venerdì 21 marzo 2008

RACCOLTA DIFFERENZIATA ANCHE PER ABBASSARE LA TARSU

Grazie alla raccolta differenziata, i rifiuti potranno essere trattati tramite processi volti a eliminare i materiali non combustibili ma riciclabili (vetro, metalli, carta, plastica) destinati alle ditte di riciclaggio, e la frazione umida (la materia organica come gli scarti alimentari, agricoli, vegetali, ecc...) destinata alle centrali di compostaggio. Il prodotto restante non sarà uno scarto, ma CDR, ovvero Combustibile Derivato da Rifiuti (ecoballe per intenderci) che ha come merito quello di ridurre moltissimo la quantità delle pericolose ceneri prodotte dalla combustione.
Anche dal punto di vista economico questa sarebbe una scelta vantaggiosa: si avrebbe infatti un abbassamento del costo totale del trattamento del ciclo dei rifiuti perché il costo di raccolta resterebbe pressoché invariato, mentre il costo di conferimento in discarica sarebbe annullato e sostituito dai vari costi di conferimento agli appositi centri di trattamento speciale: il CDR sarebbe conferito agli appositi combustori a prezzi inferiori perché chi lo utilizza ne trarrebbe energia elettrica e calore per le case, la frazione umida sarebbe conferita agli impianti di compostaggio ed anche in questo caso a prezzi ridottissimi perché le ditte producono il compost che è per loro una fonte di guadagno, e infine per i riciclabili vi sarebbe addirittura un piccolo guadagno derivante dalle industrie che li lavorerebbero e alle quali conferiremo la carta, il vetro e la plastica.
Quindi oltre a dare una mano nella salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente, il primo successo dell’avvio della raccolta differenziata sarebbe rappresentato dall’abbassamento del costo totale del ciclo dei rifiuti e quindi della tassa sull’immondizia cioè della TARSU: la quota che ogni cittadino o commerciante deve pagare al Comune è data dalla moltiplicazione tra la tariffa unitaria al metro quadro e i metri quadrati posseduti sotto forma di abitazione e di attività commerciale perché secondo il d.lgs. 507 del 1993 “i comuni applicano questa tassa sulla base del costo totale del servizio di raccolta e successivo smaltimento dei rifiuti usando come parametro la superficie dei locali di abitazione e di attività dove possono avere origine rifiuti di varia natura”. Se i metri quadrati, che sono una costante, restano immutati e il costo totale del ciclo dei rifiuti diminuisce drasticamente, ecco che la tariffa unitaria scende anch’essa perché è il frutto della divisione tra il costo totale e i metri quadrati totali.
Questa è la soluzione che ho proposto attraverso una mozione consiliare e che dovrebbe adottare la Giunta Tombolillo se veramente vuol abbassare le tasse ai cittadini e ai commercianti di pontinia. Quando convocheranno il consiglio comunale per discutere e votare tale mozione? Basta con la scusa del dissesto: lo dice la legge e lo dice il fatto che si sono aumentati gli stipendi di ben 3 volte!!

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