lunedì 12 maggio 2008

CENTRO COMMERCIALE SITO EX MIRALANZA: SPUNTI DI RIFLESSIONE, REGIONIAMO UN PO'...

Si è riunita il 19 dicembre alle 13.00 la Conferenza dei Capigruppo per analizzare “preliminarmente” l'intenzione di voler installare un centro commerciale nell'area ex Mira Lanza. Presenti, oltre al Sindaco Tombolillo, il consigliere Medici (P.D.), Torelli (A.N.), Novelli (F.I.) e Donnarumma (U.D.C.); assente Tortorelli (DC).
Unico documento presente in Comune, per ora, è una missiva protocollata il 17/12/2007 (protocollo n. 21357) nella quale la società "Nuova edilizia s.r.l." con sede in Mirano (VE) presenta la richiesta e la volontà di voler edificare un centro commerciale nell'area ex Mira Lanza; non è presente ancora il progetto! La "Nuova Edilizia s.r.l." ha stipulato un contratto preliminare di compravendita con la società "Reckitt Benckiser s.p.a." per l'acquisto del complesso immobiliare di Mesa. La società scrivente ha intenzione di attuare il recupero e la riconversione funzionale del sito attualmente dismesso, previa bonifica ambientale dello stesso, mediante realizzazione di un "centro commerciale". Inoltre, si legge che si rende disponibile a sottoscrivere un accordo di programma con l'Amministrazione Comunale, in quanto Ente in possesso di competenza primaria o prevalente sull'opera, congiuntamente alla Regione Lazio per la definizione di un programma di riqualificazione dell'area in oggetto nonché dell'area più vasta. Ai fini dell'attuazione dell'accordo di programma, continua la società Nuova Edilizia s.r.l., si rende disponibile a: 1) definire, in concerto con l'Amministrazione di Pontinia, relativamente al settore commercio, azioni mirate a mantenere un equilibrio tra le attuali realtà esistenti all'interno del territorio comunale e la nuova iniziativa oggetto della presente istanza; 2) studiare un progetto di sistemazione della viabilità interessata dall'intervento previo studio di impatto sulla viabilità; 3) definire modalità e impegni diretti all'incremento dell'occupazione locale.
Questo è ciò che penso a riguardo:
Prima nota positiva è che ci si sta impegnando a bonificare il sito da acidi, saponi ed eternit e quindi si sta abbattendo moltissimo l'impatto ambientale dell'insediamento. Inoltre si deve pensare allo stato attuale di degrado estetico dell'area che sarebbe abbattuto anch'esso per far posto ad una struttura sicuramente "gradevole".
Inoltre occorre pensare che dalla realizzazione del Centro arriveranno 1.500.000 euro di "Bucalossi" che il Comune dovrà rispendere a favore dei cittadini di Pontinia e 150.000 euro ogni anno di ICI da gestire nel bilancio comunale.
Importantissimo è che nel Centro troverà una buona collocazione la vendita al dettaglio di prodotti agricoli e della filiera agro-alimentare e lattiero-casearia tipici dell'Agro Pontino: sarà così realizzata la filiera corta dal produttore locale al consumatore con riduzione di prezzi al consumo e aumento della qualità dei prodotti.
Per quanto riguarda il merito della faccenda, occorre innanzitutto definire un Piano del Commercio, finora inesistente a Pontinia, al fine di determinare su mappa, in modo logico, completo e coerente, lo sviluppo che si vuol dare alle varie zone del Comune di Pontinia.

Riguardo la decisione da prendere sulla realizzazione del centro commerciale non basta solo questa missiva, ma occorre aspettare il progetto dell'opera per meglio valutare tutti i benefici e le negatività che comporterebbe eventualmente quest'opera futura.
Già da subito però vanno posti dei paletti ben precisi: si devono subito convocare ufficialmente tutti i commercianti presenti in zona per presentare loro il progetto, per ascoltarli in merito e per chiedere ad ognuno di presentare richieste ed osservazioni, perchè il lavoro e i sacrifici dei nostri commercianti vanno tutelati e valorizzati; unitamente a loro vanno convocate le associazioni di categoria e i sindacati operanti in tale settore come l’ASCOM e la CONFCOMMERCIO.

Poi si dovrà analizzare seriamente l’impatto che si avrà con la viabilità e le soluzioni per non arrecarle danno di concerto con la Regione Lazio e l'ANAS: non credo che la s.s. Appia e le migliare che la intersecano possano essere allargate in quanto vi sono i pini o i canali di bonifica che costeggiano entrambi i lati di percorrenza, anche se si dice che sarà fatta una rotatoria di all'intersezione della migliara 52 e saranno potenziate le migliare 51 e 53...
Solo se queste condizioni finora esposte daranno parere favorevole, soprattutto con rispetto alla volontà popolare dei commercianti, allora si passerà ad analizzare i restanti elementi, primo di tutti la creazione di nuovi posti di lavoro che si verrebbero a creare. Sicuramente quest'opera creerà un indotto lavorativo significativo perchè saranno interessate le ditte di edilizia, le ditte che curano gli impianti elettrici, fognarii, idrici e di condizionamento dell'aria. Inoltre occorreranno dei vigilantes, un'impresa di pulizie e una ditta di giardinaggio. All'interno del centro troveranno occupazione lavoratori presso i negozi, bar, ristoranti e presso il centro della grande distribuzione per un totale di circa 300/400 posti di lavoro tra fissi e "a contratto".
Da amministratore pubblico, seppur di minoranza o d'opposizione, sento il dovere di riflettere su tutte queste componenti negative e positive e sento il dovere di non sottrarmi ad un confronto serio con tutti coloro che vorranno effettuare le loro rimostranze e i loro consigli per cercare di arrivare a quella che definisco "la miglior scelta possibile" o forse la meno peggio...
Dal punto di vista burocratico-amministrativo però occorre precisare sicuramente una defezione: l’amministrazione di centro sinistra sta esagerando nell'individuare tutte queste zone commerciali a Pontinia senza mai fermarsi a riflettere sull'insieme e sulla totalità del territorio. Inoltre balza all’occhio che tutte queste nuove pianificazioni non stanno avvenendo secondo un disegno organico e cioè attraverso la pianificazione del Piano Regolatore Generale unico strumento che garantisce una logica pianificazione, ma attraverso gli interventi eccezionali tipici della “variante” il che fa capire come questo immenso quadro rischi di non essere più un dipinto ma una tavolozza impasrocchiata di colori e chiazze buttate qua e là in modo incoerente e confusionale. Occorre considerare infatti che ci troviamo di punto in bianco ad avere ben 3 zone commerciali di cui solo una è prevista dal p.r.g. ed è quella di via Marconi. Le altre due (via Tavolato ed ex Miralanza) sono state istituite attraverso variante urbanistica.
Quest’opera potrebbe rappresentare sicuramente un’ulteriore minaccia al precario mondo dei commercianti che quotidianamente si trovano a lottare contro l’inflazione, il calo delle vendite, le minacce di agenti esterni, i rischi che un investimento vada male… La stessa Regione Lazio riconosce che la zona provinciale di Latina non può ospitare un mega centro come quello che si sta ipotizzando. Ecco che anche in quest'occasione si parla di approvare una "deroga" al limite di nuova costituzione di centri commerciali fino al 2011 attraverso un accordo di programma tra Sindaco e Presidente regionale (che andrebbero comunque ratificati dai rispettivi consigli). Le stesse opposizioni in Regione Lazio (AN, FI, UDC, La Destra) sono unanimi nel criticare la spregiudicata costruzione e autorizzazione di centri commerciali da parte di Veltroni Sindaco di Roma (approvazioni che risalgono all'ultimo quinquennio) e di Marrazzo Presidente della Regione per la provincia di Roma. Le critiche non sono mosse così tanto per "essere opposizione" ma perchè si è giunti già da tempo alla saturazione commerciale della zona Roma e centro-sud della regione. Lo stesso LatinaFiori sta aprendo delle procedure di mobilità del personale (ragazzi e padri di famiglia) che perderanno il posto di lavoro perchè il settore è un pò in crisi oggettiva.
Credo che il Comune dovrebbe comunque aiutare questo importantissimo settore economico e invece cosa fa la Giunta Tombolillo? Si aumentano gli stipendi di Sindaco e assessori di ben tre volte, ma mantengono al massimo la TARSU sui locali commerciali che arriva fino a 13 euro al metro quadro.
Invece di prelevare così tanto ai commercianti si deve abbassare loro tale tassa comunale! Invece di mettere in ginocchio un settore intero si devono restituire tali soldi prelevati in eccesso sotto forma di decorazioni, abbellimenti stradali, piantumazione di nuovo verde pubblico o comunque qualsiasi attrattiva che possa favorire l’attrazione dei consumatori! Per ora il centro commerciale potrebbe esistere già e lo abbiamo al centro di Pontinia se le vie fossero abbellite ed arredate sperando che i commercianti siano però ben lieti di poter lavorare anche la domenica o di fare un piccolo sforzo in più...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

COMUNICATO COMMERCIANTI ASCOM PONTINIA.
Siamo assolutamente contrari all’insediamento a Pontinia di centri commerciali di grandissime dimensioni. La provincia di Latina è una delle provincie con il piu’ alto numero di centri commerciali in Italia. Il mercato ormai è saturo. E lo dimostra il fatto che la settimana scorsa i dipendenti del centro commerciale “Panorama” hanno scioperato per il mancato rinnovo del contratto e per l’apertura di 13 procedure di mobilità. Chi parla di sviluppo dovrebbe spiegarci la ragione di questi licenziamenti. In tempi come questi di forte recessione, prima di parlare di mega centri commerciali, si dovrebbe pensare a tutelare e a salvaguardare le attività economiche esistenti. Qui si sta giocando sulla pelle dei commercianti. Sta passando un messaggio sbagliato. E’ come se si dicesse: dobbiamo fare un mega centro commerciale perchè i commercianti di Pontinia sono ladri. Questo non è affatto vero. A parità di prodotto a Pontinia i prezzi sono piu’ bassi rispetto a quelli praticati nei comuni limitrofi. Nonostante questo i commercianti di Pontinia sono in grande difficoltà perchè il paese è morto, non offre attrattive e i servizi sono troppo pochi. E’ per questo che bisogna invitare i cittadini a spendere a Pontinia anzichè fuori. Questo si può fare implementando i servizi, creando delle attrattive, degli eventi. Invece qui si ragiona in maniera diversa. Si invita la gente a spendere fuori Pontinia. I nostri amministratori devrebbero tutelare gli interessi dei cittadini di Pontinia anzichè quelli di soggetti estranei alla nostra comunità.

Anonimo ha detto...

Caro Paolo,ho iniziato oggi a fare satira su di te,ciò può o non far piacere,sei un esponente politico e quindi è mio dovere cogliere e mettere in vignetta le falle da me trovate....non te la prendere,un pò di pubblicità non guasta,spero però tu non voglia veramente cambiare idea sul centro commerciale,è dannoso per tutti.
un saluto fraterno

Alessandro Cocchieri
vice-presidente
RETE dei CITTADINI di PONTINIA

Anonimo ha detto...

Associazione Liberi & Forti a Paolo, libralato, andreaz78, Barletta, cima, errico76, guidi1, ragazzisabrina, sellero29, TESTA, veca, ufficiosegrete., sindacocomune, farris, ferrarese, farris, battisti_paolo, battistinatali., cesaremancinel., rossi, antonio-digiro., MIRABELLI, davidedelbono, 40, info, maurimag
mostra dettagli 17.49 (0 minuti fa)

Piano, piano con il fatto dei posti di lavoro, come ha detto uno di Cotarda, hanno fatto realizzare le serre, faranno realizzare il termoinceneritore e la turbo gas.
Se i Gricilli, restano puliti non si puo' assumere la gente, invece se la riempiono di robaccia, un domani si creano posti di lavori.
Se si rompe il mercato coperto, si deve rimettere a posto il lavoro aumenta, se si rompono le tabelle segnaletiche, si devono rifarle, si aumentano i posti di lavoro.
Non ha importanza impegnarsi a creare risorse, è difficile, creiamo posti di lavoro in questo modo, vicino le votazioni li diamo alle persone e queste poi forse un voto lo danno!!!!!!!!!!
Quello del lavoro è la via difficile, e l'associazione K: Popper quella percorre.

Anonimo ha detto...

Abbiamo un genio in casa e non c'è ne eravamo accorti.
Un centro commerciale crea 400 posti di lavoro, se ne venisse costruito uno ogni paese per tutti i comuni d'Italia che sono circa 8300, possiamo dare la possibilità di lavoro a ( 400* 8300 =) 3 miloni di persone )
BERLUSCONI AVREBBE RISOLTO L'OCCUPAZIONE IN ITALIA.
chiama Berlusconi e digli di togliere quello " ignorante " di Tramonti e sostituirlo con il Genio.

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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