giovedì 7 giugno 2007

RANDAGISMO DIFFUSO A PONTINIA


Decine di cittadini Pontiniani segnalano ormai da settimane un dilagante randagismo che si trasforma in episodi di panico sempre più frequenti. I cani, infatti, si riuniscono in branchi che, a volte spinti dalla fame, inseguono automobili, ciclisti o pedoni. Per il momento non si sono ancora registrati gravi incidenti, ma gli abitanti del centro cittadino sono ormai esasperati. Nel quartiere ormai vivono tanti cani randagi, molti dei quali sono selvatici e spesso affamati. “Temiamo per i nostri bambini” dicono “che, con l’arrivo della bella stagione si riuniscono nei cortili a giocare. Ma la paura assale anche chi, per motivi di lavoro, è costretto a uscire di casa la mattina presto o a rincasare tardi”. Durante le ore notturne, infatti, le ronde dei randagi sono molto più frequenti.
Un altro problema è quello della quiete pubblica in quanto la fame e la sete li porta evidentemente ad abbaiare giorno e notte incessantemente creando disturbi soprattutto nelle ore del sonno quando a causa del caldo non si può tenere chiuse le finestre.
Un’altra constatazione da fare è quella che ormai i nostri marciapiedi sono pieni di escrementi canini e praticamente fatiscenti.
Da amministratore sento l’esigenza di tutelare in ogni forma il cittadino, anche da una eventuale commissione di un illecito penale: vorrei evitare, come è accaduto in altri comuni d’Italia, che i randagi vengano maltrattati o uccisi da parte di qualche cittadino esasperato. Occorre agire subito perchè si può incorrere in una condanna penale da 6 mesi fino a 18 mesi secondo l’art. 544 bis c.p.
Altra forma di tutela è quella economica: la spesa per il canile è già fin troppo alta ed ammonta a circa 120.000 euro l’anno. La giunta o cerca di rendere il servizio efficiente prendendo contatti con il canile che paghiamo profumatamente, o disdice il contratto così almeno riduciamo la spesa pubblica, tanto il problema sembra non tramontare.
Infine rilancio la mia proposta che risale alla campagna elettorale dell’anno scorso: facciamo un bando per la realizzazione di un canile comunale a gestione pubblica o privata cosicché non siamo più schiavi a livello fiscale di una struttura che non lavora e potremmo risparmiare rendendo il servizio sicuramente più efficiente.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Dovrebbero esserci piu iniziative di questo genere in un comune che rischia di divenire abbandonato a se stesso...spazio ad iniziative di ogni genere che rendano Pontinia una cittadina autonoma e tranquilla quale era qualche anno fa....complimenti

Anonimo ha detto...

Secondo me un giusto intervento, oltre alla sensibilizzazione dei canili, sarebbe quello di non alimentare in nessun modo l'ansia delle persone e l'avversione verso questi cani randagi. I problemi che esponi sono oggettivamente all'ordine del giorno in qualsiasi centro urbano. Quante volte sentiamo abbaiare cani da guardia, dentro ai giardini delle villette? Stessa cosa per i cani negli appartamenti! Quanti marciapiedi sono liberi da escrementi canini? Quasi nessuno...e questo non per colpa dei cani, ma per colpa della maleducazione dei padroni! Infatti nel caso dei cani da guardia è solo e soltanto il padrone a stimolarne l'aggressività! I cani non sono mai cattivi di base, è l'uomo a renderli tali. Le ronde notturne 'potrebbero' creare un pericolo, ma sai benissimo che se anche un solo cittadino torcesse un pelo a uno dei cani ci sarebbero conseguenze assolutamente negative per il comune di Pontinia...dal punto di vista legale in primis e dal punto di vista etico. Infatti il problema del randagismo non è da imputare ai cani stessi, ma ai padroni idioti che li abbandonano, che non li sterilizzano aiutando il controllo delle nascite e che li considerano alla stregua di un giocattolo di cui disfarsi appena ci si è stufati. I cani in branco, che vivono nei centri urbani sono abituati all'uomo, capita di rado che aggrediscano le persone, e la percentuale è sicuramente minima rispetto alle aggressioni ad opera di cani "casalinghi" tenuti in famiglie con bambini piccoli. Sensibilizza i cittadini attraverso campagne contro l'abbandono di animali, non fomentarne l'odio e la paura!!

PAOLO TORELLI ha detto...

le valutazioni che stanno alla fonte del problema sono sicuramente utili e andrebbero effettuate con molta autocritica da parte dell'essere umano e del cittadino. per ora però dobbiamo fronteggiare un problema reale e che sta prendendo dimensioni abbastanza grandi: il randagismo diffuso e violento! c'è un cittadino che è stato morso mentre rincasava con la bicicletta, c'è stata un'aggressione ad un cane finita nel sangue, ci sono continui disturbi alla queite (soprattutto notturni), c'è l'emergenza marciapiedi sporchi, c'è la pericolosità per i bambini!!! tutte queste situazioni vanno affrontate e risolte una volta per tutte. passato l'allarme, allora possiamo risalire alla fonte e sensibilizzare i cattidini che i cani non si abbandonano così per la strada, che vanno rispettati e accuditi ecc. ecc...

Anonimo ha detto...

Facciamo come Norma
ANIMALI
Coloro che possiedono un cane hanno l’obbligo di rimuovere
gli escrementi lasciati del loro animale sul suolo pubblico.
Occorre pertanto munirsi di apposita paletta, provvedere alla
rimozione delle feci del cane inserendoli in appositi involucri e
depositarli nei cassonetti stradali.
Il Regolamento COMUNALE, prevede per i trasgressori una
sanzione da 25 a 500 Euro.Per tutelare l'incolumità pubblica e privata: - i cani devono essere condotti al guinzaglio, che non deve
essere di lunghezza superiore ai due metri

- i cani di taglia grossa o media o di indole mordace devono essere anche muniti di museruola
- sono obbligatori museruola e guinzaglio per i cani condotti
nei locali pubblici e sui mezzi di trasporto
- possono essere lasciati liberi solo nei luoghi ad essi
destinati sotto il costante controllo del proprietario o accompagnatore.
Questo servizio è svolto dal Presidio d ell’ASL LT ,
competente per il controllo sulle malattie infettive
degli animali domestici.
Il servizio si occupa anche della raccolta e della
termodistruzione (in forni inceneritori) delle carcasse di:
- animali morti o abbattuti per malattie infettive denunciabili;
- carni e organi sottoposti a vincoli sanitari;
- bovini con più di 24 mesi morti in aziende zootecniche e
ovicaprini di tutte le età; - animali da affezione.
Esiste, inoltre, un servizio di "pronta disponibilità 24 ore su 24"
per interventi eccezionali (es. ribaltamento di camion in
autostrada con morte di animali, disastri naturali,
emergenze sanitarie).
dove
Azienda U.S.L. Latina
Via Reni Guido, 1
04100 Latina (LT)
0773 662175

maltrattamento
La legislazione protegge gli animali tramite strumenti che ne
prevengano i maltrattamenti e l'abbandono.
Ne sono un esempio
la creazione dell'Anagrafe Canina, i programmi
di informazione e di educazione per le scuole e
per gli Enti ecc.
Le principali leggi a tutela degli animali sono:
Legge n. 281 del 14 agosto 1991
Legge quadro in materia
di animali di affezione e prevenzione del randagismo ·
Legge Regionale n. 34 del 26 luglio 1993
Tutela e controllo degli animali da affezione
D.P.G.R. n. 4359, 11 novembre 1993 - Regolamento recante
criteri per l'attuazione delle legge regionale 34 del 1993
Legge 189 del 20 luglio 2004
- Disposizioni concernenti il
divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego
degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni
non autorizzate.
Regolamento per la Tutela ed il benessere degli animali in
Città approvato in data 30 giugno 2006
Il cittadino deve segnalare ogni caso di maltrattamento o
abbandono agli uffici sottoelencati

dove
Polizia Municipale – tel. 0773352803 fax. 0773354777
Carabinieri - tel. 112
Questura Centrale - tel. 113
Azienda A.S.L. N. 3 Servizio Veterinario - 0773662175
Comune di Norma - Ufficio Tutela Animali -

Anonimo ha detto...

molto interessante.....
vedo cosa posso fare in comune; stando in opposizione posso limitarmi a presentarlo sperando che mi diano ascolto.
grazie

Anonimo ha detto...

Continuate a criminalizzare i cani quando i soli ed unici responsabili sono i padroni. Fate delle leggi contro le persone incivili, non contro i cani. Le razze aggressive non esistono, sono un'invenzione dei media per alimentare le paranoie della gente! La museruola serve solo a stressare l'animale...se il cane ha un padrone civile e corretto non ci sarà mai bisogno di essa. Le razze ritenute 'aggressive' sono le predilette dei coatti, che non fanno altro che usare i cani come armi di difesa, rendendoli aggressivi e nervosi, quindi il fatto di essere razze pericolose non è dato da una loro natura ma dal fatto che vengono scelti sempre da persone sbagliate e deficienti. Fate delle campagne contro di loro, contro chi usa i cani come armi di difesa personale, contro chi li considera alla stregua di uno status symbol non contro queste povere bestie.

Anonimo ha detto...

lei ha perfettamente ragione però prima di attuare una campagna di sensibilizzazione e tutela degli animali, andrebbe risolto il problema sotto l'aspetto reale e pratico, è inutile parlare di etica, quando si rischia di essere aggrediti. Secondo un mio punto di vista prima di tutelare gli animali dobbiamo salvaguardare la nostra di vita.

PAOLO TORELLI ha detto...

vedi anonimo... penso proprio che marco abbia avuto l'idea più praticabile, considerando l'attuale stato della realtà. a pontinia ci sono dei gruppo, o branchi, di randagi altamente inselvatichiti che ormai non fanno altro che ringhiare e tentare di aggredire qualsiasi cosa pur di mangiare! quindi cerchiamo di ristabilire l'ordine e la sicurezza per le vie di pontinia; ridiamo sicurezza ai cittadini, maggiormente i più piccoli! successivamente si può allora iniziare a praticare una sensibilizzazione massiccia verso tutti i cittadini: la penso come te su questo punto; si deve sensibilizzare il vero responsabile di questa situazione: l'uomo sprovveduto!!!