martedì 22 dicembre 2009

CAL LAZIO: SINISTRA ALLO SBANDO, NON PASSA IL BILANCIO DI PREVISIONE E LA LEGGE FINANZIARIA


Ieri ci siamo riuniti al CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) della Regione Lazio. Al primo punto dell'o.d.g. abbiamo convalidato gli atti della precedente seduta nella quale sono stati composti gli organi istituzionali interni all'ente regionale (la delegazione trattante con la Giunta Regionale e i membri della Commissione sul Patto di Stabilità interna nella quale sono stato eletto io) ed è stato espresso parere sul riordino dei servizi sociali e del terzo settore all'interno degli enti locali che compongono la Regione.
Ieri invece abbiamo affrontato un argomento fondamentale, forse il più importante: il bilancio di previsione e la legge finanziaria della Regione Lazio.
Occorre premettere un dato di fondo, necessario per comprendere lo svolgimento della seduta: il CAL è espressione degli Enti Locali che fanno parte della Regione (Comuni, Comunità Montane o di Arcipelago, Province) e quindi in questa sede noi siamo chiamati a rappresentare le esigenze e le istanze dei nostri popoli e delle nostre comunità locali prima di tutto. Certamente poi c'è un dato oggettivo che ci chiama a mostrare responsabilità e coerenza istituzionale, ovvero il saper parlare delle politiche regionali a 360°.
Ma quando si parla di Bilancio di previsione, come si fa a non analizzare soprattutto le voci rivolte allo stesso CAL e agli Enti Locali o alle attività svolte da quest'ultimi? Possiamo comprendere che questo è un periodo particolare, a causa delle vicende personali ed istituzionali dell'ex Presidente Marrazzo. Purtroppo, a causa delle sue "scappatelle" e di alcuni buchi normativi presenti nello Statuto Regionale, oggi ci troviamo ad avere un Vice Presidente che non è un "facente funzioni" e ci ritroviamo un Consiglio Regionale sciolto e una Giunta legata a gestire solo l'ordinaria amministrazione (qundi scelte tecniche e non di progettualità politica).
Ma i furbetti della Giunta Regionale (di sinistra) hanno comunque distribuito i soldi in modo politico: e quindi assistiamo a un fondo di soli 120.000 euro per il CAL (che invece è organo previsto dalla Costituzione Italiana e dallo Statuto Regionale per favorire la vicinanza delle comunità locali alla Regione) e pochissime voci a favore di Province e Comuni. Il tutto nutrito da molte nuove voci milionarie a favore di Fondazioni o Associazioni "amiche" o addirittura per progetti sociali al solo scopo di mantener caldo l'elettorato in vista delle elezioni regionali di marzo 2010.
Ma questa volta qualcosa è andato storto: la maggioranza del CAL, attraverso i vari interventi personali, dimostrava un malumore trasversale verso questo comportamento inaccettabile da parte della Giunta Regionale. Ad aprire gli interventi sono stato io, come capogruppo rappresentante dei colleghi del Popolo Della Libertà, e a chiudere è stato quello del capogruppo dell'UDC che ha ribadito sostanzialmente i miei stessi concetti. Questa volta anche Rifondazione Comunista si è schierata con noi...
Ebbene, sul finire, i consiglieri del PD ed i presidenti delle associazioni rappresentanti degli enti locali che dovrebbero essere laici, ma che laici non sono (tranne il presidente ANCI che è rimasto e si è astenuto) hanno abbandonato l'aula in modo che fosse abbattuto il numero legale o quorum istituzionale e così non si votasse NO a questo bilancio sciagurato. Ma il risultato politico è il medesimo! Questa sinistra è al capolinea e ormai naviga a vista aspettando di capitolare a marzo alle elezioni regionali che vedranno la destra ritornare a guidare la nostra amata regione Lazio.

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