venerdì 15 maggio 2009

APPROVATO IN C.D.M. IL DISEGNO DI LEGGE DI ISTITUZIONE DELLE COMUNITA' GIOVANILI PROPOSTE DAL MINISTRO MELONI


“Saranno dei villaggi della gioventù, con campi sportivi, palchi per esibirsi, sale per fare musica, biblioteche, computer. Oasi nelle periferie delle grandi città metropolitane dove si parte dalla noia, dal degrado e dall'assenza delle istituzioni per arrivare alla degenerazione”. Così il ministro per la Gioventù Giorgia Meloni illustra il disegno di legge sulle comunità giovanili approvato oggi dal consiglio dei ministri. “Saranno spazi nei quali organizzare convegni, corsi, laboratori e dove maturare relazioni, attitudini personali e vocazioni”. “Le Comunità – ha proseguito Meloni - vengono promosse con pochi vincoli statutari: assenza di fini di lucro, democraticità dell’accesso alle cariche, elettività delle cariche tra i soci in regola con l’iscrizione, trasparenza di bilancio, assenza di qualunque tipo di discriminazione, indicazione delle finalità della comunità. Tali vincoli sono essenziali per iscriversi al registro nazionale istituito presso il dipartimento della Gioventù e conseguentemente per usufruire dei contributi del fondo comunità giovanili, la cui dotazione è di 5 milioni di euro l’anno”. “Il Disegno di legge – ha aggiunto il ministro - prevede anche la nascita dell’Osservatorio nazionale sulle Comunità giovanili, istituito presso la presidenza del Consiglio, che ha il compito di promuovere e valorizzare il ruolo di sviluppo e integrazione sociale svolto dalle comunità. L’obiettivo è offrire alle giovani generazioni degli spazi che rappresentino un’alternativa alla noia e al disimpegno, che spesso sono alla base di fenomeni di disagio, soprattutto nelle periferie delle grandi città metropolitane e in alcune realtà del meridione”.“Ci siamo basati su alcune esperienze esistenti – ha spiegato la Meloni - come quella di Pino Maddaloni a Scampia, dove c'è una struttura sportiva dove si fa judo, frequentata da migliaia di ragazzi. Siamo partiti da questa esperienza per arrivare al nostro progetto. Le strutture non solo saranno dedicate ai giovani, ma saranno anche gestite da associazioni formate da ragazzi con meno di trent'anni”.

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