sabato 19 aprile 2008

FILIERA CORTA E FARMER'S MARKET: VENDITA DIRETTA DEI NOSTRI PRODOTTI TIPICI LOCALI PRODUTTORE-CONSUMATORE


La filiera corta è un particolare tipo di commercio che permette ai consumatori di acquistare generi alimentari direttamente dai produttori; essa nasce dall’esigenza di dar vita a nuove forme di scambio, incontro, cooperazione e si basa sul rapporto diretto fra chi produce e chi consuma e quindi offre l’opportunità al consumatore di poter conoscere il produttore e notizie sulla sua azienda agricola e sulla storia del prodotto, la cosiddetta tracciabilità del prodotto. I vantaggi per chi acquista prodotti lavorati con questo metodo sono molteplici: in primo luogo la riduzione dei passaggi del sistema di distribuzione tradizionale quali confezionamento, imballaggio e trasporto, procedure che comportano inquinamento e sovrapprezzo; poi l’opportunità di un confronto diretto con il produttore che riesce a vendere prodotti unici, che hanno come caratteristica il trattamento esclusivamente biologico, infine il legame con il territorio, il rispetto dell’ambiente riducendo il consumo di energia e di carburanti per il trasporto, la riduzione del traffico di camion, la sicurezza che il prodotto arrivi sulle tavole direttamente dai campi, il tutto ovviamente a costi più che ragionevoli.
Vantaggi della Filiera Corta inoltre sono la valorizzazione delle coltivazioni proprie di ogni territorio e l’esaltazione dell’Agro Pontino, la protezione della biodiversità, dei gusti, delle ricette e delle tradizioni; rispetto della stagionalità e quindi della freschezza degli alimenti acquistati; prezzo finale al consumo trasparente e più economico per chi acquista, remunerazione più equa per chi produce.
A Taranto hanno creato un “Farmer's Market”, un mercato degli agricoltori. In questo mercato, aperto tutti i giorni, i produttori e i consumatori si incontrano “senza intermediazioni”. Questo comporta notevoli vantaggi sia per i consumatori, che possono comprare prodotti tipici e di stagione a prezzi contenuti, sia per i produttori locali che possono piazzare e far conosce i loro prodotti senza “svenderli” alla grande distribuzione.
La filiera corta in una cittadina come Pontinia, immersa nell’Agro Pontino, dove i prodotti tipici la fanno da padrone credo sia una cosa naturale che la politica debba solo aiutare a localizzare e a far decollare. Ovunque ci giriamo vediamo piantagioni di verdure o ortaggi tipici locali, aziende agricole produttrici di latte bovino, caprino e bufalino (Pontinia zona D.O.P.), colture del “kiwi di latina IGT”, del carciofo di sezze (autorizzazione in corso per concedergli il marchio DOP), delle olive tipiche di sonnino e di gaeta (entrambe protette attraverso marchi regionali)…
Questa zona è la culla della produzione biologica e del mangiar genuino: perchè i nostri kiwi devono arrivare a Cesena per poi essere commercializzati in tutta Italia e quindi anche a Latina a prezzi più alti? ecco che la filiera corta risolverebbe questo problema economico!
Nell’area della ex Mira Lanza dovrebbe essere installato un FARMER'S MARKET come hanno fatto a Taranto dove andranno tutti i produttori di ortaggi, di dolciumi, i caseifici, i viticoltori, i produttori di mieli locali, e tutti coloro che vogliono esaltar ei prodotti dell’Agro Pontino di cui Pontinia è la culla.
Il problema risiede nella politica locale: Tombolillo perde il suo tempo a fare incontri “carbonari” senza informare l’opposizione con i dirigenti della società che vuole edificare il centro commerciale a Mesa, perde il suo tempo a non decidere sulla differenziata, perde il suo tempo ad aumentarsi il suo stipendio da 1000 a 3000 euro e poi perde tempo a come recuperare quei soldi e allora decide di installare 6 antenne umts telecom in centro cittadino (tutti sappiamo che l’agenzia internazionale della salute le ha dichiarate altamente rischiose per tumori e leucemie). Questa è la politica locale che amministra Pontinia: spero che al prossimo voto i cittadini sappiano scegliere un buon amministratore e non un bravissimo medico o un sorridente amico!!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Paolo, guarda che a Taranto il Farmes Market non si trova all'interno di un centro commerciale ma in un magazzino al centro adibito a questo scopo! Sarebbe un'assurdità, un'eresia perchè questi progetti nascono proprio come alternative alla grande distribuzione. Sarebbe come mettere insieme il diavolo con l'acqua santa. Perchè ci dobbiamo far prendere per i fondelli da questa gente che vuole soltato speculare sul nostro territorio? Il Farmes market non ce lo possiamo fare noi? Perchè dobbiamo farci danneggiare da questi?

Paolo Cima

Anonimo ha detto...

Io infatti lo concepisco come unica opera in quell'area. Cioè non unito alla grande distribuzione, ma solo un farmer's market con al massimo dei ristoranti e dei locali compatibili all'essenza della filiera corta. Il mio messaggio è rivolto all'amministrazione che non intende ascoltarci e sta proseguendo a tappe forzate il che lascia intendere qualcosa di negativo...

Anonimo ha detto...

LISTA CIVICA LIBERI E FORTI


All’Assessore Patrizia Sperlonga
PUBBLICA ISTRUZIONE, CULTURA, TURISMO, TRASPARENZA

COMUNICATO STAMPA

La Lista Civica Liberi e Forti, in merito alle tariffe applicate dal Comune di Sabaudia nei confronti dei cittadini che parcheggiano sulla strada provinciale che costeggia il mare, rileva un fatto non ragionevole per il pagamento del parcheggio.
La tariffa che riscuote il Comune è un’entrata con destinazione specifica per rendere servibile e pulita la spiaggia per consentire agli piaggianti, che sono anche turisti, un buon livello di qualità.
La Lista Civica non accetta la devoluzione da parte dell’Amministrazione Provinciale dell’organizzazione e dell’applicazione delle tariffe ad un qualsiasi Comune, perché la Provincia è obbligata sui beni di sua proprietà come la strada che costeggia il mare ed il Parco nazionale del Circeo di organizzare con i suoi mezzi ed il suo personale la pulizia della spiaggia e di offrire servizi agli utenti con una modica tariffa.
Non è possibile che ogni hanno le tariffe vengono sempre aumentate a valori impossibili per cui diventa impossibile a tantissimi abitanti dei comuni circostanti come Pontinia ad utilizzare la spiaggia che al tempo della bonifica era nominata lido di Pontinia.
E’ chiaro che l’assessore al turismo ed alla trasparenza deve rendere noto a tutti, quant’è l’importo riscosso dal Comune di Sabaudia e di questo quanto ne viene destinato alla pulizia della spiaggia, perché il resto delle somme devono andare all’Amministrazione Provinciale che dovrebbe destinarle ai Comuni come Pontinia che non ha spiaggia.
Speriamo che il Presidente della Provincia Cusani intervenga, anche perché finora nessun consigliere provinciale e né comunale è mai intervenuto su questa vicenda che riguarda tanti abitanti del nostro Comune che non possono andare nel proprio mare più vicino.
Quindi invitiamo l’assessore di Pontinia a prendere coscienza del problema in modo serio per risolverlo.
Sull’argomento avvieremo un confronto con il Comune di Pontinia per decidere su un problema serio per i residenti del territorio.

Pontinia, 5 maggio 2008
Il Presidente
Giuseppe Anitori

Anonimo ha detto...

Al Sindaco di Pontinia
dott. Eligio Tombolillo
Ai consiglieri comunali tutti
Al presidente dell'Associazione Commercianti
Carmine Viadana
Ogg. Riunione di AN sul Centro Commerciale alla ex Mira Lanza di Pontinia

Caro Sindaco, scrivo a Lei che sicuramente saprà rispondermi in quanto sempre attento ai problemi del nostro piccolo comune. Qualche mese fa, quando ho appreso dai giornali la notizia che nello stabilimento dell'ex MIRA LANZA il Comune di Pontinia aveva autorizzato la costruzione di un MEGA CENTRO COMMERCIALE DI 30.000 MQ, mi sono recato immediatamente presso gli uffici comunali per prendere visione del progetto. Questo perchè ritenevo - e ritengo tutt'ora - che un centro commerciale di queste dimensioni sia fortemente dannoso per la comunità di Pontinia, sopratutto per i PICCOLI COMMERCIANTI DI PONTINIA che non sono in grado di reggere una situazione del genere e che stanno vivendo un periodo di CRISI FORTISSIMA a causa della CONTRAZIONE DEI CONSUMI. In quella occasione, i dipendenti comunali mi hanno risposto che in Comune non è era stato depositato ancora nessun progetto e che quindi non era possibile vedere nulla. La cosa mi è sembrata alquanto strana. Mi sono detto: ma come ha fatto il Comune ad autorizzare qualcosa senza prima conoscerla, senza prima vedere le carte, i progetti e, sopratutto, senza prima ascoltare i commercianti? In seguito ho participato, presso la sala parrocchiale, alla riunione indetta dai commercianti di Pontinia. In quella sede è stato Lei stesso a ribadire che la società interessata non aveva ancora presentato il progetto. Quando sarà presentato - ha detto Lei - chiamerò i commercianti e ne discuteremo insieme. Bene, vengo subito al punto. Sono venuto a sapere che lunedì 12 maggio, presso la sede locale di ALLENZA NAZIONALE, l'ingegnere incaricato della redazione del progetto lo illustrerà a tutti gli iscritti al partito di AN. La cosa mi sembra molto strana e vorrei che Lei facesse chiarezza. Trovo strano che queste questioni, che interessano LA VITA DI TUTTA LA COMUNITA', siano discusse (e approvate) prima dentro le sezioni di partito, alla presenza di POCHE PERSONE, e poi presso il Comune che è (o meglio dovrebbe essere) la casa di tutti i cittadini. Anche perchè ritengo che su questa questione del centro commerciale sia FONDAMENTALE COINVOLGERE LE CATEGORIE CHE SONO DIRETTAMENTE INTERESSATE A QUESTA SCELTA, IN PRIMIS QUELLA DEI COMMERCIANTI. Non vorrei, invece, che come al solito se ne facesse una "QUESTIONE POLITICA". Non vorrei - per dirla in parole povere - che si prendessero delle decisioni importanti senza prima ascoltare i diretti interessati perchè così "pochi" hanno deciso dentro le sezioni di partito. Sindaco mi appello a Lei affinchè SUL MEGA CENTRO COMMERCIALE NON DECIDA LA CASTA!
Con l'occasione Le porgo i miei saluti e La ringrazione per l'attenzione
Giuseppe Anitori
(Presidente K. Popper)