lunedì 11 gennaio 2010

DA BUON EX COMUNISTA, IL SINDACO TOMBOLILLO IGNORA E TOLLERA ECCESSIVAMENTE I FENOMENI DI IMMIGRAZIONE E DI CLANDESTINITA'

In questi giorni, con ciò che sta accadendo in Calabria, è giusto interrogarsi sullo stato reale degli immigrati, regolari e clandestini, del nostro territorio. Purtroppo diversi cittadini pontiniani, soprattutto i residenti in condomini, raccontano di assistere a scene non corrispondenti alla legge, né tantomeno al buon senso. Infatti è sempre più frequente il fenomeno del surplus di presenze negli appartamenti da parte di comunitari o extracomunitari che, a volte, arrivano anche a vivere in condizioni igienico-sanitarie precarie. Premetto sin da subito che non sono né xenofobo, né razzista! Sono semplicemente un cittadino italiano che ama rispettare la legge e l’ordine pubblico, e dato che mi sono preso la responsabilità di partecipare all’amministrazione del nostro Comune, chiedo che vengano fatte rispettare entrambe. Mi riferisco alla legge Bossi-Fini e al decreto sicurezza del Governo Berlusconi e quindi al nuovo articolo del codice penale: il reato di clandestinità.
Intendo dire chiaramente che le mie accuse non sono rivolte alle forze dell’ordine, che troppo ben fanno considerando la dotazione organica e i mezzi a loro disposizione, bensì sono rivolte esclusivamente a colui il quale spetterebbe la “regia” dei lavori di prevenzione e controllo: ovvero il Sindaco, divenuto col decreto Maroni Ufficiale di Governo. Da parte sua si sta attuando una indifferenza e tolleranza inaccettabili verso l'immigrazione clandestina. Il Decreto Maroni dello scorso anno ha conferito ai Sindaci maggiori poteri di pubblica sicurezza: ai sindaci sarà consentito di emanare ordinanze in materie che erano di competenza statale, relativamente a “incolumità pubblica” (l’integrità fisica della popolazione) e “sicurezza urbana” (bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa del rispetto delle norme che regolano la vita civile). Questo indirizzo non è casuale, ma ha un reale motivo geografico e politico: i Sindaci sono molto più vicini a conoscere le reali esigenze e potenziali emergenze del proprio territorio e quindi è stata ad essi demandata una porzione di responsabilità politica ed istituzionale. così i cittadini potranno giudicarli, senza che usino la scusante di scaricare tutto sul Governo o le forze di Polizia nazionali.
Concordo pienamente con il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, il quale, in relazione ai fatti di Rosarno (prov. di RC) ha dichiarato in un’intervista a Sky TG 24 che: "Queste situazioni sono frutto di “tolleranza sbagliata”, sono stati chiusi gli occhi: nessuno ha voluto vedere una situazione che, prima ancora che un problema di ordine pubblico, poteva essere risolta con una serie di interventi degli enti locali. Ci sono responsabilità diffuse che non intendiamo più tollerare. Dopo dieci anni senza fare nulla - e parlo delle autorità locali e territoriali - sono nate comunità di extracomunitari". In due anni, ha sottolineato ancora Maroni, "noi invece abbiamo rimpatriato 40 mila clandestini".
Il Sindaco Tombolillo, dovrebbe dirlo in campagna elettorale che in tema di immigrazione e di clandestinità, da buon ex comunista, non intende agire e reagire, né tantomeno utilizzare i nuovi poteri attribuitigli dal Governo Berlusconi.
Io personalmente chiedo a tutti i cittadini di segnalare ogni tipo di situazione potenzialmente d’emergenza in modo tale da arginare sul nascere il fenomeno. Al Sindaco chiedo: 1) di aumentare il numero dei vigili urbani, che anch’essi operano alla grande considerando che ce ne sono solo sei o sette per tutto il territorio; 2) emettere ordinanze esecutive in conformità al decreto Maroni; 3) consentire alla Protezione Civile e ad associazioni di ex appartenenti alle forze dell’ordine di svolgere pacifiche operazioni di controllo del territorio, al fine di garantire maggior sicurezza ai pontiniani, maggiore legalità, maggior tutela degli stranieri regolari ed onesti e maggior prevenzione.

1 commento:

Angelo D'Amore ha detto...

http://nonsolonapoli.blogspot.com/2010/01/eldorado-italia-lisola-che-non-ce.html