mercoledì 10 dicembre 2008

AZIONE GIOVANI SCENDE IN PIAZZA INDIPENDENZA DOMENICA 14 DICEMBRE ORE 10,00 PER TUTELARE PONTINIA E L'AGRO PONTINO, CONTRO LA TURBOGAS


Azione Giovani Pontinia (movimento giovanile di Alleanza Nazionale presieduto dal Consigliere Comunale Paolo Torelli) vi ricorda che, oltre ad inquinare e a produrre tonnellate di polveri sottili, calore atmosferico e vapore acqueo, il progetto della centrale elettrica Turbogas prevedrà: 1) il consumo di circa 200.000 metri cubi di acqua all’anno prelevati dai nostri acquedotti e dalle nostre falde acquifere aggravando lo stato idrogeologico del nostro territorio;
2) la turbogas procurerà danni all’agricoltura e alla zootecnia; le polveri fini ed ultra fini provocano una diminuzione della visibilità atmosferica e della luminosità assorbendo o riflettendo la luce solare; le polveri sospese provocano la formazione di nebbie e nuvole, favorendo il verificarsi dei fenomeni delle piogge acide; le polveri depositandosi sulle foglie formano una patina opaca, che ostacola il processo della fotosintesi clorofilliana, quindi con gravi conseguenze per le colture tipiche locali e biologiche;
3) sarà danneggiato il nostro territorio a vocazione agro-alimentare; non potranno più esistere colture biologiche o prodotti ortofrutticoli tipici insigniti di marchi di qualità italiani o europei come il DOC, DOP, IGT; gli allevamenti di bestiame da macello o da latte vedranno diminuire il loro pregio; il nostro latte e i prodotti caseari saranno deprezzati; gli olivi e i vigneti non saranno più considerati come eccellenze;
4) la turbogas svaluterà il valore delle nostre case e dei nostri terreni;
5) la corrente prodotta sarà immessa nella rete nazionale e non sarà donata alle nostre famiglie che continueranno a pagare la solita bolletta energetica;
6) la Regione Lazio è in surplus di produzione energetica e quindi non si vede il perché si debba aggravare ulteriormente questa zona dalla presenza di centrali che non produrranno energia per questa Regione ma bensì per altre;
7) le leggi di compensazione ambientale, che prevedono la produzione dello stesso quantitativo di energia prodotta dalla turbogas attraverso centrali alimentate da fonti pulite e rinnovabili (es. solare ed eolico), saranno attuate in Calabria e Campania e non nel Lazio;
8) i cittadini ed i Comuni non riceveranno alcun soldo, poiché la Legge Marzano vieta i ristori economici o qualsiasi altra compensazione monetaria; né le famiglie riceveranno tagli al prezzo della bolletta;
9) non saranno creati posti di lavoro; al massimo troveranno occupazione 7 o 8 ingegneri altamente specializzati.
Considerate tutte queste negatività, occorre poi aggiungere una considerazione importantissima di tipo urbanistico: finora la Regione ha vietato la realizzazione di ogni struttura, agricola o artigianale, e di ogni opera accessoria alle case già esistenti, nella zona compresa dai Gricilli fino a Cotarda, denominandola “zona rossa” per motivi di cedimento strutturale, carsismo, smottamento: come mai ora si potrebbero realizzare dei pali alti 50 metri per l’elettrodotto ed interrare tubi immensi per trasportare gas? Non sprofonderebbero? Come si può ipotizzare la realizzazione di due linee parallele di elettrodotto e gasdotto lunghe 8,5 Km che taglierebbero molte aziende agricole in due parti e graverebbero di esproprio molte case rurali? Si è forse deciso di uccidere questa zona?

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Liberi e Forti
Bene, e siccome il 14 sarà anche la giornata del No al centro commerciale, siccome ti eri proposto di raccogliere le firme, questa sarà un'ottima occasione per farlo.
La Lista Liberi e Forti sempre contraria alla turbo al termoconvettore e centro commerciale ti sarà sempre vicina. Grazie.

Anonimo ha detto...

Il 14 è la giornata del NO alla turbogas; ma poichè noi giovani siamo stanchi di ragionare per negatività, per noi sarà la giornata del "SI A PONTINIA E ALL'AGRO PONTINO". Altri temi da trattare non ne vedo, salvo che ci si accorda in un modo e poi altri all'insaputa di tutti mutino l'orientamento della giornata... Fino a prova contraria il 14 sarà la giornata dei cittadini e degli agricoltori, che caratterizzano più del 50% dell'attività economica della popolazione pontiniana, e dei prodotti e dei frutti di questa terra.

Anonimo ha detto...

Io non raccoglierò proprio un bel niente! Se volete essere dei politici seri e responsabili verso l'intera collettività venite in comune alle commissioni urbanistiche e documentatevi circa le potenzialità che potrebbe offrire il centro commerciale. Documentatevi su quanti commercianti hanno già richiesto uno spazio all'interno del centro! Indagate tra i cittadini: quasi tutti gli interpellati sono a favore! L'unico problema che apporterà questo centro sono le ricadute sui commercianti del centro cittadino: per loro dobbiamo creare una seria politica di tutela e di incentivazione della loro attività: sgravi fiscali e valorizzazione del centro cittadino e delle sue vie. Per il resto come potete essere contrari alla creazione di 1200 mq di vendita diretta, agricoltore-cittadino, dei nostri prodotti locali? come potete essere contrari alla creazione di nuovi posti di lavoro? come potete essere contrari all'indotto socio-culturale che si verrà a creare?

Anonimo ha detto...

Il problema, all'epoca di quando si iniziò a parlare di questo centro commerciale, consisteva nel fatto che se ne parlava ma noi consiglieri eravamo all'oscuro di tutto e del progetto. Oggi però i primi dati arrivano e siamo a conoscenza di una missiva, pubblica, nella quale la ditta costruttrice offre delle garanzie e delle utilità al comune di pontinia: 1) 1.200.000 euro; 2) piano viabilità concertato con l'ANAS; 3) 150.000 euro l'anno di ICI; 4) 380-400 posti di lavoro; 5) 1200 mq di zona da destinare alla vendita al dettaglio dei nostri prodotti tipici locali prodotti dai nostri agricoltori pontini. Come si fa oggi a dire no a queste offerte? come si fa a dire no ai posti di lavoro e ad un progetto agricolo che risollevi l'agricoltura che il motore della nostra economia locale?

Anonimo ha detto...

ma è mai possibile che ancora crediate a babbo natale? comunque nessuno s'è posto il problema che per garantire la viabilità verranno allargate le strade limitrofe e quindi espropriati terreni agricoli? se avete coraggio cara opposizione politica andate ad avvertire i proprietari dei terreni sulla mig 53 - 52 - 51 via del frutteto, spero che non vi prendano a schioppettate!

Anonimo ha detto...

caro anonimo apri gli occhi sulla situazione che stiamo vivendo: siamo in una situazione di crisi mondiale, recessione alle porte ecc ecc...

un qualcuno ti viene a costruire un centro commerciale nella tua città che darà lavoro a tuoi concittadini, incentiverà la produzione locale e ne darà soprattutto risalto...e tu ti preoccupi delle terre da espropriare?(che oltretutto sono ripagate in modo più che soddisfacente)

a presto
Alberto

Anonimo ha detto...

ripeto: babbo natale non esiste! esiste la crisi economica non c'è denaro e si va controtendenza invitando a spendere in un centro commerciale? mai sentito parlare di impatto ambientale? sei a conoscenza della direttive europee convertite in D.M. per l'agricoltura? giovedì 18 dicembre hai assistito al convegno presso il cinema teatro max? se si, avresti dovuto comprendere l'incompatibilità di progetti come il centro commerciale in pieno territorio agricolo, il terreno espropriato viene valutato per agricolo non edificabile = quattro soldi! chi è quello stolto che ha firmato un contratto senza sapere il costo esatto e definitivo al mq delle superfici di vendita? dunque lo sconto del 10% su quale importo? e queste sono le prime cose che saltano alla mente, se dovessimo metterci a tavolino con i doc alla mano (che non ci sono) salterebbero fuori altre più che negative !