lunedì 23 luglio 2007

MAZZOCCHIO: BRUCIA LA SEP. PERICOLO PER GLI ABITANTI


Il rogo che l'ha avvolta per tutta la giornata ha ridotto l’impianto di riciclaggio ad un informe cumulo fumante. Un cumulo contenente plastica, vetro, carta e il resto del materiale inorganico che la ditta rigenera.Il fuoco, divampato nel capannone intorno alle 8 di sabato mattina, ha avuto la meglio sugli sforzi di chi ha tentato di domarlo e che ha invece potuto solo controllarlo. Le operazioni dei VVFF, si sono prolungate fino alla notte. Ma a fiamme domate desta preoccupazione la propagazione dei fumi neri emessi in aria nella violenta combustione e sparsi, con l’aiuto del vento diretto verso i Lepini, per un raggio di diversi chilometri. Il rischio che queste esalazioni possano creare seri pericoli alla salute di persone e animali ha messo in allarme i comuni interessati, tanto da spingere i sindaci di Pontinia e Priverno ad emanare ordinanze d’urgenza col “divieto di consumo e raccolta di prodotti agricoli”. Un provvedimento preventivo, in attesa che Asl e Arpa facciano chiarezza sull’eventuale presenza di sostanze nocive nella fuliggine caduta sui terreni limitrofi. A nulla è servita la tempestiva mobilitazione dei proprietari e dei dipendenti, che non sono riusciti a contenere i primi focolai. Undici squadre dei VVFF hanno tentato di evitare che le fiamme si propagassero nell’intero edificio, senza la possibilità di penetrarvi. Le autopompe e i cannoni hanno provato a controllare l’incendio, che ha interessato da principio un’ala del capannone, per poi rapidamente diffondersi negli altri settori. La nube nera si è innalzata in poco tempo e ha raggiunto un’altezza di circa quaranta metri. La sua intensità ha risentito delle fiammate che a più riprese tornavano a distruggere il deposito. Verso l’una il rogo ha completato la sua opera, raggiungendo l’ala degli uffici della Sep. Da quel momento la cappa di fumo ha cominciato a cambiare colore, segno che la combustione non interessava più materiale stoccato – plastica, vetro e similari – ma semplice carta. Immediata l’attivazione delle istituzioni per valutare i rischi connessi all’incendio. Sul posto, mentre Protezione civile, Guardia forestale e Polizia Municipale coordinavano l’isolamento della zona, ASL e ARPA predisponevano gli accertamenti da svolgere per verificare l’eventuale tossicità del pulviscolo disseminato dal vento per chilometri. I rilievi potranno esser svolti solo a partire da stamani. «Verificheremo la ricaduta sul suolo» promette il direttore provinciale dell’Arpa Ennio Zaottini. Al suo fianco si è mosso il dipartimento Igiene pubblica della Asl, che ha mantenuto aperto un filo diretto con la direzione sanitaria. Sulla natura della vicenda (e sugli sviluppi) i carabinieri e le istituzioni interessate hanno provveduto ad informare il magistrato di turno, Giuseppe Miliano. Per i rappresentanti della Sep l’origine del rogo è chiaramente dolosa, ma per ora non si escludono piste, come quella della naturale combustione. Oltre ad accertare la natura dell’incendio, gli inquirenti dovranno poi valutare le misure di sicurezza adottate dall’azienda e capire cosa eventualmente non sia funzionato.
Venerdì 27 luglio l'ARPA e la ASL hanno ufficialmente escluso la presenza di diossina e di sostanze tossiche ed inquinanti nei terreni limitrofi ed il sindaco ha riabilitato il commercio e consumo di ortaggi e frutta.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so se sono attendibili le fonti dalle quali ho saputo una notizia a dir poco sconvolgente: mi hanno detto che gli interessi in gioco per la sep di mazzocchio hanno non solo una valenza regionale ma bensì nazionale! Ricordo che il sindaco Mochi provò a farla chiudere ma il presidente Marrazzo fece delle pressioni, a dir poco enormi, per farla riaprire. Possibile che quando si parla di "ambiente e rifiuti" ci siano sempre degli interessi economici così elevati che ogni politico perda la ragione? La giunta regionale non potrebbe attuare una diversa politica economica, valorizzando il sociale o cmq tutelando maggiormente la salute pubblica?

Anonimo ha detto...

chi tutelerà i contadini e gli allevatori? è previsto un fondo specifico per queste calamità? non possono rimetterci sempre loro!!!

Anonimo ha detto...

per fortuna il pericolo è rientrato! ma come la mettiamo comunque con tutti quegli inquinanti dissolti nell'aria? l'arpa e la asl dicono che sono nella norma: speriamo! paolo continua a lottare anche per noi giovani che vogliamo affacciarci al mondo della politica. io vorrei che noi giovani potessimo poter dire la nostra e potessimo essere ascoltati dagli amministratori sempre più assenti e nascosti. te sicuramente saprai rappresentarci al meglio in consiglio e porterai sempre le nostre istanze all'attenzione del consiglio. azione giovani sta funzionando e stai garantendo sempre una comunicazione davvero fantastica. sono proprio contenta che finalmente è stato fatto il primo passo verso la costituzione di un movimento giovanile.