giovedì 11 novembre 2010

REGIONE LAZIO: APPROVATO IN CONSIGLIO IL PIANO TRIENNALE DEL TURISMO REDATTO DAL NOSTRO ASSESSORATO GUIDATO DA STEFANO ZAPPALA'

Dopo un iter di circa 3 mesi è stato approvato dal Consiglio regionale il Piano triennale del Turismo 2011/2013. Il Piano è stato prodotto dalla nostra segreteria e dagli uffici dirigenziali del dipartimento turismo.
"Sono particolarmente soddisfatto del grande lavoro che è stato svolto, sia dall'assessorato al Turismo che dalla Commissione consiliare competente, per giungere oggi all'approvazione del Piano Turistico Triennale 2011/2013. I consiglieri, nel corso della seduta di Aula, hanno dimostrato grande senso di responsabilità approvando un valido e utile strumento di programmazione che servirà a rimettere in moto lo sviluppo per l'intero comparto, che rappresenta la prima industria del Lazio per numero di imprese". Così il Presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese al termine della seduta odierna al termine della quale è stato varato a maggioranza il Piano turistico della Regione Lazio previsto dalla legge 13 del 2007.
Il Piano, approvato all'unanimità in Commissione lo scorso 5 novembre, si basa su quattro Obiettivi generali: migliorare la competitività, sviluppare il turismo sostenibile, responsabile e di qualità, promuovere e rafforzare l'immagine e la visibilità del Lazio, integrare il turismo nelle politiche regionali.
"Su questi obiettivi abbiamo individuato una serie di settori - ha spiegato l'assessore al Turismo e Marketing del "Made in Lazio", Stefano Zappalà - l'ecoturismo, il turismo del mare dei laghi e dei fiumi, il turismo montano, sportivo, sociale, della salute e del benessere, quello congressuale e fieristico, il turismo culturale e enogastronomico, e il turismo religioso".
Elaborato dagli uffici dell'assessorato e sottoposto all'esame di circa 500 operatori del settore e istituzioni locali prima dell'adozione da parte della Giunta avvenuta lo scorso 8 ottobre, il Piano è poi passato in Commissione Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo dove è stato integrato con ulteriori osservazioni.
"La commissione ha scelto di intervenire sul testo proprio per accogliere quanto è stato messo in luce dalle comunità locali - ha detto in Aula il presidente della Commissione nonché relatore, Giancarlo Miele (Pdl) - Sottolineo l'apporto non solo degli operatori e delle province ma anche delle opposizioni, per mettere a sistema tutto ciò che potrà portare al rilancio di tutti i nostri territori che hanno delle potenzialità turistiche spesso inespresse. Questo Piano non rompe con il passato, ma è in continuità; si è riconosciuto il lavoro positivo fatto nella scorsa legislatura".
Per Miele questo testo segna la "fine del turismo visto come settore legato allo spontaneismo e all'occasionalità". Come ha spiegato Zappalà infatti, si tratta di "un piano programmatico per definire le strategie. Alla Regione compete il coordinamento con le altre realtà internazionali, l'Europa e le altre regioni, la programmazione e soprattutto la promozione, oltre al sostegno degli operatori".
Il Piano triennale, che si attua mediante singoli piani annuali, verrà sottoposto a verifica ogni 18 mesi. "Sulla base dei dati e dei risultati conseguiti - ha proseguito Zappalà - aggiorneremo il nostro punto di vista soprattutto nel rispetto degli operatori del settore che ci mettono la maggior parte dei soldi".
Migliorare l'Osservatorio sul Turismo, far conoscere i piccoli comuni, gli Etruschi e il sistema termale laziale, potenziare il sistema della ricettività all'aria aperta, valorizzare ulteriormente i 362 km di costa anche ai fini della destagionalizzazione, velocizzare le autorizzazioni per stimolare le iniziative dei privati, ammodernare le strutture ricettive, l'albergo diffuso come grande risorsa per il futuro dei piccoli comuni, rivedere i rapporti con il sistema crocieristico, migliorare il rapporto con il turista migliorando la formazione del settore alcuni dei punti salienti del Piano.
"Il Lazio è terzo in Europa dopo la regione di Parigi - ha ricordato Zappalà - Noi vogliamo competere con Parigi. Il Lazio è un museo a cielo aperto e dobbiamo risalire le posizioni attuali in termini di arrivi e presenze. Il Lazio non è - solo - una squadra di calcio ma una regione che va fatta conoscere nella sua interezza, dobbiamo far uscire il Lazio dall'anonimato". A questo proposito, arriverà a breve all'esame del Consiglio un provvedimento per un marchio identificativo del Lazio. Zappalà ha poi annunciato la realizzazione del Convention bureau di Roma entro il prossimo mese di dicembre, "a dimostrazione che il Lazio non si è mai fermato".
Mario Mei (Pd), vice presidente della Commissione, ha sottolineato la portata strategica di questo documento che va in attuazione alla legge 13 del 2007. "L'opposizione ha anche garantito il numero legale affinché si potesse portare in aula questo Piano - ha ricordato -. Il clima positivo e collaborativo in commissione ha portato a licenziare il provvedimento in tempo record per l'esame dell'aula che in questi mesi è risultata un po'"disoccupata". Il Piano turistico è il primo atto vero dopo 8 mesi, dopo le tante mozioni presentate, un atto vero per la vita dei cittadini. Un piano condiviso dove sono stati approvati alcuni emendamenti portati dall'opposizione, anche se alcune cose in più potevano essere accolte, come gli emendamenti dell'Idv sui Grandi Attrattori Culturali. Non risolve tutti i problemi, ma dà un contributo forte per creare il brand Made in Lazio".
"Il turismo può essere un attrattore di investimenti formidabile a condizione che ci sia una strategia - ha detto Francesco Storace, capogruppo della Destra - esprimiamo grande fiducia nella prospettiva che questo piano delinea".
Voto contrario solo dall'Idv, mentre si sono astenuti la Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia Libertà e Lista Bonino-Pannella.
Al momento del voto era presente in aula la Presidente della Regione, Renata Polverini.

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