giovedì 2 agosto 2007


Pensioni a rischio, diritto alla casa violato, lavoro e famiglia precari, droga, università baronali, scuole fatiscenti, centri sociali spacciati come unica forma di spazi di aggregazione, caste: sono questi i temi del dibattito politico nazionale, che pongono il futuro dei giovani al centro di una diatriba senza precedenti. Azione Giovani è stata chiamata ad un intervento immediato, per difendere una intera generazione e per rispondere con i fatti a coloro che credono in questo grande movimento giovanile. Abbiamo voluto concludere questa stagione politica con una iniziativa di piazza che ci veda comunque presenti nonostante il caldo, per poi ritrovarci tutti insieme e più agguerriti che mai a settembre, per Atreju 2007 ed iniziare insieme un anno politico delicato, che ci vedrà schierati in prima linea, nel rispetto di quella tradizione di ribellione e di lotta, che ci contraddistingue e che fa parte della nostra cultura dell’azione. Ci siamo ritrovati davanti Montecitorio, giovedì 26 luglio, per presentare in anteprima quella campagna di sensibilizzazione, che svilupperemo a partire dal mese di settembre e che lanceremo su tutto il territorio nazionale, portandola avanti fin quando la situazione attuale non cambierà radicalmente. “Basta cazzate. Rivolta generazionale”: è questo lo slogan che caratterizzerà la nostra battaglia, contro chi vorrebbe attribuire gli status di ‘bulli e pupe’ ad un intero popolo di giovani, continuamente criminalizzato e bombardato dai giudizi ingenerosi e devianti dei media e dell’opinione pubblica per le follie di pochi, ma che in realtà cela un mondo di ragazzi impegnati quotidianamente e che vorrebbe solo avere il diritto di costruirsi un futuro dignitoso. Dobbiamo dimostrare ancora una volta di essere avanguardia di una generazione, che deve ribellarsi a questo scempio che si sta consumando impunemente e che getta solo ombre sul domani. Esiste un popolo di ragazzi che ambisce a realizzarsi attraverso la costruzione di una famiglia, attraverso la gioia di poter acquistare una casa, per mezzo di un lavoro appagante e con la sicurezza di non dover aspettare di compiere 100 anni per poter andare in pensione e godersi un meritato riposo dopo un’intera vita di sacrifici. Per questo sarà la rivolta generazionale l’input che lanceremo, per questo non ascolteremo più le cazzate di un governo schizofrenico e di quelle lobby che paralizzano l’Italia e che sono disposte a compromettere il nostro futuro pur di ricavarne benefici per pochi.

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