lunedì 7 febbraio 2011

PONTINIA: EX HILME, REPORT PER UNA NUOVA AREA. TORELLI (PDL): DA INDUSTRIALE A FARMER MARKET PER IL KILOMETROZERO

Dal quotidiano "Il Territorio" (pag. 6 del 03/02/2011).
Una riconversione senza fretta. Che «il discorso sull’insediamento dell’Ex Hilme va affrontato con calma e riflessione», spiega il consigliere comunale del Pdl, Paolo Torelli. Infatti molti sono i nodi da sciogliere. A cominciare dal fatto che «l’area attualmente, secondo piano regolatore generale,
ha destinazione industriale. Ed inoltre bisogna dire ad onore del vero per comprendere a fondo la questione che «sullo scadere degli anni’ 50, l’allora Consiglio Comunale – ricorda Torelli - approvò di regalare il terreno all’imprenditore privato, che in cambio avrebbe creato nuovi posti di lavoro e quindi ricchezza locale. Con il passare degli anni, gli imprenditori si sono susseguiti e le società commerciali con essi, fino ad arrivare ai primi tagli al personale e purtroppo alla completa chiusura dello stabilimento. Ora il Comune, per riprendere il controllo di tutto o di una parte del lotto, ha sborsato soldi rispondendo all’asta fallimentare. L’operazione ammonta a circa 500.000 euro complessivi (base d’asta, rilancio legale di 30.000 euro, tasse e imposte, smaltimento fanghi chimici presenti nei capannoni, messa in sicurezza)». Ma prima di fare il passo più lungo della gamba sarebbe importante sapere cosa fare dell’Ex Hilme, secondo Torelli. Onde evitare di buttare a mare soldi dei cittadini. Quindi prima cosa è quella «di approvare in consiglio comunale una variante al pian regolatore generale, un cambio di destinazione d’uso dell’area, e creare un Farmer Market dove si attui il kilometro zero», questa la proposta del consigliere del Pdl Torelli. Un progetto – continua Torelli – che potrebbe avere anche sostegno della Regione Lazio che si accinge ad approvare dei disegni di legge relativi ai prodotti tipici, alla tracciabilità del prodotto, alla valorizzazione del “Made in Italy” e al quindi al sostegno specifico di tali strutture». Ma se no fosse possibili, allora largo ai giovani e ai meno fortunati: «uno stabile – spiega Torelli – che ospiti una Comunità giovanile e case popolari per le famiglie bisognose», queste le proposte di Torelli, «di chi non vuole fare solo opposizione ai progetti, ma proposizione di progetti per il bene della collettività e di Pontinia». Che il cittadino viene prima di ogni cosa. O così dovrebbe essere.

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