martedì 4 novembre 2008

ROGO HILME: MASSIMA ATTENZIONE ALLE POSSIBILI SPECULAZIONI. SIA DESTINATA A SCOPI SOCIALI: COMUNITA' GIOVANILI E CASE POPOLARI

In merito all’incendio dello stabilimento ormai inattivo della Hilme di Pontinia, la fabbrica di componenti elettronici fallita nel maggio 2006, occorre fare chiarezza e dedicare molta attenzione. La struttura di viale Italia, finita in macerie, a causa di un violento rogo, dovrà essere messa all’asta il prossimo 11 dicembre dal tribunale fallimentare. Pesanti i danni recati al reparto di foratura meccanica della vecchia fabbrica, lì dove nascevano gli elettrodomestici e computer prodotti fin dal 1956 dalla Circe, divenuta poi Ducati, quindi Zanussi e infine Hilme. L’intrusione di estranei all’interno del complesso industriale di viale Italia non è cosa nuova: risultano infatti frequenti le denunce di furto presentate dagli ex proprietari del sito, protetto da recinzioni ormai avulse.
Le prime indagini confermano la natura dolosa dell’incendio che nella notte tra sabato e domenica ha distrutto parte dello stabilimento della ex Hilme. Ma, stando alla ricostruzione fatta dai carabinieri di Pontinia e dai vigili del fuoco, non sarebbero professionisti gli autori del rogo che ha mandato in fumo il reparto meccanico dell’azienda produttrice di componenti elettronici fallita nel 2006. La mano dolosa all’origine delle fiamme sarebbe quindi quella dei vandali che già in passato si erano introdotti nella struttura per compiere furti o danneggiamenti.
Restano tuttavia i dubbi legati all’assenza di precedenti atti incendiari di grande portata a cui collegare l’episodio che domenica mattina ha colto di sorpresa tutta Pontinia.
Chiedo all’amministrazione di prestare la massima attenzione e vigilanza sull’accaduto poiché l’elemento che desta più di una perplessità è la prossima convocazione dell’asta fallimentare del sito della Hilme dell’11 dicembre: in attesa che i carabinieri e la magistratura emettano un verdetto definitivo sulla natura dell’episodio e sugli eventuali responsabili, chiedo al Sindaco di convocare il Consiglio Comunale per evitare che si adombrino possibili speculazioni sul sito della Hilme e per discutere la futura destinazione urbanistica dell’area.
Già al precedente Consiglio Comunale io, Di Trapano e Belli abbiamo espresso timori circa la possibilità di tramutare l’indirizzo della zona in “edificabile”. Io propongo di dare un segnale forte a chiunque abbia solo pensato di poter approfittare dei giovamenti economici di questo rogo: dobbiamo approvare una variante urbanistica per destinare quella zona a scopi sociali, magari destinandola alla creazione di un zona residenziale popolare (PEEP zona 167), che in consiglio mi è stato risposto alla mia interrogazione che si può fare, con al pian terreno un locale da destinare alla creazione di una “comunità giovanile” attraverso i finanziamenti del Ministero della gioventù, contenuti nel decreto del nuovo Ministro On. Giorgia Meloni presentato in C.d.M.

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