venerdì 25 febbraio 2011

SITUAZIONE DEL PDL IN VISTA DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI PONTINIA

Di certo non fa bene il comportamento di chi si autoproclama e si spaccia per coordinatore comunale, quando coordinatore non è. Il PDL di Pontinia, ad oggi, ufficialmente non ha un coordinatore, né un commissario, comunale.

Di certo non fa bene neanche la confusione di chi pochi mesi fa proclamava la “gloriosa” costituzione di un gruppo provinciale di FLI che andava compatto a Bastia Umbra per sostenere Fini contro Berlusconi ed oggi addirittura parla a nome del PDL locale proponendo addirittura un candidato sindaco non pontiniano e che non si è mai contato in consiglio comunale.

Di certo non fa bene pensare che alcuni ispiratori e registi della dichiarazione di dissesto finanziario ancora vadano in giro a rappresentare, senza titolo, la volontà e il nome del partito.

In vista delle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale di Pontinia, vorrei dire da subito che il PDL non starà di certo a guardare. Senza dubbio, anche a Pontinia, il partito locale sta vivendo un momento difficile, soprattutto a livello organizzativo.

Ma credo che la polemica debba lasciare il posto alla riflessione: secondo me è ora di smetterla con la politica dello scontro. Le beghe interne al partito non possono e non devono essere anteposte all’interesse della città. Credo che il pragmatismo ci debba orientare tutti a superare l’attuale fase di stallo cristallizzata dall’incomunicabilità tra le varie componenti del PDL pontiniano.

Attenzione, perché l’elettorato ci osserva ed è ora di far capire chiaramente che la nostra priorità è quella di pensare ad organizzare i prossimi cinque anni di gestione amministrativa della città.

Il nostro partito non può esporsi al rischio di riconsegnare la guida di una città, nella quale alle politiche superiamo il 70%, al centrosinistra; dunque è necessario superare gli errori compiuti avviando un sereno confronto e individuare subito, e senza ulteriori rinvii, il profilo del nostro candidato sindaco, possibilmente una figura capace di ricucire la frattura interna al PDL.
Non ci sono molte opzioni. Abbiamo bisogno di una persona carismatica ed istituzionale, oppure di una figura in grado di costituire un valore aggiunto per la coalizione, una risorsa capace di alimentare e stimolare positivamente il confronto interno oltre che di attrarre nuovi preziosi consensi. A Pontinia ce ne sono di pontiniani nati e cresciuti qui, che conoscono bene il vasto territorio e le esigenze della città, che rispondono a queste caratteristiche!
Di certo non ci servono né esterni, né stranieri, ne tantomeno personaggi che hanno militato a sinistra per decenni: il candidato sindaco è una cosa seria e il centro-destra ha al suo interno i personaggi giusti.

Anche sul piano della coalizione, credo che il punto di partenza non debba essere costituito dalle sigle dei partiti partecipanti, ma dal programma elettorale: ipotizzato e redatto questo, allora potremo presentare una proposta seria e concreta e accettare tutti coloro che vorranno sottoscriverla. Le porte devono essere aperte a tutti, in particolar modo a quelle componenti che già oggi sono coalizzate in consiglio con il PDL, vedi l’UDC e La Destra. Ma non solo, perché ci potrebbero essere delusi da Tombolillo e ci sono associazioni politico-culturali e movimenti civici in fermento che vorrebbero partecipare attivamente alla costruzione o forse “ri-costruzione” di Pontinia.

Tutto ciò sarà realizzato nei prossimi giorni, anche grazie agli organi di partito che, ad oggi, sono il coordinatore provinciale Sen. Claudio Fazzone, il vice coordinatore Fabio Bianchi e il direttivo provinciale del partito. E sicuramente un importantissimo contributo istituzionale e culturale, nutrito di datata di esperienza, ci sarà conferito dall’On. Stefano Zappalà, assessore regionale al turismo e marketing del “Made in Lazio”.

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