sabato 2 agosto 2008

CENTRALE A BIOGAS A PONTINIA: PERCHE' NO?! VANTAGGI PER AGRICOLTURA, ELETTRICITA' PER FAMIGLIE E SOLDI PER LE CASSE COMUNALI


In questi giorni si sta parlando più insistentemente di una tematica, non solo che mi sta particolarmente a cuore, ma che credo possa essere una valida opportunità di sviluppo e di rilancio economico della nostra terra pontina: l’utilizzo di biomasse o biogas per la produzione di energia elettrica.
Il piano energetico, allo studio dell’assessore Migliori, è finalmente contenuto di idee che volgono alle fonti rinnovabili ed ecocompatibili; non solo il fotovoltaico, ma anche il biogas che troverebbe l’Agro Pontino come sede ideale per la sua produzione. Il nostro territorio è fitto di stalle ed aziende zootecniche di mucche, bufale e ovini, che ogni giorno producono degli scarti organici quali letame e liquami. Questi scarti inoltre rappresentano oggi un ostacolo burocratico alle aziende perché difficilmente si riescono a smaltire altrove e difficilmente si riesce ad avere l’autorizzazione per spargerli sui propri campi, comportando non solo un limite ma a volte anche una fonte di sanzioni amministrative salate.
Con una centrale a biogas si riuscirebbe a rendere più facile la vita dell’allevatore e si renderebbe lo scarto una ricchezza produttrice un ulteriore introito per le aziende agricole che così avrebbero un piccolo sostegno in più per accrescere le proprie attività economiche che oggi purtroppo sono divenute esigue.
Inoltre si avrebbe un guadagno per l’intera collettività comunale perché si potrebbe beneficiare tutti della corrente elettrica prodotta dalla centrale a biogas.
Pontinia potrebbe accogliere una grande centrale elettrica, che possa smaltire non solo i reflui e deiezioni zootecnici locali, ma anche quelli delle altre aziende pontine: questa sarebbe una fonte ulteriore di guadagno per il Comune che si troverebbe ad essere il capofila di una struttura moderna, a bassissimo impatto ambientale, fonte di ricchezza per le casse comunali ed utilissima anche per l’intero territorio limitrofe.
Le limitazioni geografiche richieste dal Sindaco le escluderei poiché una volta tanto Pontinia potrebbe essere il capofila provinciale in un settore, che non aggraverebbe in nessun modo né l’ambiente, né l’assetto del territorio.
Perché di queste belle ed utili idee non se ne parla mai né in consiglio comunale, né tantomeno in una commissione agricoltura o ambiente? Ecco che le nostre critiche che riproponiamo in ogni occasione sono attuali e non pretestuose, ma fondatissime: solo se tutti uniti, un territorio può veramente svilupparsi e progredire!

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