la notizia del suo ferimento mi ha profondamente addolorato perché, non solo è un ragazzo che vive nella nostra provincia, ma perché è un ottimo militare e un valoroso combattente che si è dedicato affinché regni la pace anche in quelle zone tumultuose e condannate altrimenti all’instabilità.Con immenso piacere quindi intendo ringraziare il Sindaco e l’amministrazione comunale per il grande gesto che quest’oggi compie nei confronti di Andrea e intendo unirmi con grande gioia alla cerimonia.

venerdì 20 febbraio 2009

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI HA APPROVATO IL DECRETO LEGGE "ANTISTUPRI"

Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legge contenente misure urgenti in materia di sicurezza e contrasto alla violenza sessuale. Tra le misure del decreto legge in materia di sicurezza e contrasto alla violenza sessuale, approvato dal Consiglio dei ministri, è presente anche una norma che consente ai sindaci di avvalersi di associazioni di cittadini non armati, in coordinamento con i prefetti.
RONDE CON EX APPARTENENTI FORZE ORDINE Gli ex appartenenti alle forze di polizia e alle forze armate avranno un ruolo "prevalente" nelle ronde di cittadini. Lo ha annunciato il ministro della Difesa Ignazio La Russa lasciando palazzo Chigi al termine della discussione in consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto anti-stupri. La Russa ha poi sottolineato che la proposta di dare agli ex appartenenti ai corpi di polizia e ai militari un ruolo "rilevante" nelle ronde è stata portata al tavolo da An e, al termine della discussione, condivisa da tutto il Consiglio dei ministri.L'obiettivo è quello di passare "dalle ronde fai da te ai volontari per la sicurezza". Ha affermato il ministro dell'Interno Roberto Maroni."I volontari che parteciperanno alle ronde non saranno muniti di armi ma avranno solo cellulari e ricetrasmittenti per fare segnalazioni alle forze dell'ordine". Afferma Maroni. Quanto all'utilizzo delle ronde il titolare del Viminale ribadisce che "saranno i sindaci a decidere il come, il dove e il quando utilizzare questi volontari". "Io mi fido dei sindaci - aggiunge ancora - perché so che a loro sta a cuore la tutela del territorio".Il decreto legge stanzia "risorse per 100 milioni di euro al Viminale per allestire un sistema più efficace di presidio del territorio e procedere entro il 31 marzo all'assunzione di 2.500 unità di forze dell'ordine da mettere per questo piano straordinario di controllo del territorio", ha sottolineato Maroni.
NEL DL ANCHE NORME CONTRO LO STALKING Il decreto anti-stupri approvato oggi é "motivo di soddisfazione, perché da una risposta immediata e non tardiva ai fenomeni della violenza sessuale. Non agiamo su l'onda dell'emotività, ma emaniamo norme già approvate da un ramo Parlamento". Lo ha detto il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Sullo stalking - ha rilevato Carfagna - sono previste sanzioni per gli episodi di molestie e minacce reiterate prima che possano degenerare in condotte più gravi: le pene vanno da sei mesi a 4 anni, con aggravanti se il reato è commesso da un ex partner o marito o ai danni di soggetti particolarmente deboli". Previsto, ha aggiunto, "che la vittima si possa rivolgere al questore che può 'ammonire' il colpevole, nonché il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa".
CLANDESTINI: PERMANENZA NEI CENTRI FINO A 6 MESI Gli immigrati clandestini potranno essere trattenuti nei Centri di identificazione ed espulsione fino a sei mesi. "Noi abbiamo anticipato nel decreto una norma già approvata dal Parlamento europeo per quanto riguarda l'asilo e i rimpatri - ha spiegato il titolare del Viminale - e cioé la possibilità di trattenere nei Centri di identificazione ed espulsione gli immigrati irregolari da due a sei mesi, per procedere alla loro identificazione".

giovedì 12 febbraio 2009

REGOLAMENTO DEHORS DIVENUTO ESECUTICO DOPO I 6 MESI DI VACATIO: LA GIUNTA PERO' NON NE DA CONCRETA ATTUAZIONE


Nel Consiglio Comunale del 07/08/2008 l'assemblea ha votato all'unanimità il Regolamento concernente la "definizione delle modalità e dei criteri relativi alla concessione per l'occupazione del suolo pubblico o ad uso pubblico, connesse ad attività di vendita in aree all'aperto (dehors) da parte di esercizi commerciali".
Considerata la mutata vita sociale della cittadinanaza, sempre più propensa a vivere la città non in casa ma nelle vie, nelle piazze e tra gli esercizi commerciali, quest'ultimi hanno visto giustamente espandere i propri confini al di fuori delle proprie mura per continuare a garantire lo stesso servizio ad una clientela accresciuta. Le aree all'aperto (dehors) sono la logica risposta a queste esigenze: la vendita di cibo, bevande, caffè, vestiario, utensili... Queste soluzioni purtroppo non sono mai state normate a Pontinia prima d'ora e quindi il loro proliferare ha causato nel tempo una situazione di "far west" sia sotto il punto di vista estetico, sia sotto quello urbanistico e sociale. Pontinia ha conosciuto in questi anni diversi tipi di dehors ognuno con forme diverse e colori diversi; i pedoni, ma soprattutto i disabili o i genitori con carrozzine, in alcune situazioni sono stati spodestati dai marciapiedi e quasi tutte queste strutture non sono mai state formalmente autorizzate, nè registrate dalle autorità competenti.
Con questo regolamento, dedicato all'occupazione di suolo pubblico, si vuole finalmente regolamentare l'arredo urbano e, al contempo, migliorare la qualità dei dehors per un loro corretto inserimento nei diversi aspetti della scena urbana. I commercianti non vengono colpiti nè tantomeno criminalizzati, ma anzi vengono aiutati a sviluppare delle strutture di eccellenza per accogliere al meglio la clientela, rispettando le leggi statali e il decoro urbano (una bella piazza o una bella via attira più clientela locale e forestiera).
Si potranno avere le seguenti tipologie di dehors: a) tavoli e sedie o strutture espositive mobili; b) tavoli e sedie su pedana o pavimentazione mobile; c) fioriere o elementi di delimitazione di tavoli e sedie o di tavoli e sedie su pedana; d) ombrelloni a copertura delle precedenti tipologie; e) tende a sbraccio a copertura delle prime tre tipologie; f) capanno a copertura delle prime tre tipologie; g) doppia falda, doppia cappottina, padiglione a coperture delle prime tre tipologie.
Al fine di consentire il transito pedonale deve essere destinato uno spazio residuo, o dall'edificio o dal margine esterno del marciapiede, di 2 metri (art. 20 comma 3 Codice della Strada); sono ammessi passaggi di 1,50 metri se sussistono particolari caratteristiche geometriche della strada, a condizione che sia garantita una zona adeguata per la circolazione dei pedoni e delle persone non deambulanti. Lo spazio dato in concessione di occupazione dovrà essere delimitato sui lati paralleli all'asse stradale od al verso di percorrenza dei pedoni, da strutture di delimitazione quali transenne, fioriere, graticci in legno, pali e cordoni non metallici.
La concessione per l'uso di suolo pubblico è rilasciata dal Comune previa presentazione di domanda da parte del titolare dell'attività al Settore Commercio. Per le tipologie a), b) e c) il Settore Commercio è l'unico ad intervenire nel procedimento amministrativo, mentre per le restanti tipologie tale settore convocherà una conferenza dei servizi alla presenza dei rappresentanti dei Settori Comunali coinvolti (urbanistica, sanità, lavori pubblici, Polizia Municipale...). La concessione ha validità 6 mesi, rinnovabile con un semplice foglio ogni semestre. In questo frangente abbiamo normato una semplificazione burocratica in linea con il diritto dei commercianti a non vedersi sommersi di carte per svolgere la loro attività.
Il canone di occupazione di suolo pubblico (TOSAP) è immutato rispetto alle attuali tariffe vigenti.
Dal punto di vista estetico, i dehors non potranno essere più alti di 3,50 metri e più bassi di 2,40 metri. Non si possono installare in prossimità di edifici storici o di pregio architettonico, o in prossimità di monumenti. I caratteri di scrittura delle insegne dovranno preferibilmente essere "andes" o "anastasia" caratterizzanti l'architettura razionalista di fondazione della città. Si preferiscono i colori bianco e tonalità di giallo (in attesa del regolamento estetico della città).
Tutti questi buoni intenti, che portarono la commissione regolamenti ed il Consiglio Comunale all’approvazione unanime oggi però non trovano la dovuta attenzione e soprattutto attuazione da parte della Giunta Comunale, organo esecutivo del Comune. I cosiddetti 6 mesi di tolleranza sono ormai trascorsi, ma in città non si è visto granchè di cambiamento. Solo alcuni commercianti hanno dato attuazione, in modo spontaneo, al dettame del regolamento.
Occorre quindi quanto prima utilizzare i vigili urbani per accertare il vero stato di attuazione della normativa comunale al fine di garantire i cittadini, soprattutto i più bisognosi, il decoro urbano e i commercianti che hanno operato delle spese e dei cambiamenti nel rispetto delle regole.
La scelta di redigere un progettino firmato da un ingegnere non va nella direzione di creare dei compensi remunerativi per questa categoria di professionisti, ma per creare una compiuta banca dati di tutte le strutture esistenti e per effettuare al meglio le verifiche e le rispondenze in base a quanto dichiarato e certificato.
Il Consiglio Comunale ha dato un segnale politico forte ed unanime; ora la Giunta lo faccia rispettare.

giovedì 5 febbraio 2009

QUESTIONE ENERGIA: UNA CENTRALE A BIOGAS SAREBBE PERFETTA E NON AVREBBE NEANCHE UN LATO NEGATIVO


In questi giorni si sta parlando più insistentemente della tematica energia, una tematica non solo che mi sta particolarmente a cuore, ma che credo possa essere una valida opportunità di sviluppo e di rilancio economico della nostra terra pontina. Ma purtroppo in parallelo c’è chi sta cercando di perseguire solamente il proprio profitto e non quello generale della collettività. Infatti c’è chi parla sempre più di Turbogas come un’opportunità benefica e che non arreca nessun tipo di pericolo o di rischio per la salute e per la reputazione dell’agro pontino. Ma tutti sappiamo bene quanto sia incompatibile questo progetto con la vocazione agroalimentare, artigianale e turistica di questa zona.
A mio avviso, per non accostarmi di certo con il partito del NO, si dovrebbe favorire l’utilizzo di biogas o del fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.
Il progetto energetico per questa provincia e per questo comune dovrebbe essere intriso di idee che volgono alle fonti rinnovabili ed ecocompatibili; non solo il fotovoltaico, ma anche il biogas che troverebbe l’Agro Pontino come sede ideale per la sua produzione. Il nostro territorio è fitto di stalle ed aziende zootecniche di mucche, bufale e ovini, che ogni giorno producono degli scarti organici quali letame e liquami. Questi scarti inoltre rappresentano oggi un ostacolo burocratico alle aziende perché difficilmente si riescono a smaltire altrove e difficilmente si riesce ad avere l’autorizzazione per spargerli sui propri campi, comportando non solo un limite ma a volte anche una fonte di sanzioni amministrative salate.
Con una centrale a biogas si riuscirebbe a rendere più facile la vita dell’allevatore e si renderebbe lo scarto una ricchezza produttrice un ulteriore introito per le aziende agricole che così avrebbero un piccolo sostegno in più per accrescere le proprie attività economiche che oggi purtroppo sono divenute esigue, se non inesistenti.
Inoltre si avrebbe un guadagno per l’intera collettività comunale perché si potrebbe beneficiare tutti della corrente elettrica prodotta dalla centrale a biogas. Pontinia potrebbe accogliere una grande centrale elettrica, che possa smaltire non solo i reflui e le deiezioni zootecnici locali, ma anche quelli delle altre aziende pontine: questa sarebbe una fonte ulteriore di guadagno per il Comune che si troverebbe ad essere il capofila di una struttura moderna, a bassissimo impatto ambientale, fonte di ricchezza per le casse comunali ed utilissima anche per l’intero territorio limitrofe. Inoltre ci sarebbe il fattore occupazione: si creeranno dei posti di lavoro (trasportatori e operai).
Perché di queste belle ed utili idee non se ne parla mai né in consiglio comunale, né tantomeno in una commissione agricoltura o ambiente? Ecco che le nostre critiche che riproponiamo in ogni occasione sono attuali e non pretestuose, ma fondatissime: questa Giunta comunale non si capisce a cosa stia pensando, invece di lavorare per pontinia. Ma forse la risposta a questo quesito è facilissima: ci sono assessori che stanno lavorando a favore della turbogas e della centrale a biomasse e quindi una maggioranza così lacerata al suo interno non potrà mai lavorare per realizzare progetti innovativi e a favore della collettività. Ancora una volta gli interessi di pochi ostacolano il progresso di tutti

IL SENATO APPROVA IL DDL SICUREZZA, ORA PASSERA' ALLA CAMERA DEI DEPUTATI


L'Aula di Palazzo Madama ha approvato il disegno di legge Sicurezza. Il testo, che ora dovrà passare all'esame della Camera, prevede la tassa per il permesso di soggiorno da fissare in una cifra che potrà andare dagli 80 ai 200 euro.
I medici potranno denunciare alle autorità gli stranieri irregolari: è stata cancellata la norma secondo la quale il medico non deve denunciare lo straniero che si rivolge alle strutture sanitarie pubbliche.
I clochard che vivono in Italia dovranno essere iscritti in un registro che verrà istituito presso il ministero dell'Interno: sarà prevista la schedatura dei senza fissa dimora da avviare entro 180 giorni dall'entrata in vigore della legge.
Gli enti locali saranno legittimati ad avvalersi della collaborazione di ronde cittadine: associazioni tra cittadini al fine di segnalare agli organi di polizia locale eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio ambientale. Ma le ronde cittadine non potranno girare armate e non potranno cooperare nello svolgimento dell'attività di presidio del territorio.