venerdì 19 marzo 2010

ECCO COSA HA FATTO LA SINISTRA AL POTERE DELLA REGIONE LAZIO... (e questi sono solo alcuni esempi)...

Arrivano le elezioni regionali nel Lazio ed è tempo di stilare bilanci e analisi sull’operato della Giunta Marrazzo. All’interno del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) ho potuto osservare più da vicino l’operato della maggioranza, ancor meglio da quando sono stato nominato membro aggiunto della Commissione “Bilancio e Patto di Stabilità” della Regione Lazio. La cosa che più amareggia è che questa Giunta stia lavorando a pieno regime proprio ora che invece è sottoposta al vincolo dell’ordonaria amministrazione per le note vicende legate a Marrazzo. Proprio ora questa Giunta sta elargendo agli “amichetti” di sinistra centinaia di mila euro in ogni direzione. Facciamo qualche esempio:
a) il CAL è un organo previsto dall’art. 123 co.4 della Costituzione Italiana e dallo Statuto della regione Lazio: ebbene la maggioranza ha disposto 200.000 euro in bilancio per il proprio funzionamento e dotazione tecnico-amministrativa. Ma poiché in questo organo abbiamo pareggiato tra componenti di destra e di sinistra, hanno pensato bene di creare ex novo la “Fondazione RESET” che ha le stesse prerogative del CAL ma hanno messo alla presidenza un loro fedelissimo, Francesco Chiucchiurlotto ex sindaco e presidente dell’ANCI Lazio del PD, e hanno donato ben 500.000 euro alla fondazione.
b) se pensiamo invece alla nostra Provincia, storicamente di centro destra, ci accorgeremo come l’hanno praticamente ingessata di lacci burocratici attraverso l’approvazione forzata del P.T.P.R. (piano territoriale paesaggistico regionale), del P.A.I. (piano assetto idrogeologico) e dei vari parchi o monumenti naturali (Parco dei Monti Ausoni, Monumento naturale Campo Soriano) che hanno letteralmente bloccato la burocrazia urbanistica dell’intero territorio. Da un lato quindi bloccano lo sviluppo delle attività produttive che i privati volessero intraprendere o ampliare, e dall’altro istituiscono nuovi Presidenti e Consigli di Amministrazione tutti altamente stipendiati e soggetti comunque a spoil system e cioè che decadono il giorno delle votazioni e quindi tra due settimane. Una doppia beffa per i cittadini: meno posti di lavoro, più burocrazia, meno soldi per noi enti locali e famiglie bisognose. Chiaramente in tutto ciò occorre ricordare la continua demonizzazione al mondo venatorio poichè i cacciatori sono considerati da loro "banditi".
c) alla luce di tutte queste manovre, questo mese gli assegni per le famiglie che hanno una situazione reddituale svantaggiata e per i disabili sono bloccati e non verranno erogati nel mese di marzo: il perché risiede nelle grandi somme che hanno spostato nel capitolo “nuovi stipendi o indennità” e quindi gli uffici del terzo settore (sociale) stanno perdendo tempo per fare i riconteggi a ribasso delle somme da girare ai comuni per le fasce deboli.
d) nel nostro piccolo, a Pontinia, all’incrocio tra due strade provinciali (migliara 47 e tavolato) teatro di morti e incidenti, stiamo aspettando la realizzazione di una rotonda già approvata e finanziata a fine 2007 dalla Provincia, perché manca il nulla osta per l’abbattimento di tre alberi della fascia frangivento di proprietà della Regione Lazio.
e) in merito alle entrate sulla tassa di proprietà dei veicoli (ex bollo auto) istituita al fine di ridonare alle province fondi per la manutenzione o creazione delle infrastrutture di viabilità, scopriamo che solo il 15% torna a Latina, mentre il resto si perde per stipendi e per le infrastrutture romane.
Tutti questi esempi ci fanno comprendere come questa Giunta Marrazzo abbia lavorato malissimo aumentando i lacci burocratici per i cittadini e le imprese, diminuendo le somme economiche a favore delle popolazioni locali, distraendo i fondi dai luoghi nei quali sono stati maturati a Roma.
Occorre quindi cambiare e voltare pagina: occorre votare Renata Polverini alla presidenza della Regione Lazio e votare il Popolo della Libertà al Consiglio Regionale. Sicuramente si dovrà approvare la legge regionale di Roma-Capitale, la legge regionale per decentrare le funzioni urbanistiche alle Province più vicine al cittadino, una nuova progettualità per la sanità e le infrastrutture di viabilità e una nuova legge di maggior favore per le attività produttive al fine di rimettere in moto l’economia regionale e la creazione di nuovi posti di lavoro.

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