sabato 4 giugno 2011

PONTINIA, CENTRO COMMERCIALE EX MIRALANZA: DA REGIONE E PROVINCIA ARRIVA L'OK!

In merito alla stipula dell’accordo di programma siglato da Comune, Provincia e Regione, vorrei sottolineare tutta la mia gioia per il prosieguo positivo dell’iter burocratico che porterà alla realizzazione del centro commerciale nel sito ex Miralanza. Infatti, non solo sin da subito ho votato a favore del progetto in Consiglio Comunale, ma mi sono recato assieme al Sindaco, al progettista Giovanni Ferrarese e al collega carlo Medici a Mirano per incontrare i futuri realizzatori dell’opera. E per di più l’ho indicato nel mio volantino elettorale di propaganda nell’occasione delle recenti votazioni amministrative

Credo che tutta Pontinia debba esultare per tanti motivi.

Innanzitutto perché il rudere scomparirà e l'intera area sarà riqualificata grazie alla costruzione del centro commerciale che sarà realizzato rispettando i canoni architettonici dell'arte razionalista tipica della fondazione di Pontinia e la riqualificazione del verde con la piantumazione di molti nuovi alberi.

Ma grazie al lavoro svolto in Consiglio si dovranno necessariamente realizzare le seguenti condizioni vincolanti:

1) all'interno del centro commerciale sarà destinata un'area di ben 1200 mq per la vendita dei nostri prodotti tipici per realizzare la cosiddetta filiera corta agroalimentare o il “kilometro zero” tra produttore locale e consumatore;

2) la società destinerà al Comune 7,00 euro per ogni metro cubo realizzato, sottoforma di opere o interventi pubblici; restano fermi gli ulteriori obblighi relativi ai versamenti sul contributo sul costo di costruzione e sugli oneri di urbanizzazione, come per legge dovuti; inoltre il centro pagherà ogni anno circa 300,000 euro di ICI commerciale alle casse comunali da spendere per i cittadini e per la città;
3) saranno creati, solo nell'ipermercato, circa 380 posti di lavoro per ragazzi, ragazze, uomini e donne inoccupati o disoccupati; attraverso apposito protocollo d'intesa saranno assunti cittadini di Pontinia, nei limiti stabiliti dalla legge;

4) il prezzo per i commercianti di Pontinia sarà ribassato del 10% per l'acquisto o l'affitto dei locali per una quota pari almeno al 15% dei locali totali del centro.

Questo centro rappresenti più un’opportunità che una minaccia. Sicuramente creerà dei problemi al commercio locale e del centro cittadino, ma lavorando tutti insieme possiamo trovare i giusti strumenti per attenuare al massimo le ripercussioni del centro commerciale sui commercianti pontiniani che non intendono acquisire uno spazio al suo interno. Ad esempio, e questa è la mia proposta, si potrebbero utilizzare i proventi dell'imposta ICI per attuare degli sgravi fiscali in favore dei commercianti del centro cittadino; attraverso i 7,00 euro per ogni metro cubo di realizzazione, invece, si potranno creare delle attrattive, degli abbellimenti alle vie centrali e una sorta di "centro commerciale all'aperto" per attenuare gli eventuali effetti negativi del centro commerciale.

Mantenendo costante l’attenzione verso i commercianti del centro cittadino, occorre valutare però le numerose positività che rappresenta questa nuova struttura:

a) durante la realizzazione saranno coinvolte molte ditte di Pontinia nei lavori e saranno poi creati altri posti di lavoro come i commessi all’interno dei singoli negozi, bar, pub, ristoranti, i guardiani, i giardinieri e le ditte di pulizia;

b) si potranno creare degli indotti anche di tipo turistico con il mausoleo di Clesippo di epoca romana, le costruzioni dell'era della bonifica, la visita di Pontinia quale esempio vivente di arte razionalista, il museo di Piana delle Orme a pochi kilometri, i giardini di Ninfa, l’Abbazia di Fossanova, il Parco Nazionale del Circeo, le cittadine medievali dei Monti Lepini e l'indotto alberghiero per quei tour che trascorreranno delle notti da noi;

c) vorrei sottolineare l’importantissima opportunità che viene offerta agli agricoltori di Pontinia di vendere i loro prodotti tipici locali, la quale rappresenta una vera e propria boccata di ossigeno per l’intero territorio a forte vocazione agroalimentare e per un settore che troppo sta soffrendo ingiustamente perché il lavoro è costante e serio, ma gli introiti inspiegabilmente calano. Inoltre da un lato l’agricoltura trarrà un beneficio, dall’altro le famiglie potranno acquistare un prodotto fresco e certificato dalla conoscibilità dell’identità del produttore e a prezzi sicuramente ribassati in confronto a quelli attualmente praticati nelle alimentari (se oggi il produttore vende 1 Kg di carote a 20 centesimi d'euro alla grande distribuzione e il consumatore lo acquista a 2 euro al dettaglio, nel centro agroalimentare il prezzo di vendita diretta sarà di 80 centesimi).

I ragazzi di Pontinia finalmente potranno trascorrere delle serate nel proprio territorio comunale; anzi vedremo anche arrivare sicuramente altri giovani dai comuni vicini. Se la sera i locali di intrattenimento resteranno aperti si riuscirà a mantenere i risparmi dei giovani qui a Pontinia e inoltre saranno ridotti i kilometri di guida, poichè non si recheranno più per forza a Latina, Sabaudia o Terracina per trovare un pò di svago o divertimento.

Attualmente credo che il compito di un amministratore comunale sia quello di perseguire il vantaggio per la maggior parte della comunità locale e con la realizzazione del centro è sicuramente perseguita. Noi potremmo essere come Ponzio Pilato e scaricare ogni decisione in capo al Sindaco ed alla maggioranza poiché siamo all’opposizione, invece voglio offrire tutto il nostro contributo e la nostra vigilanza affinché questa diventi sempre più un’opportunità invece che una minaccia o una semplice speculazione. Certamente non dovremo essere passivi nei confronti della società realizzatrice del centro, ma chiederemo che le garanzie offerte siano rispettate e possibilmente aumentate a vantaggio dei cittadini di Pontinia, e soprattutto delle zone limitrofi al costituendo centro, in termini economici ed occupazionali, altrimenti saremo contrari ad una conquista da parte di estranei del nostro territorio.

Per fare un paragone: la turbogas arreca solo danni in cambio di nessuna utilità; il centro commerciale, con le dovute attenzioni, invece rappresenta quasi l’esatto opposto: crea nuovi posti di lavoro e quindi nuovi stipendi che saranno spesi nella nostra zona e quindi sarà arricchito il nostro circuito commerciale locale!

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