venerdì 16 aprile 2010

PRIMO GIORNO DELLA POLVERINI: LA NEO PRESIDENTE E' ANDATA A MESSA, HA INCONTRATO I DIPENDENTI E HA SISTEMATO IL SUO UFFICIO. POI GLI AUGURI AL PAPA.

(da "Il Messaggero", Roma) - La Messa, poi la benedizione nel suo ufficio e la sistemazione di qualche amuleto sugli scaffali. Ecco il primo giorno da presidente della Regione per Renata Polverini “proclamata” ufficialmente ieri dall’Ufficio elettorale della Corte d’Appello vincitrice delle regionali.
Renata Polverini si è incontrata con alcuni dipendenti della Regione nella piccola cappella della sede regionale di via Cristoforo Colombo. Con lei c'era la madre, la signora Giovanna e la neo eletta consigliera, Isabella Rauti (moglie del sindaco di Roma Gianni Alemanno). La messa è stata officiata da don Achim Schutz, che nella sua omelia ha citato un passo del Vangelo secondo Giovanni con un invito «a coltivare la terra». «Chi riesce ad autoeducarsi - ha detto il cappellano della Regione Lazio - e a contribuire alla formazione del genere umano compie un atto di culto». Dopo la messa Don Achim Schutz ha accompagnato Polverini nel suo nuovo ufficio per la benedizione. Sulla parete dietro la scrivania del presidente è stato affisso il crocifisso che prima si trovava al comitato elettorale di via Imbriani. Intanto sugli scaffali ancora vuoti dello studio di Polverini sono arrivati i primi amuleti: qualche cornetto rosso portafortuna, di quelli che hanno accompagnato il presidente nella sua campagna elettorale.
La giunta? Ne parlerò quando sarà pronta. «Stiamo lavorando molto più di quanto in questi giorni non sia apparso. Non è il caso di dare percentuali, avrei potuto parlarne in tutti questi giorni, non l’ho fatto e non ho intenzione di farlo adesso. Lo farò quando sarà pronta». Così il presidente della Regione Lazio Renata Polverini a margine dell’incontro con i dipendenti dell’Ente, ha risposto a chi le chiedeva in quale percentuale fosse già pronta la giunta regionale.
Fini-Berlusconi? Me ne occuperò dopo. «Appena è finita tutta la procedura di insediamento ovviamente mi occuperò anche di questo. Al momento non sono abbastanza informata». Così la governatrice del Lazio Renata Polverini, a margine di un incontro con i dipendenti della Regione, ha risposto in merito ai contrasti emersi in seno al PdL, tra il premier Silvio Berlusconi e il presidente della Camera Gianfranco Fini, e all’eventualità che quest’ultimo crei gruppi autonomi.
«Il cambiamento dobbiamo farlo insieme. Quello che verrà di buono sarà merito di tutti». Così il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, si è rivolta ai dipendenti della Regione che ha incontrato nella prima giornata dopo il suo insediamento. Rivolgendosi ai lavoratori, che a centinaia sono accorsi per incontrarla, Polverini ha proseguito tra gli applausi: «Per 27 anni ho fatto la sindacalista e ho deciso di iniziare incontrando voi. Io darò il massimo ma vi chiederò il massimo. Dobbiamo, tutti insieme, aprire questa regione, affinché torni nella disponibilità delle persone».
«Non mi chiuderò nelle mie stanze - ha proseguito Polverini - non mi renderò irraggiungibile, ma manterrò il contatto con voi e con i cittadini. Oggi, come tutti i giorni a venire, mangeremo insieme a mensa». Tra gli impegni della giornata, la Polverini continuerà incontrando altri dipendenti regionali in via Cristoforo Colombo e la visita agli edifici che ospitano gli uffici regionali in Via del Giorgione e Via Capitan Bavastro.
Gli impiegati: Marrazzo ci ha fatto vergognare. Dopo lo scandalo che ha travolto l’ex presidente Piero Marrazzo e, «insieme a lui tutta la Regione», sperano in una «svolta» e in una «nuova luce» con la neo-governatrice Renata Polverini. Tra le centinaia di dipendenti della Regione che questa mattina hanno incontrato la presidente sono tanti coloro che, nel primo giorno della “nuova era”, le esprimono fiducia. «Lo scandalo Marrazzo ci ha colpito, anche se rimane un fatto privato - afferma Liviana, una dipendente del dipartimento istituzionale -. Speriamo che la neo presidente mantenga le promesse fatte, anzi sono sicura che lo farà». «Polverini ha fatto un discorso semplice, diretto ed efficace - dice soddisfatta Raffaella, del dipartimento economico -. Lo scandalo Marrazzo ha gettato una brutta luce su tutta l’istituzione, ora speriamo di poter far capire che la Regione non è questo».
«Questa presidente già dal primo giorno ha avuto un approccio diverso da quello di Marrazzo - spiega Micaela - che, benché fosse un politico di sinistra, era molto distante dai dipendenti e aveva creato attorno a lui una specie di cordone sanitario». «Marrazzo ha fatto fare brutta figura a tutti e in 5 anni non ci ha mai incontrati - dice Piero, un altro funzionario -. Lei ha dimostrato di essere diversa, speriamo che mantenga le promesse e faccia pulizia, mandando via i dirigenti inutili».
Gli auguri al Papa. In una giornata così solenne, non poteva mancare un pensiero per il Papa. «Eminenza Reverendissima, la preghiamo far giungere vostro tramite al Santo Padre, i più sinceri voti augurali miei personali e della istituzione da me rappresentata, in occasione dell’ottantatreesimo genetliaco di Sua Santità Benedetto XVI». È quanto scrive il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, in un messaggio inviato al Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano. «Voglia significare inoltre - prosegue Polverini - la filiale gratitudine per l’opera pastorale ed il sommo magistero che Sua Santità quotidianamente elargisce alla comunità laziale. A Voi, Eminenza Reverendissima, giungano i sentimenti della mia profonda deferenza».

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