venerdì 8 agosto 2008

LA MAGGIORANZA VOTA "NO" LA MOZIONE DA ME PRESENTATA SUL PIANO RIFIUTI E SULL'AVVIO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Al Consiglio Comunale di Pontinia, 07/08/2008,
PREMESSO CHE: La tutela dell’ambiente e della salute portano a considerare essenziale ed imprescindibile l’organizzazione di efficienti servizi di gestione integrata del ciclo dei rifiuti, come affermato dalle direttive europee n. 442 del 1975, n. 156 del 1991, n. 12 del 2006, ribadite con la giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea e recepite dalla Repubblica Italiana attraverso il d.lgs. 22/1997 (Decreto Ronchi), d.lgs. 152/2006 (Codice dell’Ambiente), d.lgs. 4/2008 (recante modifiche e integrazioni al Codice dell’Ambiente) e dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione e del Consiglio di Stato;
PREMESSO CHE: L’art. 182 comma 2 del Codice dell’Ambiente (d.lgs. 152/2006) afferma che: «I rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più possibile ridotti sia in massa che in volume, potenziando la prevenzione e le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero»;
PREMESSO CHE: Il decreto Ronchi (d.lgs. 5 febbraio 1997 n. 22) obbliga gli Enti Locali a differenziare almeno il 35% dei rifiuti solidi urbani e stabilisce che la gestione dei rifiuti costituisce attività di “pubblico interesse” e deve assicurare un’elevata protezione dell’ambiente e controlli efficaci; i rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all’ambiente;
CONSIDERATO CHE: In Provincia di Latina non esistono dei termovalorizzatori o inceneritori e che esiste solo un luogo adibito a discarica, peraltro giunto a condizioni di emergenza perché oggettivamente saturo;
CONSIDERATO CHE: Il territorio del Comune di Pontinia si estende in larghezza ed ha la fortuna di ospitare solo il paesaggio pianeggiante. Di conseguenza le attività produttive della zona sono numerose ed hanno molti motivi perché il loro esercizio possa essere potenzialmente in crescita continua. Due sono soprattutto i settori di maggior successo e sviluppo all’interno del Comune: il primario e l’industria della lavorazione del primario (lattiero-caseario e polo agroalimentare). Tutte queste fonti di ricchezza non solo vanno sostenute e valorizzate, ma soprattutto non vanno attaccate o minacciate.
Non è possibile che in un Comune dove sono presenti moltissimi prodotti locali d’eccellenza protetti e valorizzati da importanti marchi legati alla qualità ed al luogo di produzione, si debba sempre ascoltar proposte di impianti nocivi o dibattiti sull’installazione di centrali Turbogas, cementifici o inceneritori, incompatibili con queste ricchezze genuine. Piuttosto sarebbe coerente studiare l’installazione di centrali a biogas o la valorizzazione di centri di compostaggio.
Per fortuna questa è una zona che dal punto di vista produttivo funziona, seppur affrontando numerosi problemi; possiamo definirla virtuosa sotto molti aspetti; anche dal punto di vista energetico non abbiamo problemi.
Di conseguenza la produzione dei rifiuti non è poi così tanto esigua da giustificare il comportamento inerme, perpetrato nel tempo, del Comune di Pontinia di fronte a questo delicato problema. Abbiamo ancora del tempo, non troppo però, per poter studiare una raccolta differenziata efficace, efficiente ed anche economicamente vantaggiosa. Non solo la logica, ma anche la stessa legge nazionale, impone la prevenzione e reputa un impianto di incenerimento come “extrema ratio” da utilizzare solo quando risulti obiettivamente necessario o quando si arrivi a situazioni urgenti o gravissime tipo quella di Napoli e della Regione Campania, rei di non aver attuato nessun tipo di prevenzione.
L’amministrazione comunale dovrebbe infatti iniziare a parlare di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, per ogni tipologia di rifiuto (umido, carta, plastica, vetro, lattine…). Il metodo di raccolta consigliabile è quello definito «porta a porta», poiché quello effettuato attraverso “contenitori stradali” potrebbe dare adito a negligenze da parte dei cittadini meno volenterosi. Il metodo “porta a porta” invece prevede il periodico ritiro a domicilio della spazzatura. Un esempio pratico nella nostra provincia è costituito dal Comune di Monte San Biagio nel quale si effettua la raccolta porta a porta 2 volte a settimana per ogni tipo di prodotto.
Grazie a questa scelta, i rifiuti potranno essere trattati tramite processi volti a eliminare i materiali riciclabili (vetro, metalli, carta, plastica…) destinandoli alle ditte di riciclaggio, e la frazione umida (la materia organica come gli scarti alimentari, agricoli, giardinaggio…) destinata alle centrali di compostaggio. Il prodotto restante non sarà uno scarto, ma del CDR, ovvero Combustibile Derivato da Rifiuti (ecoballe per intenderci) destinato agli inceneritori, che ha come merito quello di ridurre moltissimo la quantità delle pericolose ceneri prodotte dalla combustione.
RITENUTO CHE: Anche dal punto di vista economico questa sarebbe una scelta vantaggiosa: si avrebbe infatti un abbassamento del costo totale del trattamento del ciclo dei rifiuti perché il costo di raccolta resterebbe pressoché invariato, mentre il costo di conferimento in discarica sarebbe annullato e sostituito dai vari costi di conferimento agli appositi centri di trattamento speciale: il CDR sarebbe conferito agli appositi termovalorizzatori a prezzi inferiori perché chi lo utilizza ne trarrebbe energia elettrica e calore per le case, la frazione umida sarebbe conferita agli impianti di compostaggio ed anche in questo caso a prezzi ridottissimi perché le ditte producono il compost che è per loro una fonte di guadagno, e infine per i riciclabili vi sarebbe addirittura un piccolo guadagno derivante dalle industrie che li lavorerebbero e alle quali conferiremo la carta, il vetro, la plastica, i metalli.
Oltre a dare una mano nella salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente, il primo successo dell’avvio della raccolta differenziata sarebbe rappresentato dall’abbassamento del costo totale del ciclo dei rifiuti e quindi della tassa sull’immondizia cioè della TARSU: la quota che ogni cittadino o commerciante deve pagare al Comune è data dalla moltiplicazione tra la tariffa unitaria al metro quadro e i metri quadrati posseduti sotto forma di abitazione o di attività commerciale perché secondo il d.lgs. 507/1993 “i comuni applicano questa tassa sulla base del costo totale del servizio di raccolta e successivo smaltimento dei rifiuti usando come parametro la superficie dei locali di abitazione e di attività dove possono avere origine rifiuti di varia natura”. Se i metri quadrati, che sono una costante, restano immutati e il costo totale del ciclo dei rifiuti diminuisce drasticamente, ecco che la tariffa unitaria scende anch’essa perché è il frutto della divisione tra il costo totale e i metri quadrati totali.

IMPEGNA LA GIUNTA: Ad approvare un Piano rifiuti comunale e un progetto di raccolta differenziata;
DELIBERA: Di dare mandato al Presidente della Commissione Ambiente di convocare tale commissione entro 15 giorni da oggi per discutere ed analizzare il Piano suddetto.
Di dare mandato al Presidente del Consiglio Comunale di convocarlo, entro 30 giorni da oggi, per discutere ed approvare in via definitiva il Piano rifiuti comunale ed il progetto di raccolta differenziata.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Liberi e Forti.

La gente mormora, l'opposizione tace.

La maggioranza a Pontinia fà quello che vuole, e gira gira demolisce anche l'acquedotto.
Il mercato coperto quando doveve essere finito?
La palestra di Quartaccio, non rispetta le norme energetiche della finanziaria.
Il sito intenet è il peggio del Lazio.

I patti territoriale della zona Pep sono stati annullati. lì il comune spenderà adesso un mare di soldi.
I gazebo, riguradano il suo regolamento solo i gazebo della città oppure qualli di campagna?
Rigurda solo il suolo pubblico oppure quallo privato?
Un privato ina campagna sul suo suolo come si deve comportare?
Eppure in campagna se ne vedono a migliaia..... tutto a posto?
Liebri e Forti

Anonimo ha detto...

La gente mormora perchè questa maggioranza è troppo distante dalla sua stessa cittadinanza; i cittadini si sentono abbandonati e io sto con loro!! La maggioranza tace? Credo che una parte della maggioranza taccia (ma come parla bene però di candidatute!!!).
Io ci sono sempre e ci sarò sempre: per ogni dubbio o segnalazione sono a vostra completa disposizione!

Anonimo ha detto...

oltre ai gazebo in campagna ci faranno pure le piscine! voglio sapere con quale acqua le riempiranno, quella dell'acquedotto o dai pozzi artesiani? ma come gli agricoltori si lamentano col consorzio di bonifica perchè l'acqua costa un sacco di soldi e poi pensano a fare le piscine? aaa o capito so piscine per le bufale! si è prorpio una bufala come quella del marchio colossella, dov'è sto marchio DOP de noantri? si possono mette tutti marchi DOP IGT DOCG che vogliono ma se poi intorno alle aziende agricole c'è la monnezza a che minchia servono i marchi di qualità? una volta si diceva "contadino scarpe grosse cervello fino" una volte però! ora mi sa che......lassamo perde sennò passamo alle offese!

Anonimo ha detto...

Sono contento di leggere quest'ultimo commento. Ho sempre ribadito che a fronte dei numerosi IGT e DOP (marchi europei) presenti nel Lazio e nella nostra zona (cnsultabili sul sito del ministero dell'agricoltura) la politica locale non stia facendo nulla, ma proprio nulla! Non solo resta inerme di fronte ai numerosi problemi, ma non contrasta nemmeno quelle centrali o quelle fonti di offesa e dapauperamento della reputazione e della qualità della zona e delle attività pure della zona!