venerdì 19 febbraio 2010

AL VIA IL PROGETTO "LIFE" PER LA FITODEPURAZIONE DELLE ACQUE

Nella splendida cornice del parco di Fogliano, è stato presentato il progetto Rewetland finanziato dal programma Life dell'Unione Europea, per la gestione delle acque e la tutela ambientale. Non si poteva scegliere una location migliore: un lago popolato da uccelli acquatici illuminato da un sole finalmente primaverile. Il progetto Rewetland-Life (dal costo di circa 3,7 milioni di euro, cofinanaziato per quasi 1,5 milioni dalla Commissione Europea e della durata di 42 mesi). Entrando nel dettaglio, il progetto consiste nella «Realizzazione di un sistema di fitodepurazione diffusa per il miglioramento della qualità delle acque della Pianura Pontina». Un elemento innovativo, come sottolineato numerose volte, consiste nella collaborazione e nella sinergia tra quattro enti, come richiesto dal bando europeo per accedere al finanziamento, con la Provincia, come
capofila, il Comune di Latina, il Consorzio di Bonifica e il Parco Nazionale del Circeo.
La fitodepurazione è un sistema naturale di depurazione delle acque di superficie mediante l'azione di piante e microrganismi, che catturano in particolare le sostanze azotate. Ciò permette di eliminare dai canali le sostanze prodotte principalmente dalle attività agricole e zootecniche. Il sistema funziona in assenza di energia aggiunta ed è quindi altamente ecocompatibile. Il canale sul quale avverrà una prima sperimentazione sarà il Colmata. Un corso d'acqua di modesta portata, ma altamente inquinato proprio dal passaggio attraverso zone agricole. In questo caso, l'ente interessato è il Comune di Latina che ha inserito la depurazione del Colmata nel vasto programma di rilancio
della marina di Latina. Un’opera analoga verrà realizzata dalla Provincia lungo il canale Cicerchia, con la creazione di anse e paludi artificiali per rallentare il flusso dell’acqua e permettere alle piante di «catturare» l’azoto. L'ente Parco, invece, punta alla tutela ambientale dell’area di sua competenze e al recupero delle acque pulite da introdurre nei laghi costieri, che ora, proprio per evitare l'inquinamento, la ricevono soltanto dal mare. L'obiettivo è riportarle da salate a salmastre. Un habitat di nuovo ideale per tante specie di
uccelli acquatici, la cui presenza invernale (20 mila esemplari) negli ultimi anni è scesa al di sotto della media.
Diverso invece il lavoro del Consorzio di Bonifica, che realizzerà delle fasce «tampone», per pulire le acque dalle impurità prima dell’arrivo nei canali.
Anche un privato è coinvolto in questo progetto, l’azienda agricola
Casale del Giglio a Le Ferriere, che con la fitodepurazione tratterà le acque utilizzate.
L’andamento del progetto durante l’esecuzione verrà monitorato attraverso il sistema attivo dal 2003 e, se coronato dal successo, verrà esteso a qualche altro tratto dei 4mila chilometri di canali e fossi della Pianura Pontina.

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