venerdì 16 maggio 2008

IL SINDACO NON PORTA LA MIA MOZIONE SULLA DIFFERENZIATA PRESENTATA E LETTA ALL'ULTIMO CONSIGLIO DEL 12 FEBBRAIO AL PROSSIMO CONSIGLIO DI GIOVEDI' 22

Oggi abbiamo ricevuto la convocazione del Consiglio Comunale fissato per giovedì 22 maggio ore 20,00. Tra i punti all'o.d.g. non vedo quello relativo alla discussione e votazione della mozione da me presentata circa la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani da me presentata e letta in aula all'ultimo consiglio comunale del 12 febbraio 2008.
Il Presidente del Consiglio Comunale (il solito Tombolillo), dopo aver ricevuto tale mozione da me letta oralmente all'assise e ai cittadini presenti, si è impegnato, con parole registrate attraverso fonografia e stenotipia, ad inoltrarla al prossimo consiglio utile.
Pertanto chiedo (attraverso lettera inviata a Sindaco, Segretaria e consiglieri con protocollo n. 8829) che l'o.d.g. sia modificato con l'introduzione della mozione presentata a norma dell'articolo 30 comma 1 dello Statuto di Pontinia, la quale ho allegato per rigarantire piena conoscenza a tutti i consiglieri comunali, anche se già presente agli atti.
Se si approva il punto 1 dell'o.d.g. recante "lettura ed approvazione verbali precedente seduta" non si può ignorare tale mozione.

MOZIONE CONSILIARE
PRESENTATA A NORMA DELL’ART. 30 COMMA 1 DELLO STATUTO COMUNE DI PONTINIA
PREMESSO CHE:Il decreto Ronchi (d.lgs. 5 febbraio 1997 n. 22) obbliga gli Enti Locali a differenziare almeno il 35% dei rifiuti solidi urbani e stabilisce che la gestione dei rifiuti costituisce attività di “pubblico interesse” e deve assicurare un'elevata protezione dell'ambiente e controlli efficaci; i rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambiente e, in particolare: senza determinare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo e per la fauna e la flora; senza causare inconvenienti da rumori o odori; senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse, tutelati in base alla normativa vigente;
CONSIDERATO CHE:Il territorio del Comune di Pontinia si estende in larghezza ed ha la fortuna di ospitare solo il paesaggio pianeggiante. Di conseguenza le attività produttive della zona sono numerose ed hanno molti motivi perché il loro esercizio possa essere potenzialmente in crescita continua. Due sono soprattutto i settori di maggior successo e sviluppo all’interno della Provincia: il primario e l’industria della lavorazione del primario (lattiero-caseario e polo agroalimentare). Tutte queste fonti di ricchezza non solo vanno sostenute e valorizzate, ma soprattutto non vanno attaccate o minacciate.Non è possibile che in un Comune dove sono presenti moltissimi prodotti locali d’eccellenza, frutto della tradizione e dell’Agro Pontino, protetti e valorizzati da importanti marchi legati alla qualità ed al luogo di produzione, si debba sempre ascoltar proposte di impianti nocivi o dibattiti sull’installazione di centrali Turbogas, cementifici o inceneritori, incompatibili con queste ricchezze genuine.Per fortuna questa è una zona che funziona; possiamo definirla virtuosa sotto molti aspetti. Dal punto di vista energetico non abbiamo problemi, e la produzione dei rifiuti non è così elevata da poterci far parlare di un termovalorizzatore, che a mio avviso è solo una “extrema ratio” da utilizzare quando si arriva a situazioni gravissime tipo quella di Napoli e dintorni.Abbiamo ancora molto tempo per poter studiare una raccolta differenziata efficace, efficiente ed anche economicamente vantaggiosa.L’incenerimento, da scongiurare, è un processo di combustione dei rifiuti ad alta temperatura che dà come prodotti finali gas e ceneri pericolosissime. Il calore sviluppato può essere recuperato e utilizzato per produrre vapore, poi utilizzato per la produzione di energia elettrica e come vettore di calore (ad esempio per il teleriscaldamento di appartamenti ad uso abitativo).Ma l’amministrazione comunale dovrebbe invece parlare di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, per ogni tipologia di rifiuto (umido, carta, plastica, vetro, lattine…). Il metodo di raccolta consigliabile è quello definito “porta a porta”, poiché quello effettuato attraverso “contenitori stradali” potrebbe dare adito a negligenze da parte dei cittadini meno volenterosi. Il metodo “porta a porta” invece prevede il periodico ritiro a domicilio della spazzatura.Grazie a questa scelta, i rifiuti potranno essere trattati tramite processi volti a eliminare i materiali non combustibili e riciclabili (vetro, metalli, carta) destinati alle ditte di riciclaggio, e la frazione umida (la materia organica come gli scarti alimentari, agricoli, ecc...) destinata alle centrali di compostaggio. Il prodotto restante non sarà uno scarto, ma CDR, ovvero Combustibile Derivato da Rifiuti che ha come merito quello di ridurre moltissimo la quantità delle pericolose ceneri prodotte dalla combustione.Anche dal punto di vista economico questa sarebbe una scelta positiva. Si avrebbe infatti un abbassamento dei costi in quanto il costo-medio di conferimento in discarica è alto, mentre per il conferimento del CDR ad un apposito impianto di combustione, e per la frazione umida conferita alle industrie di compostaggio, si avrebbero dei costi sicuramente inferiori. Inoltre si avrebbe anche un guadagno per il conferimento dei riciclabili alle apposite aziende. Quindi se oggi il costo totale fosse 100 si potrebbe passare ad un costo di 30 per conferire CDR e 30 per l’umido, aggiungendo dei piccoli guadagni derivanti dai prodotti riciclabili, passando quindi da un costo totale di 100 a forse uno di 50: avremmo il doppio merito di salvaguardare l’ambiente ed il territorio pontino e di abbassare la tassa comunale sui rifiuti (TARSU). Si potrebbe infine ipotizzare l’arrivo di aziende produttrici CDR e materiali riciclati in modo da creare posti di lavoro e un’industria poco invasiva per il territorio.
IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA:
Di dare mandato al Presidente del Consiglio per una prossima convocazione, entro 15 giorni, di un Consiglio Comunale ad hoc per trattare il solo punto all’o.d.g. della raccolta differenziata da effettuarsi nel Comune di Pontinia e di richiedere all’assessore all’Ambiente la presentazione di un piano rifiuti, in quella sede, che rispetti il decreto Ronchi e le norme sull’ambiente e sanità.

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